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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Luglio 16, 2009, 10:46:29 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Avviso che e' un poema, scritto apposta dettagliatamente per chi non conosce la vita del camperista e vuole conoscere questo mondo, e magari capire se fa per lui. Quindi chi legge si prenda due giorni di ferie.  E' dettagliato anche per chi non conosce questi posti, e magari puo' pensare di andarli a vedere. Chiaramente parlo di un uso del camper in massima liberta', e cioe' al di fuori dei campeggi, sfruttando la sua vera natura di abitazione viaggiante. Ecco, dunque, il resoconto. Partenza venerdi’ 10 Luglio, ore 17 circa, dal ridente paesello di Bonisiolo di Mogliano Veneto (TV), munito di camper ventennale ASI euro zero, alla faccia di chi li vorrebbe pressati, fermi per legge o fermi a lato col cofano fumante.  Parto e prendo subito, per la prima volta, il famoso passante di Mestre, entrando a Mogliano. Una figata. Anzi, direi una Grande Figata.  Si viaggia tranquilli e spediti, poco traffico nonostante sia un venerdi’ alle 17, ora solitamente mortale per la famigerata tangenziale di Mestre. Da Padova a Vicenza il traffico e’ abbastanza sostenuto, con qualche rallentamento dovuto ad una leggera grandinata (cominciamo bene col tempo.....), ma e’ nulla a confronto della carreggiata opposta, dove i malcapitati che vengono da Milano verso Venezia subiscono il martirio di una coda orripilante (non ne capisco il motivo, forse un tamponamento che non ho visto). A Vicenza finalmente giro a destra per la Valdastico e il traffico si dirada notevolmente, portandomi alle pendici delle montagne, sotto l’altipiano di Asiago. Uscito dall’autostrada prendo la strada che si inerpica e sale velocemente (la strada, non il camper...  ) verso Asiago, portandosi sui 1000 metri di altitudine. In giro pochissime macchine, ottimo. Punto verso il passo Vezzena, visto 10 anni fa circa e rimastomi impresso per la bonta’ dei formaggi delle sue malghe e per i suoi pianori che danno un senso di liberta’ assoluta. Se prima si vedevano poche macchine, ora non c’e’ decisamente un cane. Percorro km e km senza incontrare nessuno, neanche una mucca, solo alberi, erba, fiori, costeggiando un torrente. Ma a me che mi frega ? Sono autosufficiente e non ho bisogno di alberghi, bar o altre strutture. Poi, come mi ricordavo, il panorama si apre d’un tratto e appaiono distese d’erba sconfinate, piene di mucche e costellate di malghe: e’ il passo Vezzena. Sono le 19 circa, ci sono praticamente solo io col mio camper (il tempo non e’ bello ed e’ anche freschetto, forse la gente non si e’ mossa). Mi piazzo al parcheggio della seggiovia (ferma, perche’ solo invernale) per mangiare e dormire. « Ultima modifica: Luglio 16, 2009, 11:42:03 am da Mauring »
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 10:48:22 am |
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Sul parcheggio della seggiovia campeggia il classico folkloristico cartello di divieto per i camper, frutto dell’ennesima illegittima ordinanza comunale discriminatoria  , cui si puo’ far ricorso vincendolo automaticamente, grazie alle numerose circolari del Ministero dei Trasporti che diffidano i sindaci dall’emanarle. Io ho sempre dietro le circolari, nel caso mi rompessero le balle, e se insistono mi facciano pure la multa e chissenefrega. “Non ti curar di lor, ma sosta e dormi”, e’ il mio motto: e finora non ho mai preso multe. 
