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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Oggi alle 10:45:06 |
Global Moderator, V12, 27439 posts |
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Ribadisco, bisogna separare le opinioni dai fatti. In Italia i trasporti sono responsabili del 40% dei consumi energetici, ma a livello di emissioni sono ben più importanti in quanto l'energia che consumano è quasi esclusivamente di origine fossile mentre nei settori civile e industriale l'impatto delle rinnovabili è ben più elevato. Oltre a questo quello dei trasporti in Italia è l'unico settore nel quale i consumi energetici continuano a crescere https://www.pubblicazioni.enea.it/download.html?task=download.send&id=728:analisi-trimestrale-del-sistema-energetico-italiano-1-2025&catid=4Malgrado l'opinione prevalente anche qui il settore dei trasporti è quello che sta facendo meno in termini di riduzione delle emissioni, questo lo dicono i fatti. Poi ognuno la pensi come vuole. Sul fatto dell'obbligare a cambiare auto ancora in piena efficienza invece la penso come te.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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DoguiPlus |
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Oggi alle 10:59:38 |
Utente standard, V12, 7125 posts |
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Nel giro di pochi anni, le elettriche attuali saranno dinosauri, non le vorrà nessuno e saranno buone solo per la pressa. È ecologia questa? È economia buttare nel cesso decine di migliaia di euro ogni pochi anni? PER ME la tecnologia deve essere stabile, economica, buona per il lungo periodo E QUINDI anche ecologica.
Guarda per me è l'opposto di quello che tu dici. Anzitutto non è che tra 2 anni la mia BEV non dovrà più circolare semplicemente , ci sarà un nuovo modello più performante. E adesso ti attacco frontalmente  : - negli anni 80 ogni generazione di auto era uno sviluppo importante... eppure perchè ogni tot anni le cambiavi?? potevi attendere gli anni 2010 per aver un auto matura tecnicamente!! - il tuo discorso populista non regge, con l'innovazione tecnologica il prezzo dell'usato cala dando opportunità a tanti di provare l'elettrico -da uomo d'auto dovresti sapere che una BEV al netto della batteria costa molto meno da produrre e mantenere di una ICE, quindi è questione di tempo quando costeranno niente le BEV il tuo discorso sarà l'esatto opposto, le ICE se le potranno permettere i ricconi/paperoni che verranno visti come vili inquinatori..... non certo la massa!!!! - E la tua ultim frase "PER ME la tecnologia deve essere stabile, economica, buona per il lungo periodo E QUINDI anche ecologica." è come dire "voglio una moglie, santa,zoccola,che sappia cucinatre, che non rompa i coglioni, che tenga bene la casa, che tenga bene ai figli,che lavori" , terminerei e grazie al piffero 
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Loggato
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alura |
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Oggi alle 11:05:09 |
webmaster, V12, 50956 posts |
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E adesso ti attacco frontalmente  : - negli anni 80 ogni generazione di auto era uno sviluppo importante... eppure perchè ogni tot anni le cambiavi?? potevi attendere gli anni 2010 per aver un auto matura tecnicamente!! - il tuo discorso populista non regge, con l'innovazione tecnologica il prezzo dell'usato cala dando opportunità a tanti di provare l'elettrico -da uomo d'auto dovresti sapere che una BEV al netto della batteria costa molto meno da produrre e mantenere di una ICE, quindi è questione di tempo quando costeranno niente le BEV il tuo discorso sarà l'esatto opposto, le ICE se le potranno permettere i ricconi/paperoni che verranno visti come vili inquinatori..... non certo la massa!!!! - E la tua ultim frase "PER ME la tecnologia deve essere stabile, economica, buona per il lungo periodo E QUINDI anche ecologica." è come dire "voglio una moglie, santa,zoccola,che sappia cucinatre, che non rompa i coglioni, che tenga bene la casa, che tenga bene ai figli,che lavori" , terminerei e grazie al piffero  Solo 4 cazzate? Potevi fare decisamente di meglio
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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Phormula |
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Oggi alle 11:11:26 |
Utente standard, V12, 12571 posts |
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Ecco pensa mo', questo che per te è sintomo di grande progresso, io la vedo come una aberrazione, anche ecologica. Nel giro di pochi anni, le elettriche attuali saranno dinosauri, non le vorrà nessuno e saranno buone solo per la pressa. È ecologia questa?
