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Phormula |
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Agosto 08, 2025, 11:50:21 am |
Utente standard, V12, 12790 posts |
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Io ho un approccio pragmatico. Oggi, le vetture elettriche sono una quantità omeopatica del circolante e quelli che le usano su grandi distanze sono una percentuale dell'omeopatico. Quindi, ammettendo che le colonnine funzionino, arrivi nell'area di servizio in questione, trovi la colonnina libera, ti attacchi e mentre vai in bagno (i possessori di auto elettrica sembrano soffrire di incontinenza), bevi un caffè e altre amenità, ricarichi e te ne vai, scrivendo sui social che è stata una esperienza fantastica. Personalmente, io non conservo ricordi idilliaci delle aree di servizio autostradali, ma ho una macchina a benzina.
Man mano che elettriche prenderanno piede, lo scenario che arrivi, trovi le colonnine occupate e gente in attesa, diventa probabile e a quel punto, cosa fai? Prendi un numero come alla gastronomia dell'Esselunga e ti metti in coda per il tuo turno? Chiedi chi è l'ultimo? Stai fermo in macchina in attesa che si liberi una colonnina per paura che se ti allontani arriva qualcuno e ti frega il posto? Se sei al pelo con l'autonomia non hai nemmeno lo scenario di chi arriva in una stazione di servizio con un quarto di serbatoio e decide di tirare avanti e fermarsi alla prossima (io lo faccio sempre se vedo la cisterna che sta rifornendo). Magari la mia è una falegnameria mentale ma al momento l'elettrico puro non mi convince se non in ambito urbano.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Agosto 08, 2025, 12:25:57 pm |
Utente standard, V12, 48149 posts |
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... Man mano che elettriche prenderanno piede, lo scenario che arrivi, trovi le colonnine occupate e gente in attesa, diventa probabile e a quel punto, cosa fai? Prendi un numero come alla gastronomia dell'Esselunga e ti metti in coda per il tuo turno? Chiedi chi è l'ultimo? Stai fermo in macchina in attesa che si liberi una colonnina per paura che se ti allontani arriva qualcuno e ti frega il posto? Se sei al pelo con l'autonomia non hai nemmeno lo scenario di chi arriva in una stazione di servizio con un quarto di serbatoio e decide di tirare avanti e fermarsi alla prossima (io lo faccio sempre se vedo la cisterna che sta rifornendo). Magari la mia è una falegnameria mentale ma al momento l'elettrico puro non mi convince se non in ambito urbano.
Secondo me nelle aree di servizio intasate troverai il classico napoletano con un generatore a gasolio montato sul cassone di un vecchio Ducato che ti offrirà una ricarica di emergenza a 5 euro/kWh. « Ultima modifica: Agosto 08, 2025, 12:27:54 pm da mauring »
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Agosto 08, 2025, 14:29:44 pm |
Staff, V12, 29005 posts |
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Io ho un approccio pragmatico. Oggi, le vetture elettriche sono una quantità omeopatica del circolante e quelli che le usano su grandi distanze sono una percentuale dell'omeopatico. Quindi, ammettendo che le colonnine funzionino, arrivi nell'area di servizio in questione, trovi la colonnina libera, ti attacchi e mentre vai in bagno (i possessori di auto elettrica sembrano soffrire di incontinenza), bevi un caffè e altre amenità, ricarichi e te ne vai, scrivendo sui social che è stata una esperienza fantastica. Personalmente, io non conservo ricordi idilliaci delle aree di servizio autostradali, ma ho una macchina a benzina.
Man mano che elettriche prenderanno piede, lo scenario che arrivi, trovi le colonnine occupate e gente in attesa, diventa probabile e a quel punto, cosa fai? Prendi un numero come alla gastronomia dell'Esselunga e ti metti in coda per il tuo turno? Chiedi chi è l'ultimo? Stai fermo in macchina in attesa che si liberi una colonnina per paura che se ti allontani arriva qualcuno e ti frega il posto? Se sei al pelo con l'autonomia non hai nemmeno lo scenario di chi arriva in una stazione di servizio con un quarto di serbatoio e decide di tirare avanti e fermarsi alla prossima (io lo faccio sempre se vedo la cisterna che sta rifornendo). Magari la mia è una falegnameria mentale ma al momento l'elettrico puro non mi convince se non in ambito urbano.