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 10:50:46 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Mentre sto giocando a pallone col bambino in una prateria sconfinata e deserta, e la mamma si appresta a cucinare la cena, vedo in sequenza uno, due, tre, quattro camper, che girano per una stradina li’ vicino, stretta e che apparentemente non porta da nessuna parte.... Mi dico: se ci vanno, ci sara’ un perche’. Quindi mi metto alla guida e vado. Si sale, poi si scende in mezzo ad un bosco, si continua per qualche km e poi..... meraviglia ! Si arriva a Malga Millegrobbe  , un posto con un parcheggio enorme di cui un intero lato e’ dedicato ai camper (ce ne sono una decina, tutti vecchiotti), con tanto di scarico liquidi gratis, distese d’erba, possibilita’ di camminare su vecchi percorsi di guerra, mucche, boschi da funghi (non ce ne sono ancora, pero’) e tranquillita’ . Sono ormai le 20, si mangia e poi comincia a piovere, ma siccome i bambini con la pioggia fanno Oh, allora io e Davide usciamo lo stesso con l’ombrello, a caccia di emozioni, camminando per i prati e i boschi ormai scuri, immaginando improbabili incontri con orsi o strani mostri, mentre la mamma lava i piatti (ecchedobbiamo fa’ se siamo nati ommeni ?  ). L’indomani e’ una bella giornata, esco presto dal camper, poco dopo le sei, per gustarmi l’aria ed i pensieri del mattino. C’e’ una leggera nebbiolina e mi sovvengono le “impressioni di Settembre”: Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là sembra quasi un mare d'erba, e leggero il mio pensiero vola e va ho quasi paura che si perda...
Un cavallo tende il collo verso il prato resta fermo come me. Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so, sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso. No, cosa sono adesso non lo so, sono solo, solo il suono del mio passo.
E intanto il sole tra la nebbia filtra già il giorno come sempre sarà.
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Luglio 16, 2009, 10:52:46 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Dopo la colazione scambio quattro chiacchiere con un signore anziano, uscito da un camper quasi uguale al mio, un piccolo motorhome Arca America del 1985, e ne e’ contentissimo. E’ un esperto della zona e mi indica, tra le tante malghe che vendono formaggi, la piu’ fidata: quella cioe’ che i formaggi li fa veramente e non li compra dai caseifici per poi fregare i turisti....  Bene, grazie, parto e ci vado. Il nonnetto ha, pero’, omesso di dirmi che la strada per arrivarci e’ sterrata e larga poco piu’ del camper.....  . Meno male che non c’e’ anima viva e che le probabilita’ di incontrare qualcuno nel senso inverso sono inesistenti. E per girarsi, ci sara’ spazio ? Boh, speriamo, al massimo si fara’ retromarcia...  (!!).
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 10:57:12 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Ci accoglie un classico malgaro da copertina, alto, grosso e con folta barba. Molto gentile ma non ha formaggi, perche’ la malga e’ in restauro e apre fra una settimana. Azz.... porc...putt....  Gli domando se c’e’ qualche altro malgaro di cui fidarsi e mi indica l’unico di cui lui si fiderebbe. In effetti e’ una malga non pubblicizzata da cartelli, in un posto che si raggiunge solo a piedi, e con una certa fatica, in mezzo a “torte” di mucca a volonta’. Prendiamo formaggio, burro, un salame e una coppa, e via.  E possiamo farlo perche' in camper c'e' il frigo, altrimenti dove te li metteresti per 4 giorni ?  Scendiamo a Trento attraverso il valico della Fricca. In prossimita’ di Trento si vede dall’alto l’autostrada verso Bolzano molto trafficata, a volte sono quasi fermi (e’ sabato). Allora ci fermiamo in uno spiazzo, mangiamo e facciamo una bella dormita. Alle 16 il traffico e’molto diminuito, quindi scendiamo e raggiungiamo Bolzano in autostrada. Constatato che a Bolzano c’e’ un casino micidiale, fa caldo, e che col camper non e’ proprio il massimo girarci, proseguiamo verso l’altipiano del Renòn, precisamente verso Soprabolzano (1200 metri circa di altitudine), da dove parte una funivia nuovissima e lunghissima (4,5 km, credo la piu’ lunga d’Europa) che va giu’ a Bolzano, oltre al famoso trenino del Renòn, un trenino storico a scartamento ridotto, che attraversa alcuni paesi dell’altipiano, in mezzo a boschi e prati. La strada che sale e’ bellissima, larga e panoramica, e si innalza per 1000 metri circa di dislivello. Raggiungendo il centro di Soprabolzano la strada si restringe, e parecchio, e proprio nel punto piu’ stretto avviene un’associazione di un colpo di sfiga ed un colpo di culo micidiale: mi incontro faccia a faccia con l’enorme pullmann di linea  . Non ci passeremo mai, non posso fare retromarcia perche’ ho 3 macchine dietro, ma sulla sinistra e’ libero un buco nello stretto parcheggio con disco orario, e mi ci infilo alla grande !  Passa il pullmann, guardo meglio: AZZO ! SONO PROPRIO SOPRA ALLA STAZIONE DELLA FUNIVIA  , che poi coincide pure con la stazione del trenino !!! E chi si muove piu’ ? Sono ormai le 19 circa, il disco orario e’ fino alle 20, e l’indomani e’ domenica... prrr. 