La scelta della politca è quella di trasformare l'automobile in un bene di consumo, che dura un tot di anni, diventa obsoleto e si rottama. Oggi che anche le automobili funzionano grazie ad un software, è sufficiente che dopo un tot di anni le case smettano di supportare il software del veicolo e rischi di doverlo buttare. Tipo una macchina elettrica che non è più ricaricabile alle colonnine e quindi ti tocca pressarla. La nuova proposta in discussione vieterà qualsiasi compravendita di un veicolo che non sia in regola con la revisione (quindi addio rottami da restaurare). a meno che non venga ceduto ad una attività speciazlizzata che dovrà garantirne lo smaltimento entro un certo periodo. Questo dovrebbe ridurre la disponibilità di ricambi usati (il demolitore deve decidere subito cosa smontare) e con i ricambi nuovi troppo costosi o non più disponibili, si condannano alla pressa vetture troppo costose da riparare. Mettiamoci anche le assicurtazioni che limitano il risarcimento al valore del veicolo, quando ormai anche solo una coppia di fari costa migliaia di Euro. A quel punto ti passerà la voglia di comprare la macchina e passereai a modelli di pay per use. Il nuovo modello di società fatto di pochi ricchi che hanno le cose e una massa di poveri che deve pagare senza esssere proprietaria di niente.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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&re@ |
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Oggi alle 11:22:17 |
Utente standard, V12, 77989 posts |
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- negli anni 80 ogni generazione di auto era uno sviluppo importante... eppure perchè ogni tot anni le cambiavi?? potevi attendere gli anni 2010 per aver un auto matura tecnicamente!!
A prescindere che uno cambia macchina anche perché quella vecchia è appunto "vecchia" nel senso di "usurata", ma negli anni 80 io avevo dai 6 ai 16 anni e personalmente non cambiavo un accidente. Se parliamo delle macchine che ho guidato io, in famiglia avevamo una Austin metro 1.0 comprata nell'82 e rottamata nel '97, in favore di una Seat Arosa che non ricordo quanto sia durata perché poi la tenne mia sorella per diversi altri anni. Poi ho avuto la Leon (10 anni), l'Altea (12 anni) e adesso il Vitara. Aggiungiamo il 205 che di anni ne ha già 33? Io ho sempre tenuto le macchine un sacco di tempo, hai sbagliato obiettivo. - il tuo discorso populista non regge, con l'innovazione tecnologica il prezzo dell'usato cala dando opportunità a tanti di provare l'elettrico
Benissimo, vedremo. -da uomo d'auto dovresti sapere che una BEV al netto della batteria costa molto meno da produrre e mantenere di una ICE, quindi è questione di tempo quando costeranno niente le BEV il tuo discorso sarà l'esatto opposto, le ICE se le potranno permettere i ricconi/paperoni che verranno visti come vili inquinatori..... non certo la massa!!!!
Benissimo, quando sarà il momento la comprerò. - E la tua ultim frase "PER ME la tecnologia deve essere stabile, economica, buona per il lungo periodo E QUINDI anche ecologica." è come dire "voglio una moglie, santa,zoccola,che sappia cucinatre, che non rompa i coglioni, che tenga bene la casa, che tenga bene ai figli,che lavori" , terminerei e grazie al piffero  Una macchina come la mia soddisfa i requisiti che ho indicato, non è fantasia, esiste.
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Loggato
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DoguiPlus |
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Oggi alle 12:08:47 |
Utente standard, V12, 7125 posts |
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Ma mi va bene, compratele tu le tecnologie con lo sviluppo imperioso, io le compro quando è stabile e costa poco.
Quindi se fosse per tè saremmo ancora alla Ford Model T... io invece ringrazio gli early adopter che hanno comprato le bmw i3 10 anni fà o le model s 12 anni fà.. Sincermanete nel grafico delle innovazioni non sono un early adopter , ma un early majority, tu evidentmente sei un laggards!
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Loggato
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Phormula |
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Oggi alle 12:26:15 |
Utente standard, V12, 12571 posts |
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Non serve andare per estremi, alla mauring, per capirci.
L'acquisto di una automobile è l'intrecciarsi di esigenze e disponibilità. Probabilmente anche tu faresti ragionamenti diversi se la macchina, anzichè bene aziendale, fosse un acquisto privato, con i soldi che escono dal tuo conto corrente e se, per la strada che fai, te la terrai per 10-15 anni anzichè cambiarla dopo 4 perchè è diventata obsoleta. E faresti ragionamenti diversi se avessi uno stipendio da operaio, impiegato o dirigente, perchè comprare una macchina da 30 mila Euro (che oggi sembra essere il minimo sindacale per la produzione europea) è diverso se guadagni 1500, 3000 o 5000 Euro al mese.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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&re@ |
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Oggi alle 12:53:05 |
Utente standard, V12, 77989 posts |
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Quindi se fosse per tè saremmo ancora alla Ford Model T... io invece ringrazio gli early adopter che hanno comprato le bmw i3 10 anni fà o le model s 12 anni fà..
