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Passion / Ambiente / Re: Cambiamenti climatici
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il: Ieri alle 20:17:55
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Guarda, io leggo varie informazioni sul clima, da varie fonti, e ti assicuro che c'è da ridere per non piangere.
Un esempio: ci hanno fatto due coglioni così nell'agosto di quest'estate, per mostrarci ogni giorno e ogni ora la Sicilia in preda ad una siccità colossale. Poi guardi qua e scopri che i dati regionali parlano di un agosto 2024 molto piovoso, il TRIPLO della media degli ultimi vent'anni.
www.blogsicilia.it/palermo/mese-di-agosto-2024-piu-piovoso-ma-non-e-record-i-dati-del-servizio-agrometeorologico/1051562/amp/
"La media regionale della precipitazione totale in base ai dati Sias risulta pari a 37 mm, abbondantemente superiore alla norma di 12 mm per il periodo 2003-2022 – aggiungono dal Sias -Non si tratta di un valore eccezionale, tenendo conto che basta andare al 2022 per incontrare valori superiori; l’agosto più piovoso per la Sicilia resta quello del 2018, quando media regionale fu di 92 mm e durante il mese solo 2 giorni non fecero registrare piogge."
Forse c'è qualcosa che non torna nell' informazione mediatica.
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Motori / Mondo Auto / Re: Volkswagen valuta la chiusura di stabilimenti in Germania
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il: Ieri alle 19:48:37
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guardavo il perchè comprarla dell'ultima Renault appena uscita con un nome improbabile, un mezzo suv coupè di circa 4,70 metri. A parte il design discutibile, ci sono 2 versioni e quella più accessoriata e con quel paio di pacchetti aggiuntivi viene a costare 55mila euro e l'unico motore disponibile al momento è un 1.2 a 3 cilindri...
Ma che vadano a cagare!
E le quotazioni degli usati infatti salgono alle stelle. |
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Motori / Mondo Auto / Re: Volkswagen valuta la chiusura di stabilimenti in Germania
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il: Ottobre 04, 2024, 18:05:33 pm
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...oggi paghi carissimo qualcosa....
E lo paghi carissimo anche perché ci siamo dati la zappa sui piedi con la guerra dell'Ucraina, che ha creato carenza di materie prime e costi alti dell'energia senza il gas Russo, come scritto nell'articolo del corriere che ho citato.
E la ciliegina sulla torta è il suicidio Green e la celebrazione dell'auto elettrica.
Complimenti alla UE e ai suoi burocrati decerebrati e corrotti. |
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Motori / Mondo Auto / Re: Volkswagen valuta la chiusura di stabilimenti in Germania
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il: Ottobre 04, 2024, 07:19:31 am
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Tornando all'argomento, un interessante articolo in merito.
https://www.corriere.it/economia/finanza/24_settembre_28/bmw-volkswagen-mercedes-la-fine-del-mito-dell-auto-tedesca-perche-in-germania-i-colossi-sono-in-crisi-a5856290-6dee-402f-93ff-0f47fd7a8xlk.shtml
L’industria dell’auto tedesca sta attraversando una grave crisi esistenziale. Dall’inizio dell’anno Volkswagen, Bmw e Mercedes-Benz sono state costrette a rivedere al ribasso più volte le loro previsioni di guadagno per il 2024, perdendo decine di miliardi in Borsa. Per correggere la rotta, ora i colossi tedeschi si preparano ad assumere decisioni dolorose e impensabili fino a pochi mesi fa. Volkswagen, l’«Auto del Popolo», è addirittura pronta a chiudere una fabbrica in Germania per la prima volta nei suoi 87 anni di storia e non esclude migliaia di licenziamenti nel Paese. Il modello produttivo e commerciale che ha determinato il successo dei colossi tedeschi è del resto alle corde e non resta molto tempo per trovarne uno nuovo altrettanto efficace.
Il peso dell’auto tedesca È difficile sopravvalutare il peso socio-economico dell’auto in Germania. L’industria dà lavoro a oltre 770 mila persone nel Paese e vale circa il 5% del prodotto interno lordo del Paese. Le vendite di vetture e componenti per veicoli made in Germany valgono oltre il 17% delle esportazioni tedesche nel mondo, con la Cina come prima destinazione. L’auto è però diventata nel tempo anche un elemento fondamentale dell’identità nazionale tedesca, l’orgoglio industriale della Germania. Si comprende allora perché il governo di Berlino sia pronto a fare di tutto per evitare una crisi che potrebbe avere imprevedibili ripercussioni sulla politica tedesca.