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 10:59:28 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Ma proprio quando tutto sembra andar bene... ZAC ! L’imprevisto e’in agguato. Mia moglie si sporge verso la cabina per prendere il bambino dal seggiolino e portarlo dietro e SGUISH.... scivolone col piede...e... SBAMM.... calcio pauroso sotto alla stufa da dove...... SPROINGGG..... vola fuori il cassettino porta-batterie che servono per l’accensione della stessa.  Acc..... guardo.... dalla botta si e’ strappata una saldatura e quindi la stufa sarebbe inutilizzabile (e fuori fa parecchio freddino).  Ma il vero camperistsa avventuriero ha con se un’intera ferramenta e quindi basta ravanare nel camper per trovare saldatore e stagno (poi ci si domanda perche’ i camper sono tutti fuori peso....). Il saldatore va a 220V, ma nel camper del vero camperista ecc. ecc. c’e’ ovviamente l’inverter, quindi nessun problema, e, come fossi a casa, si salda e il gelo sara’ sconfitto, mentre l’ingegno trionfa.  Ceniamo e poi passeggiamo per il paese, molto bello e tranquillissimo. Qualcuno guarda storto l’unico camper sacrilegamente parcheggiato in centro (siamo nella terra del “vietato tutto ai camper”), ma poi legge la vecchia targa ingannevole (BZ..........) e si rasserena.  Nei pressi della stazione della funivia c’e’ un cartello: la funivia restera’ chiusa per lavori dal 13 al 16 luglio.....ORC.... domani che giorno e’ ? Il 12.... FIUUUUUUUU che c.... Ma, sorge un dubbio: che lavori saranno ? E’ nuova, l’hanno inaugurata un mese fa !? C’e’ qualche problema ? Ci aspetta un bel volo ? Chissenefrega, moriremo contenti. 
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 11:03:37 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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L’indomani facciamo una capatina al negozio centrale dove si vende di tutto, dalle sigarette ai vestiti tirolesi, dalla cioccolata ai giocattoli, convinti di vedere prezzi assurdi, e invece acquistiamo due zaini da montagna di marca, veramente belli e fatti bene, per la strabiliante cifra di 49 euro all’uno. Qui in pianura con 60 euro ci e’ venuto un cesso di zaino per i libri di scuola del bambino....  Saliamo sulla megafunivia, con cabine giganti, 25 posti a sedere, senza manovratore e con la possibilita’ di salirci in bici, e via verso Bolzano con una discesa che dura 12 minuti. Parte una cabina ogni 4 minuti, per cui la coda sarebbe nulla anche se ci fosse molta gente.Si arriva nel centro di Bolzano dove, oggettivamente, parcheggiare il camper sarebbe stata una tortura, mentre raggiungere il centro cosi’ e’ una goduria. Breve giro a piedi per Bolzano (che casino...) per accontentare la moglie ma poi io e Davide abbiamo il sopravvento e decidiamo di ritornare, e in fretta, a Soprabolzano, per prendere il trenino storico e stare piu’ tranquilli. Risalita con la megafunivia e dopo 4,5 km di fune, rieccoci a 1200 metri. Da notare il prezzo della megafunivia: 3,5 (TRE VIRGOLA CINQUE) euro per andata+ritorno, e i bambini sotto ai 6 anni non pagano.  . Sulla funivia della Marmolada per 3,5 euro al massimo ti fanno fare una foto della cabina e via andare....
