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tappo |
when the dream comes true |
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Settembre 21, 2011, 16:51:13 pm |
Utente standard, V12, 14533 posts |
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quindi a breve vedremo anche la "DR Termini Imerese" !!
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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vatanen |
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Settembre 21, 2011, 18:39:44 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Certo che partire con un tipo di telaio che sarà abbandonato non è il massimo della vita
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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&re@ |
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Settembre 22, 2011, 09:20:31 am |
Utente standard, V12, 77579 posts |
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Infatti non è che Rossi gli stia facendo una gran pubblicità, proprio il contrario di quello che volevano Ma in fin dei conti non è detto che su strada non possa essere un'ottima soluzione... in MotoGP mica usano un bicilindrico, per esempio. Diciamo che dovranno dimostrare una certa superiorità in superbike IMHO (impresa non certo difficile visto l'impegno scarso dei jap, a meno che non si svegli la BMW).
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Loggato
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MarzulLaurus |
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Settembre 22, 2011, 10:46:26 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Loggato
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&re@ |
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Settembre 22, 2011, 11:49:00 am |
Utente standard, V12, 77579 posts |
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Un bell'articolo (che suona un po' come una marchetta, ma rimane una bella spiegazione) su Motocorse.com http://edo.motocorse.com/blog/30835_Ducati_1199_Panigale_concepita_nel_2008.phpNe riporto solo uno stralcio, voi però leggetelo tutto (...) NATA DALLA GP07 Chiariamo una cosa partendo da un concetto fondamentale: la Panigale non sarà realizzata seguendo i concetti della moto che attualmente corre in MotoGP. La GP è fatta di prototipi, è la massima espressione della ricerca e sviluppo di ogni gasa. Per questo, è avanti rispetto a quanto può disporre la produzione di serie, da cui in caso deriva la Superbike (non nelle componenti aggiunte alla versione da gara come sospensioni o elettronica, ovviamente), di circa tre anni. Non ci credete? Bene: ricordate la Desmosedici RR? E’ arrivata nel 2007, ma era basata sulla GP04 – per inciso, considerata un mezzo fallimento da Ducati stessa: vi pare che la RR andasse male?
Proseguiamo: il primo Testastretta aveva codifica interna 9711, undicesimo progetto del 1997. Vide la luce nel 2000, sulla 996R che venne presentata a Valencia, nel marzo 2001. Se osservate bene il video della Panigale, vedrete apparire la scritta “Project 801” – nella codifica interna Ducati, significa che è il progetto numero 1 del 2008.
Un progetto, dunque, che nasce direttamente sui concetti della GP07/08, prima che l’estremizzazione prendesse il sopravvento, probabilmente declinando le caratteristiche del traliccio d’acciaio su un monoscocca in alluminio, ma seguendo comunque concetti meno radicali di quelli che ispirano la Desmosedici odierna. Peraltro, con il grande vantaggio di non doversi adattare alle Bridgestone utilizzate in MotoGP, ma alle ben più morbide (di carcassa, non di mescola…) Pirelli di serie o impiegate in Superbike. E – ammesso che sia il caso di ricordarlo – senza la necessità di percorrere circa 120km a passo di gara con 21 litri di benzina nel serbatoio, quindi con un motore decisamente più trattabile di quello che, nel passaggio alla 800, ha trasformato un mezzo con cui andavano forte Capirossi, Checa, Gibernau, Bayliss, nella moto che solo Stoner riusciva a guidare. (...)