Sincermanete nel grafico delle innovazioni non sono un early adopter , ma un early majority, tu evidentmente sei un laggards!
Io non lo so cosa sono, e ripeto, mi va bene che ci sia chi preferisce testare la tecnologia moderna, ma bisogna avere una "propensione al rischio" che io non ho. Non dico che fanno male, dico solo che non lo faccio io, e gradirei che non mi venisse contestato (né imposto di fare diversamente). Ad ognuno il suo.
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Loggato
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DoguiPlus |
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Oggi alle 13:10:43 |
Utente standard, V12, 7125 posts |
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Io non lo so cosa sono, e ripeto, mi va bene che ci sia chi preferisce testare la tecnologia moderna, ma bisogna avere una "propensione al rischio" che io non ho. Non dico che fanno male, dico solo che non lo faccio io, e gradirei che non mi venisse contestato (né imposto di fare diversamente). Ad ognuno il suo.
Ok ma se non "rischi" è giusto che qualcuno ti vieti di circolare con un auto inquinante e non più sicura come le nuove. Tienila pure ma la usi fuori dai centri urbani e paghi tutto il dovuto di bolli etc , non che la omologate storica per girare e andare a sbuffo della collettivita come fanno quelli con le ventennale.
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Loggato
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tappo |
when the dream comes true |
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Oggi alle 13:20:01 |
Utente standard, V12, 14997 posts |
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e mentre noi stiamo qui a litigare su qualcosa che sicuramente ci verrà imposto, chi ce lo impone se ne frega del green deal https://www.liberoquotidiano.it/news/europa/42610090/ursula-von-der-leyen-jet-privato-fare-187-chilometri/Senza stare a scomodare il sordiano Marchese del Grillo «io sono io...», eccetera - l’episodio che vede protagonista la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen risulta piuttosto istruttivo. La presidente per andare da Bruxelles a Lussemburgo, totale 187 chilometri, ha affittato un jet privato molto ma molto inquinante, alla faccia dei cittadini europei che ogni giorni si trovano a fare i conti con norme “green” sempre più complicate e costose. Pizzicata, Ursula ha fatto spiegare alla sua portavoce, Paula Pinho, che con lei c’erano anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. E che la scelta del jet è stata fatta a causa della fitta agenda.
Del resto i tre venerdì scorso dovevano incontrare a Bruxelles il neo presidente tedesco Merz e l’ultimo appuntamento era alle 12.30, ma alle 14 toccava essere a Lussemburgo per l’evento dedicato al 75mo anniversario della dichiarazione di Robert Schuman. E si sa, 187 chilometri in auto in un’oretta scarsa non li fai nemmeno se metti al volante Lewis Hamilton. Del treno non se ne parla nemmeno, per quella tratta ci vogliono oltre 4 ore. Insomma che altro poteva fare la poveretta? Chi scrive deve confessare che a un certo punto ci aveva pure creduto.
Peccato che quello di Ursula per i jet privati sia un vero e proprio “vizietto”. Solo nel 2024 ne ha presi 23, pari all’80% del totale di voli privati prenotati dall’intera Commissione europea. A fare “tana” alla von der Leyen già un anno fa, era stato il settimanale tedesco Der Spiegel. Anche in quell’occasione un altro portavoce della Commissione, Eric Mamer, si giustificò con questioni di tempo e di agenda. Ma non è finita qui.
Nel 2021 la stessa vicenda era stata raccontata dal britannico Telegraph, che aveva svelato di come Ursula, dall’inizio del suo incarico nel 2019, avesse preso degli “air taxi” per 18 dei suoi 34 viaggi ufficiali. Tra questi spicca quello per percorrere appena 50 chilometri tra Vienna e Bratislava. Ora, l’ultimo episodio risalente a pochi giorni fa sta a testimoniare che quello che viene descritto come un «uso eccezionale», dovuto «all’agenda», in realtà sia un’abitudine piuttosto consolidata. Per la cronaca un volo privato di quel tipo emette due tonnellate di emissioni di carbonio, ovvero un quarto di quello prodotto da un europeo medio in un anno intero. Capite che c’è di che rabbuiarsi. Anche perché pure noi comuni mortali abbiamo i nostri bei problemi di agenda, che ci piacerebbe risolvere senza dover per forza cambiare l’auto o sottostare alle eurofollie che ci vengono imposte dal Green Deal voluto proprio da Ursula.