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 11:06:55 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Il trenino e’ pieno di gente (e’ domenica, parte ogni ora) allora decidiamo di aspettare e intanto andiamo a mangiare in camper (e’ li’, a 50 metri dalla stazione). Torniamo alle 15 e 40 e, colpo di fortuna, hanno tirato fuori dagli appositi ricoveri, una delle carrozze restaurate dei primi del 1900, carrozze da museo che ogni tanto tirano fuori per far contenti i turisti: uno spettacolo.  Io e Davide saliamo davanti, proprio dietro al simpatico conducente ed assistiamo alle sue sapienti manovre tra antichi reostati giganti (e’ elettrico), campana a pedale, amperometro e voltmetro da 30 cm di diametro. Il trenino (una sola carrozza) viaggia indietro nel tempo, coi suoi sedili di legno, in mezzo a boschi e prati, solcando l’altipiano e conducendoci a Collalbo, dopo alcune fermate tra cui Costalovara col suo lago.
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Luglio 16, 2009, 11:09:51 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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A Collalbo c’e’ una ressa: sono tutti quelli che son saliti durante il giorno e che ora devono ridiscendere, ma il treno e’ piccolo ed e’ un casino. Ma i tapini non hanno letto che con lo stesso biglietto del treno (sempre 3,5 euro andata+ritorno, tanto per cambiare) si puo’ usare un confortevole autobus, sempre quasi vuoto. Infatti noi prendiamo quello e torniamo a Soprabolzano, non senza aver girato un po’ Collalbo, giro che ha portato pure ad un incontro con un’auto storica assolutamente rara, di cui ignoravo l’esistenza, e credo di non essere il solo. Si tratta di una Eisenacher Wartburg S decappottabile, almeno cosi’ leggo nelle targhette, e resto a bocca aperta come un ebete.  Poco dopo mi passa vicino una Fiat 124 Special T 1600 targata Milano, bella, ma francamente non e’ la stessa cosa.  Oltretutto l’anziano conducente affronta una salita del 20% in terza marcia, obbligando il bialbero a scendere fino a 500 giri prima di raggiungere la sommita’ e respirare. Povero motore di impronta sportiva.... 
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 11:12:56 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Tornati a Soprabolzano, prendiamo il camper e andiamo a visitare il museo dell’apicoltura di Costalovara, molto interessante. Spiegano tutto sulle api, si vedono in azione, si visita un antico maso e si cammina in un percorso didattico tra i prati. Si può assaggiare una enorme varietà di miele, e poi, volendo, comprarlo, a prezzi accessibili (da 8 a 10 euro al kg). La sera torniamo a Soprabolzano, e’ domenica sera e tutti se ne sono andati, c’e’ posto al solito parcheggio, mia moglie non ha voglia di cucinare e si va in pizzeria: bel locale, tutti gentili, pizza buonissima e prezzi ottimi (con 25 euro abbiamo mangiato in 3).  Torno a Costalovara, perche’ al lunedi’ scatterebbe il disco orario, e poi non vorrei abusare della pazienza dei Soprabolzanini, e che magari si scoprisse il trucco della targa BZ.... su un camper di Treviso...  A Costalovara c’e’ il parcheggio del museo dell’apicoltura, deserto, con fontanella e pure in perfetto piano, mi ci metto e dormiamo alla grande in completa tranquillita’. All’indomani scopro che un altro temerario, con un camper furgonato non targato BZ, aveva osato pernottare vicino a me sfidando le ferree regole altoatesine. Ma se ne va alle sette di mattina, probabilmente temendo l’arresto dopo una soffiata di superpyno...  Facendo colazione, dalle sette alle sette e quaranta, guardando il passaggio sulla strada, ho la chiara sensazione che Soprabolzano sia un paese esente dalla crisi economica....  Ci sono pochissimi abitanti, poche le macchine che transitano, ma su una ventina di macchine conto 5 Porsche e un susseguirsi di Audi e Bmw nuove di pacca.....alla faccia.  Una signora anziana si ferma poco distante per buttare le immondizie riciclabili negli appositi contenitori: guida una Civic VTI targata AY...... , quindi risalente al ’98 o giu’ di li’, veramente come nuova  . Passa pure una vecchia Fiat Uno, probabilmente usata per trasportare il letame....