Va bene….ma tutta una mega prosopopea per 6 colonnine nel nulla quando a pochissimi km c’è questo https://www.vaielettrico.it/electrip-primo-hub-di-ricarica-hpc-10-stazioni-in-val-daosta/E 4 supercharger Con una lista di servizi luna un km…. È una fesseria È come magnificare Scandicci come località turistica e culturale.
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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Emi |
...e quattro! |
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Agosto 08, 2025, 14:51:05 pm |
Utente standard, V12, 58623 posts |
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È come magnificare Scandicci come località turistica e culturale.
o come dire che l'italia ha le sue maldive a rosignano solvay
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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Phormula |
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Agosto 08, 2025, 15:02:04 pm |
Utente standard, V12, 12790 posts |
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Non entro nel merito, quel che mi chiedo è, data una certa dimensione del parco circolante e considerate le caratteristiche del nostro paese, di quante colonnine funzionanti abbiamo bisogno? Le vendite di auto le puoi spingere a suon di incentivi e obblighi per le aziende, ma l'infrastruttura di ricarica deve tenere il passo.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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tappo |
when the dream comes true |
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Agosto 08, 2025, 17:25:03 pm |
Utente standard, V12, 15104 posts |
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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DoguiPlus |
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Agosto 09, 2025, 11:24:54 am |
Utente standard, V12, 7400 posts |
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Io ho un approccio pragmatico. Oggi, le vetture elettriche sono una quantità omeopatica del circolante e quelli che le usano su grandi distanze sono una percentuale dell'omeopatico. Quindi, ammettendo che le colonnine funzionino, arrivi nell'area di servizio in questione, trovi la colonnina libera, ti attacchi e mentre vai in bagno (i possessori di auto elettrica sembrano soffrire di incontinenza), bevi un caffè e altre amenità, ricarichi e te ne vai, scrivendo sui social che è stata una esperienza fantastica. Personalmente, io non conservo ricordi idilliaci delle aree di servizio autostradali, ma ho una macchina a benzina.
Man mano che elettriche prenderanno piede, lo scenario che arrivi, trovi le colonnine occupate e gente in attesa, diventa probabile e a quel punto, cosa fai? Prendi un numero come alla gastronomia dell'Esselunga e ti metti in coda per il tuo turno? Chiedi chi è l'ultimo? Stai fermo in macchina in attesa che si liberi una colonnina per paura che se ti allontani arriva qualcuno e ti frega il posto? Se sei al pelo con l'autonomia non hai nemmeno lo scenario di chi arriva in una stazione di servizio con un quarto di serbatoio e decide di tirare avanti e fermarsi alla prossima (io lo faccio sempre se vedo la cisterna che sta rifornendo). Magari la mia è una falegnameria mentale ma al momento l'elettrico puro non mi convince se non in ambito urbano.
Allora, certamente non puoi aspettare di avere un 5% per caricare, devi inziare a pensarci prima. Poi non pensare che le % siano omeopatiche, guarda gli stranieri, io ti giuro che è pieno di Bev in autostrada. Il problema imho è se vuoi sempre risparmiare, è chiaro che in questi giorni ad esempio i suc sono presi d'assalto, io me ne frego e faccio corrente anche dove spendo di più ma sono più comodo (vedi free to x). Vero spendo 0,55/0,79 contro 0,42/0,49 ma magari devo fare un rabbocco veloce 10kwh , chissenefrega risparmio magari 10 minuti di traffico/giro lento etc etc
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Loggato
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Agosto 12, 2025, 00:06:48 am |
Utente standard, V12, 4537 posts |