Per questo la leghista Susanna Ceccardi presenterà oggi stesso un’interrogazione a risposta scritta alla Commissione per sapere, si legge nel testo che abbiamo visionato in anteprima, «quanti voli privati ha effettuato la presidente dal 2019 a oggi; quali criteri ambientali e finanziari regolano l’uso di questi voli; se la Commissione ritenga che tale prassi comprometta la credibilità dell’azione climatica dell’Ue agli occhi dei cittadini». Fin qui l’interpellanza. Ceccardi però va oltre: «Mentre Bruxelles impone enormi sacrifici ai cittadini e alle imprese europee in nome del Green Deal, la presidente della Commissione noleggia un jet privato per coprire appena 187 chilometri, un viaggio che si potrebbe fare anche con un’auto elettrica! Altro che svolta ecologica: siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di una élite scollegata dalla realtà, che impone limiti ai motori termici e tasse ambientali, ma non rinuncia ai propri privilegi». E ancora: «Questo è il fallimento della politica europea degli investimenti: soldi sprecati in ideologia e burocrazia, zero risultati per i cittadini e le imprese!».
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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Phormula |
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Oggi alle 13:38:26 |
Utente standard, V12, 12571 posts |
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Ok ma se non "rischi" è giusto che qualcuno ti vieti di circolare con un auto inquinante e non più sicura come le nuove.
Dipende sempre dalla situazione che vivi e dal livello di coesione sociale che vuoi mantenere. Io continuo a sostenere che, così impostata, questa transizione green rischia di creare un social divide pazzesco, tra chi può vivere in una casa di tripla classe A, guidare una BEV da 100k, ... e il resto della popolazione che vive in un mondo lavorativo sempre più precario e per di più deve pagare il prezzo economico (sotto forma di tasse e costi dell'energia) delle scelte che non può fare.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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&re@ |
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Oggi alle 13:38:27 |
Utente standard, V12, 77989 posts |
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Ok ma se non "rischi" è giusto che qualcuno ti vieti di circolare con un auto inquinante e non più sicura come le nuove. Tienila pure ma la usi fuori dai centri urbani e paghi tutto il dovuto di bolli etc , non che la omologate storica per girare e andare a sbuffo della collettivita come fanno quelli con le ventennale.
A parte che lo sai benissimo come e quanto uso quella macchina... non era quello il discorso. Si parlava di acquistare una tecnologia nuova o una consolidata, tu compri quella nuova, io quella consolidata. Io non obbligo te a fare niente di diverso, tu non obbligare me.
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Oggi alle 13:48:02 |
Utente standard, V12, 47766 posts |
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La scelta della politca è quella di trasformare l'automobile in un bene di consumo, che dura un tot di anni, diventa obsoleto e si rottama. Oggi che anche le automobili funzionano grazie ad un software, è sufficiente che dopo un tot di anni le case smettano di supportare il software del veicolo e rischi di doverlo buttare. Tipo una macchina elettrica che non è più ricaricabile alle colonnine e quindi ti tocca pressarla.
La nuova proposta in discussione vieterà qualsiasi compravendita di un veicolo che non sia in regola con la revisione (quindi addio rottami da restaurare). a meno che non venga ceduto ad una attività speciazlizzata che dovrà garantirne lo smaltimento entro un certo periodo. Questo dovrebbe ridurre la disponibilità di ricambi usati (il demolitore deve decidere subito cosa smontare) e con i ricambi nuovi troppo costosi o non più disponibili, si condannano alla pressa vetture troppo costose da riparare. Mettiamoci anche le assicurtazioni che limitano il risarcimento al valore del veicolo, quando ormai anche solo una coppia di fari costa migliaia di Euro.
A quel punto ti passerà la voglia di comprare la macchina e passereai a modelli di pay per use. Il nuovo modello di società fatto di pochi ricchi che hanno le cose e una massa di poveri che deve pagare senza esssere proprietaria di niente.
Eccone un altro che " i politici ci raccontano frottole, sono vittime dei poteri forti, collusi con il sistema, è tutto un complotto". 
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