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 11:15:36 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Mi accingo a tornare mestamente a casa ma mi telefona mia mamma da Selva di Cadore, dicendo che mio papa’ e’ depresso, perche’ in paese non c’e’ nessuno, vorrebbe vedere il nipotino, non sta bene con la bronchite cronica, se potessimo fare un salto sarebbe meglio....  Fare un salto ? Una parola ! Ci dividono parecchie montagne, mica pizza e fichi ! Ma col camper non e’ un problema, basta prenderla con calma, telefonare in ufficio che si tornera’ piu’ avanti, e via. Il tempo e’ bello, il traffico scarso, ma perche’ mai uno dovrebbe tornare a casa ?  E allora giu’ dall’altipiano del Renòn fino a Bolzano, e su per la bellissima Val d’Ega, fino al Lago di Carezza: una perla in mezzo alle montagne, che quest’anno ha anche moltissima acqua per via delle abbondanti nevicate invernali. Sosta obbligata parcheggiando nel grande parcheggio a pagamento, dove i camper pagano come gli autobus turistici (5 euro per 2 ore, automobili 2 euro)... Mi metto temporanemente nello spazio riservato agli autobus, per scendere a piedi a vedere dove poter parcheggiare meglio e all’ombra, e subito arriva il gestore che mi intima in malo modo di andar via. Rispondo che sto studiando dove mettermi meglio e che comunque pago come un autobus e quindi sto li’ quanto voglio  . Le bestemmie dell’ometto echeggiano tra le dolomiti  , ma se la deve mangiare, e con tutta calma aspetto che si liberi un posto all’ombra tra i parcheggi “normali”, quindi mi sposto e andiamo a visitare lo splendido lago. « Ultima modifica: Luglio 16, 2009, 16:30:59 pm da Mauring »
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mauring |
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Luglio 16, 2009, 11:23:17 am |
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Ripartiamo per il passo di Costalunga, verso la Val di Fassa, e visto che passo per Pozza di Fassa, decido di usufruire del camper-service (carico e scarico liquidi) del campeggio ivi ubicato, presente come POI sul navigatore. Il navigatore mi porta a spasso per Pozza di Fassa fino allo sfinimento, non riuscendo a raggiungere la meta  , quindi decido di far da me, cioe’ vagare a caso fino ad incontrare un cartello che mi porti al camping. Lo trovo, e scopro che il camping era da tutt’altra parte rispetto a quella indicata dal navigatore: qualche deficiente deve aver inserito delle coordinate sballate su www.poigps.com. Grazie infinite, grande tecnologia.  Ma, ahime’, sono le 12.57 e dalle 13 alle 15 scatta l’ora del silenzio nel campeggio, quindi il gestore rifiuta il camper-service. Lo mando a ramengo e proseguo verso Canazei. Da Canazei prendo il passo Fedaia e passo per il paese di Penìa dove, sempre stando agli ottimi POI registrati sul navigatore, c’e’ un camper-service addirittura gratuito..... yhummm !! Seguo le indicazioni e mi ritrovo nel parcheggio della corriera locale (!?). Forse il trasporto lascia a desiderare e come protesta dovrei scaricare 65 litri di merda nel piazzale ?  Riparto, e a meta’ passo Fedaia mi fermo in uno spiazzo all’ombra per pranzare (e’ tardino, sono le 13.30). La mamma si mette ai fornelli mentre papa’ e bambino partono nel bosco in cerca di avventure. Salendo dalla parte opposta dello spiazzo, scopriamo di essere parcheggiati proprio sotto al Gran Vernèl, che non e’ un bidone di ammorbidente, bensi’ una bellissima cima delle Dolomiti (3210m) vicina alla Marmolada . Non si vedeva perche’ nascosto dagli alberi.