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L'auto elettrica può contribuire a ridurre le temibili polveri 2.5? Temibili per quanto emerge da nuovi studi. Il cancro ai polmoni nelle persone che non hanno mai fumato (LCINS) rappresenta circa 1 caso su 4 di cancro ai polmoni in tutto il mondo. Mentre tradizionalmente legata al fumo passivo, le recenti analisi genomiche dello studio Sherlock-Lung gettano luce su altri - e in alcuni casi più forti - driver ambientali, un nuovo articolo su Nature mostra: https://doi.org/10.1038/s41586-025-09219-0📊 Ambito di studio: - 871 genomi di cancro ai polmoni non fumatori provenienti da 28 paesi - Sequenziamento genoma completo con dati di esposizione ambientale, inclusi i livelli di inquinamento atmosferico PM2.5 Risultati chiave: - L'inquinamento atmosferico è importante: l'elevata esposizione al PM2.5 è stata legata a un aumento del 30-46% di più tipi di mutazioni e telomeri più corti dell'11%, anche dopo essersi adattati per età, sesso, antenati e istologia - Effetto dose-risposta: per ogni aumento di 1 μg/m3 di PM2,5, si è verificato un aumento misurabile delle mutazioni legate a specifiche "firme" genomiche, tra cui: - SBS5 (mutazioni "a orologio") ↑ 2,3% - SBS4 (precedentemente legata al fumo di tabacco) ↑ 12% - ID3 ↑ 6% Impatto genetico del conducente: le regioni ad alto inquinamento hanno visto una probabilità 1,6 volte maggiore di mutazioni TP53, un noto gene soppressore del tumore collegato alla progressione del cancro. Schemi regionali: - Nord America/Europa: altre mutazioni KRAS - Asia orientale: maggiore prevalenza delle mutazioni EGFR e TP53 - Taiwan: firma unica legata all'esposizione all'acido aristolochico Curiosamente, il fumo passivo, pur essendo ancora un fattore di rischio noto in epidemiologia, ha mostrato una bassa mutagenicità rilevabile a livello genomico, probabilmente a causa delle sue vie tumorali non mutagene o basate sulla promozione. Perché è importante: - Questo lavoro sottolinea che LCINS non è semplicemente un cancro "genetico" o "casuale" - le esposizioni ambientali lasciano impronte genomiche distinte. PM2.5 non è solo un irritante; sembra agire sia come iniziatore mutageno che come promotore di tumori. - Questi risultati potrebbero informare le politiche sanitarie pubbliche, specialmente nelle regioni ad alto inquinamento, e orientare le strategie di prevenzione per le popolazioni tradizionalmente considerate "basso rischio. ” Morale della favola: l'aria pulita non fa solo bene ai nostri polmoni, ma può anche ridurre i cambiamenti a livello di DNA che mettono le basi per il cancro e l'invecchiamento accelerato. Prof.Luigi Fontana
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Agosto 12, 2025, 06:19:12 am |
Utente standard, V12, 48149 posts |
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Non ho capito un cazzo, salvo la conclusione che l'aria pulita fa bene, cosa che peraltro avevo intuito già da tempo senza grossi studi. 
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&re@ |
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Agosto 12, 2025, 14:08:46 pm |
Utente standard, V12, 78123 posts |
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Loggato
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MRC |
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Agosto 12, 2025, 15:38:57 pm |
Utente standard, V12, 20308 posts |
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non essere tignoso, dai ragione ai signori della scienza
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ChS |
///M Power |
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Ieri alle 12:54:58 |
Utente standard, V12, 4537 posts |
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Le auto termiche di nuova generazione per assurdo producono in proporzione più polveri dai freni che dagli scarichi soprattutto in città anche perchè le vendite dei diesel sono molto diminuite rispetto ai benzina che producono da sempre meno polveri. Nell'articolo riportato leggo: "Le riduzioni dell'inquinamento legate ai periodi di blocco Covid-19 sono quindi più pronunciate per gli inquinanti legati al traffico come conseguenza di una mobilità ridotta, in tutta Europa, di circa il 60 per cento nei mesi di marzo, aprile e maggio.Alcuni studi hanno tentato di quantificare gli impatti sulla salute dovuti alla riduzione dell'inquinamento atmosferico come risultato del contenimento Covid-19 con stime dell’ordine di migliaia di decessi evitati grazie alla riduzione delle concentrazioni di PM 2.5. Il messaggio da portare a casa è dunque che l'inquinamento atmosferico può e deve essere controllato e che si deve ridurre la combustione di combustibili fossili attraverso l’introduzione di tecnologie industriali carbon free, attività umane sostenibili e trasporti pubblici più accessibili ed ecocompatibili. Questo messaggio è lo stesso di sempre. E rimane immutato anche in tempi di pandemia." Non capisco cosa non ti è chiaro sinceramente.
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Ieri alle 13:12:21 |
Utente standard, V12, 48149 posts |
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Accidenti, allora durante il covid si sono evitati un sacco di morti grazie alla riduzione delle polveri sottili, non grazie ai vaccini ! In effetti mi sembra più credibile. 
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