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Loggato
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&re@ |
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Ottobre 10, 2011, 14:55:25 pm |
Utente standard, V12, 77579 posts |
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Ducati ha diramato qualche dettaglio sul nuovo motore http://www.motociclismo.it/ducati-1199-panigale-i-dettagli-del-motore-che-ha-una-potenza-massima-di-195-cv-moto-50335Borgo Panigale (BOLOGNA) – Ducati svela il motore della 1199 Panigale. È un bicilindrico a L di 90°, con distribuzione desmodromica, con il cilindro anteriore inclinato indietro di 21°, rispetto all’asse longitudinale della moto. Questa soluzione costruttiva dovrebbe consentire di mantenere le dimensioni della maxisportiva più compatte e diminuire la misura dell’interasse. Il motore ha un rapporto di compressione superquadro di 1,84:1, determinato da un alesaggio esagerato di 112 mm e una corsa cortissima di 60,8 mm. Ne deriva che il cilindro resta contenuto nel basamento del propulsore. Secondo i dati dichiarati da Ducati, il motore della 1199 Panigale sviluppa una potenza massima di 195 CV a 10.750 giri e una copia massima di 13,5 kgm (132,3 Nm) a 9.000 giri. I tecnici della Casa bolognese hanno aumentato la misura dei corpi farfallati, che passa dai 63,9 mm di quelli installati sul motore 1198 Testastretta Evoluzione ai 67,5 mm scelti per il propulsore della 1199. In confronto al 1198 Testastretta Evoluzione, sul 1199 aumenta anche la misura delle valvole: per quelle di aspirazione si passa da 43,5 mm a 46,8 mm, mentre per quelle di scarico la misura cresce da 34,5 a 38,2 mm. La distribuzione a cinghia del desmodromico è stata sostituita con una a catena.Che bello, quanta roba nuova, finalmente hanno abbandonato le cinghie per la distribuzione. Fra tre generazioni e duecento richiami magari lo compro
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Loggato
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pasquale83 |
ALFA ROMEO cuore sportivo :( |
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Ottobre 10, 2011, 14:58:53 pm |
Utente standard, V12, 10074 posts |
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friziona a bagno... catena di trasmissione... fra un paio di versioni abbandoneranno anche la distribuzione desmodromica?!
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pasquale83 |
ALFA ROMEO cuore sportivo :( |
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Ottobre 10, 2011, 15:15:23 pm |
Utente standard, V12, 10074 posts |
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a me "non scende" la frizione a bagno... ho sempre avuto un dilemma... i trucioli dovuti all'usura della frizione vanno ad "inquinare" l'olio motore... per la catena di distribuzione invece sono favorevole
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&re@ |
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Ottobre 10, 2011, 15:20:17 pm |
Utente standard, V12, 77579 posts |
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Ma guarda, non per fare il jappofilo per forza, ma quasi tutte le moto giapponesi, anche supersportive, hanno la frizione in bagno d'olio, e di problemi di particolare usura non se ne sono mai sentiti. Di problemi sulle Ducati invece... beh...
Non credo proprio che sia deleteria, la frizione in bagno d'olio.
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Loggato
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vatanen |
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Ottobre 10, 2011, 16:58:01 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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I pregi della frizione a secco sono semplicità,attriti e leggerezza...i contro una maggior usura,una maggior forza necessaria alla molla e una modulabilità imferiore e incostante.con lo studio dei materiali si è fatto tanto a riguardo(le auto son tutte monodisco a secco).ma nelle moto le dimensioni sono ben inferiori econ certe potenze e regimi la lubrificazione male non fa,visto che aumentare diametro o numero dei dischi è controroducente...
P.s. Come giá detto da andrea,le frizioni ducati hanno avuto qualche prob storicamente,se son passati a quella lubrificata l'avran pensata bene.
La cinghia aveva ragioni economiche(minor costo produttivo e tanti soldini nei tagliandi),attriti e di ingombro,ma evidentemente han capito che la gente s'è rotta le palle di regalar soldi,oppure ai livelli di potenza e regimi attuali la catena è indispensabile.
Il desmo è una figata assoluta,ma molto complessa senza know-how e non indispensabile con motori da corsa che usano il gas senza prob,i jap non hanno necessità per ora di investore in quel campo,ducati lo fa da 40 anni ormai.
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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