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Luglio 16, 2009, 11:24:59 am |
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Dopo mezz’ora di giochi nel bosco, tra cui primeggia l’arcaico “mazza e pindolo”, altrimenti detto “Lippa”, giocato per l’occasione con due pigne e un bastone, arriva il richiamo della cuoca: “E’ prontoooooooo”, e mentre ci avviciniamo al camper il nostro olfatto coglie un sublime profumo di risotto con salsiccia.  Dopo cotanta bonta’ l’abbiocco non tarda, e quindi si ronfa fino alle 16, per poi ripartire verso la cima del passo fedaia, col relativo lago ai piedi della Marmolada, dalle acque molto alte, per il solito discorso dell’abbondante innevamento.
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Luglio 16, 2009, 11:31:42 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Discesa dal passo verso Caprile, strada ultraripida terrore di tutti i camperisti sovraccarichi, da farsi in prima marcia con motore ululante, sempre col naso all’erta per capire se e quando i freni stanno andando a fuoco. Si passa sopra ai “serai di Sottoguda”, una vecchia strada ora solo pedonabile che percorre una bellissima gola e dove transita un trenino (su gomme), che porta a spasso i turisti che non volessero faticare. « Ultima modifica: Luglio 16, 2009, 12:03:19 pm da Mauring »
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Luglio 16, 2009, 11:35:25 am |
Utente standard, V12, 47547 posts |
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Raggiunto Caprile si sale verso Selva di Cadore attraverso la strada classica a tornanti che passa per Colle S. Lucia. Ce ne sarebbe una piu’ breve, ma e’ molto stretta e col camper non e’ proprio l’ideale. E poi la strada classica e’ per me piu’affascinante perche’ mi ricorda i duelli d’auto che facevamo in gioventu’: il record in salita da Caprile a Colle S. Lucia appartiene ancora a mio fratello, con la Fiat 125 e in 4 persone a bordo: 8 minuti netti, un tempo pazzesco ancor oggi. Provate a far meglio, se vi capita di andarci.  Finalmente, dopo questa grande cavalcata, arriviamo a Pescul di Selva di Cadore, dove alloggiano i miei. Il nipotino tira su il nonno di morale, mentre io vado all’attiguo campeggio a scaricare le acque grigie e nere (12 euro, una ladrata paurosa). Poi mi fermo alla fontana del paese per il rifornimento di acque chiare (almeno quelle gratis) . La fontana, pero’, butta poco perche’ e’ stata strozzata dai paesani per non sprecare l’acqua, e per avere i 200 litri circa che mi servono ci vorrebbero due ore. Allora prendo una chiave inglese apposita (chissa’ perche’ i camper pesano cosi’ tanto....  ) e giro la vite che la strozza per aumentare il flusso. Ma, porca puttana, con mezzo giro di vite il getto passa da una portata insignificante ad una bomba per spegnere incendi al 50° piano  , la gomma di carico si sfila dal bocchettone del camper e gira impazzita su se stessa bagnando tutto cio’ che si trovi fino a 50 metri di distanza. Io, il camper, le macchine e le persone di passaggio ci troviamo investiti da una pioggia violenta quanto inaspettata, che arriva pure ai clienti dell’albergo attiguo, intenti a rimirare il paesaggio seduti sui tavolini. Fradicio, riesco a richiudere il flusso, anche se ormai la figura di m....a e’ totale  ma fa caldo e in fondo e’ solo acqua, o almeno questo e’ quello che penso io.... 
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