Il fattore geopolitico Il problema è che probabilmente neanche i soldi pubblici basterebbero a evitare un ridimensionamento dell’auto teutonica. La sua competitività industriale ha poggiato a lungo su due pilastri. Il primo: la disponibilità di energia a basso prezzo garantita dalle forniture di gas russo che controbilanciava l’elevato costo del lavoro. Il secondo: la globalizzazione che consentiva ai colossi tedeschi di esportare due terzi delle auto prodotte in Germania, compensando la debolezza del mercato domestico. La strategia ha funzionato benissimo per molti anni, ma ora si è scoperto un difetto di fabbrica: non è a prova di geopolitica.
Il gas russo Le sanzioni al gas russo e la seguente crisi energetica hanno fatto schizzare le bollette dell’energia nelle fabbriche tedesche, rendendo la loro produzione meno competitiva sui mercati internazionali. Al contempo, i colossi tedeschi hanno visto restringersi il loro principale mercato di sbocco, la Cina, che per anni ha compensato le vendite stagnanti nel Vecchio Continente, assorbendo la sovraccapacità produttiva delle fabbriche europee.
La svolta elettrica in Cina Ora quella valvola di sfogo si sta chiudendo. In Cina è infatti in atto ormai da tempo una svolta verso l’elettrificazione. Bmw, Volkswagen, Mercedes e gli altri costruttori occidentali se ne sono accorti troppo tardi e hanno perso il treno dell’innovazione. Quando, con ritardo, hanno provato a salire a bordo, si sono accorti che le barriere tecnologiche erano diventate molto alte: la Cina domina ormai la filiera delle batterie e le case tedesche hanno incontrato non poche difficoltà nello sviluppare software all’altezza della concorrenza.
Il protezionismo di Pechino Contemporaneamente, il governo di Pechino ha avviato un piano di generosi sussidi all’elettrico (fra l’altro, rallentando la concessione di targhe per i veicoli a benzina e diesel) che, benché sulla carta neutri, hanno finito nei fatti per favorire i costruttori domestici. Risultato: in due anni la quota di mercato dei costruttori stranieri sul totale delle immatricolazioni cinesi è scesa dal 53 al 33%, a tutto vantaggio di Byd, Saic, Dongfeng e gli altri costruttori cinesi. E con gran danno per le case tedesche che in Cina generano circa un terzo del loro fatturato.
La sovraccapacità produttiva La ritirata in Cina ha scoperto i piedi di argilla dei giganti tedeschi. L’anno scorso gli stabilimenti tedeschi hanno prodotto 4,1 milioni di veicoli rispetto a una capacità produttiva complessiva di 6,2 milioni. Questo significa che le fabbriche stanno in media lavorando un terzo in meno di quanto potrebbero. Nel primo semestre del 2024 la produzione è rallentata ulteriormente, con un calo del 6% rispetto al 2023 e del 19% rispetto al 2019.
L’urgenza di cambiare Il problema è che la crisi non sembra temporanea, ma strutturale: rispetto al periodo pre-pandemia in Europa mancano 2 milioni di immatricolazioni che per Volkswagen significano 500 mila vendite in meno all’anno. «Abbiamo ancora uno, al massimo due anni, per ribaltare la situazione — ha avvertito il direttore finanziario, Arno Antlitz, con inusuale sincerità —. Ma dobbiamo far buon uso di questo tempo».
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 03, 2024, 20:12:47 pm
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... Il punto delle vaccinazioni è raggiungere l'immunità di gregge (e questa è scienza, non fanfaluche)...
Ahah, "questa è scienza"...
Quale scienza ? Quella che diceva che l'immunità di gregge si raggiungeva col 60% di vaccinati, poi col 70, poi con l'80, poi col 90 e infine non l'abbiamo raggiunta mai ?
Con vaccini che "bastano due dosi", "Ah no, tre", "Abbiamo scherzato, 4", "Mah, forse è meglio 5..."...aahhh, la scienza...
Il problema grosso è che la gente si è fidata di questa scienza dell'improvvisazione, e adesso può darsi che debba pagarne le conseguenze. Tu conosci persone morte di covid, io ne conosco moltissime che hanno avuto serie rogne dopo i vaccini e continuano ad averne. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 03, 2024, 16:57:06 pm
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Il punto è (era) un altro: il Covid di morti ne ha fatti, e tanti.
Si, persone in media sopra gli 80 anni, già piene di acciacchi e curate con la Tachipirina e la vigile attesa...
Lasciamo perdere, speriamo che la commissione indetta da questo governo accerti le gravi responsabilità di quel periodo molto buio, anche se ci sono poche speranze. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 03, 2024, 14:00:30 pm
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Discutere di clima e green deal con Chs è come era discutere con te di covid. Però a me il tempo ha dato ragione. Non sono morto e non mi sono iniettato il sacro siero che invece voi avete ancora in corpo e chissà quali rogne potrà provocare, visto che test a lungo termine non ne sono mai stati fatti.
E comunque io non avrei avuto nessuna intenzione di discutere sul tema, se fosse stata data libertà di scelta se iniettarselo o meno, senza imporre, offendere e criminalizzare coloro che rifiutavano fino a far perdere loro il lavoro.
Pure la multa mi era arrivata, in quanto over 50 renitente alla puntura di Stato. Ovviamente mai pagata, cestinata in un microsecondo, e oggi infatti cancellata da un governo più savio e meno autoritario e liberticida, pur se destrorso (e abbiamo detto tutto... ). |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 03, 2024, 13:36:57 pm
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Il problema di Arpa, in certe regioni, è che non sempre sono al di sopra delle parti e ne hanno parlato spesso sia Report che Presa Diretta dal momento che in zona altamente inquinate non la raccontavano fino in fondo oppure oscuravano i dati di alcune centraline (vedi Bologna)
Quindi arpa è appurato che tarocca i dati per accontentare qualcuno, mentre il centro Copernicus, finanziato a suon di milioni dalla UE in preda ai deliri del green deal, sforna sicuramente dati accuratissimi ed inconfutabili sul clima. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 02, 2024, 15:52:30 pm
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... Sarebbe interessante sapere i motivi altroché! ...
Perché nel 2023 è piovuto molto di più del 2022, e le polveri sottili sono state portate via dalla pioggia ?
O grazie alle macchine elettriche ?
Ahahahah ... Si ragiona sul nulla e nessuno sa un cazzo. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 02, 2024, 13:40:05 pm
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Il problema è che l'aumento maggiore in Italia si continua a registrare nelle regioni della pianura padana e questo la dice lunga sulle cause, basta andarsi a vedere ogni anno quante sono le giornate di sforamenti delle polveri sottili in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Ti potrei dire allo stesso modo che la pianura Padana è quella più inquinata elettromagneticamente, per la presenza più capillare delle antenne.
Questa è la mappa attuale del 5G e, guardacaso, qui siamo pieni, a confronto del centro e del Sud.
Quindi ? Certezze non ce ne sono, e studi seri in merito neanche. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ottobre 01, 2024, 13:27:47 pm
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L'influenza delle attività umane è chiara come il sole, se poi c'è ancora qualcuno (ben pochi) che non ci crede è solo un problema suo. Chissà come mai dal 1990 al 2019 sul pianeta intero si è conteggiato un aumento del 79% delle patologie oncologiche nella popolazione tra 20-50 anni, la generazione Z sarà quella più colpita ma ancora c'è qualcuno che fa finta di nulla.
L'aumento delle malattie oncologiche non dice niente sulle sue cause. Magari non è dovuto all'inquinamento di auto, case e industrie, ma è dovuto all' enorme sviluppo delle reti di comunicazione che hanno creato un inquinamento elettromagnetico di cui nessuno sa ancora gli effetti e tutti finora se ne sono fregati in nome del progresso e del profitto. E magari si convertono tutte le auto all'elettrico e poi si scopre che si muore lo stesso. "Ah, scusate, ci eravamo sbagliati".
Ripeto: la tematica è molto complessa, nessuno sa niente di certo, ognuno spara la sua cazzata a seconda di quanto lo pagano o lo ricattano (non è certo nuova la notizia delle riviste scientifiche che non pubblicano certi studi perché vanno contro al pensiero unico).
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Settembre 30, 2024, 20:15:08 pm
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Perché il calcolo è talmente complesso che ognuno può sparare le cazzate che vuole, a seconda di ciò che gli conviene.
Come per il clima e le relative previsioni, nonché l'influenza delle attività umane su di esso.
Lo stesso è stato per il covid, dove ogni virostar sparava la sua cazzata giornaliera sull'evoluzione dei contagi, dei morti, sull'efficacia dei vaccini, sull'immunità di gregge ecc. |
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Passion / Ambiente / Re: Cambiamenti climatici
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il: Settembre 27, 2024, 14:17:03 pm
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Già il nome del sito "sciencealert" fa capire che è la solita congrega di scienziati pagati per lanciare allarmi a comando.
Ovviamente di soluzioni percorribili manco a parlarne. Solo allarmi.
Ma ormai la litanìa del "moriremo tutti se non ci convertiamo al green" ha già stufato, la gente ci ha fatto il callo, e la cosa sta assumendo i contorni di una fuffa ridicola e noiosa. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Settembre 27, 2024, 14:08:40 pm
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Mi sembra la barzelletta di quello che va dal dottore per farsi consigliare su come vivere molto a lungo.
"Allora, minestrina, cibi leggeri, roba vegana, niente vino, niente donne, niente divertimenti adrenalinici, ecc. ecc."
"Ma, dottore, è sicuro che così vivrò molto di più?"
"No, vivrà gli stessi anni, ma le sembreranno un'eternità".
Ad un certo punto bisogna accettare un compromesso tra vita grama ma lunga e vita più breve ma più saporita. Preferisco la seconda ipotesi, e non credo di essere l'unico. |
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