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TonyH
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ieri alle 12:54:42
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Ti dico solo che io conosco chi ha smesso di lavorare da dipendente ed è diventato influencer negazionista del cambiamento climatico. Ovviamente, per guadagnare deve mantenere un certo tipo di narrativa e sostenere che lo fa solo per aiutare la gente a capire la "verità". |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ieri alle 12:22:09
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Quindi tu sei convinto che chi ti dice che il cambiamento climatico non esiste, che i vaccini hanno fatto solo danni, ... lo faccia aggratis, solo perchè ha a cuore la tua salute e vuole diffondere la verità? |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ieri alle 11:19:01
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Sei anche tu vittima del mondo al contrario.
Sei tu quello convinto che chi sostiene una teoria contraria al sistema sia necessariamente duro e puro, privo di qualsiasi interesse economico, come nei migliori trash movie.
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ieri alle 10:04:25
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Considerando la quantità di soldi che gira intorno al mondo no vax e l'ansia di visibilità mediatica dei personaggi che lo frequentano, credo che sia stato fatto ma non sia emersa alcuna correlazione statisticamente significativa.
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ieri alle 09:28:25
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Concordo, e aggiungo l'inquinamento elettromagnetico, passiamo tutti ore a spippolare su un cellulare e le nostre case sono invase da dispositivi connessi, spesso e volentieri di basso costo.
Quando ero ragazzo mi divertivo ad ascoltare le stazioni radio ad onde corte. Hobby desueto, l'avvento di internet ha portato allo spegnimento dei trasmettitori in Europa. Anche le stazioni rimaste sono inascoltabili perchè coperte dai ronzii delle interferenze generate da tutte le sorgenti elettromagnetiche che abbiamo in casa e che teoricamente non dovrebbero usare quelle frequenze ma in pratica lo fanno perchè sono prodotti di basso costo.
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Ieri alle 08:48:24
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Poi dite che ci metto sempre in mezzo i vaccini  , ma se ci pensate : Non credo che serva mettere di mezzo i vaccini.
Io, come qualche migliaio di cittadini nel mio comune, sono senza medico di base da qualche tempo. Siamo finitii anche a Report, non si trovano i sostituti. L'unica alternativa se ho bisogno del medico è andare in guardia medica, dove trovi medici alle prime armi che ti fanno le ricette dei farmaci e i certificati di malattia. Di essere visitati neanche a parlarne e per avere la prescrizione di esami specialistici devo insistere. Risultato, si tira avanti con il minimo indispensabile, gli esami diagnostici e le visite specialistiche finisco per farli a pagamento.
E comunque gli effetti si facevano sentire anche prima, tra medici di base sovraccarichi e controllo dei loro budget, non è che ti facessero fare prevenzione. Se prenoti certi esami con il sistema sanitario, ti danno l'appuntamento per il 2026 e in qualche caso per il 2027.
L'ultima volta che sono andato in ospedale per un controllo, l'impiegato all'accettazione mi ha consigliato di farmi una assicurazione sanitaria e andare in una struttura privata. E' chiaro che se non si fa prevenzione, certe patologie si scoprono solo quando è tardi. |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 27, 2025, 10:59:27 am
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Essendo in attesa di una automatica, alla domanda "ma quando sono fermo al semaforo devo mettere il cambio in folle o basta che tengo il piede sul freno?" ho ricevuto risposte contrastanti. |
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Passion / Ambiente / Re: Cambiamenti climatici
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il: Giugno 27, 2025, 10:57:42 am
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Comunque è vero che se già i modelli meteorologici sul lungo periodo (dove "lungo" è anche solo una settimana...) hanno una buona probabilità di fallire (o quantomeno di non azzeccarci in pieno), figuriamoci quelli climatici su decenni...
Però, il trend a grandi linee si capisce, e ce l'abbiamo sotto gli occhi. Non si tratta di fare catastrofismo, basta guardare fuori dalla finestra.
Liquidare tutto dicendo che nessuno ci capisce un cazzo, oltre ad essere ingeneroso per chi ci lavora, non porta a niente.
Esatto, e sono due cose diverse.
I modelli metereologici si basano sull'analisi d una serie di parametri atmosferici e ovviamente sono modelli probabilistici con hanno margini di incertezza che dipendono dalla situazione del momento. Le previsioni del tempo classiche altro non sono che una interpretazione dei modelli fatta da un esperto, che trasforma dati di probabilità nel simbolino di sole o pioggia. Ho una amica laureata in fisica dell'atmosfera che fa questo di mestiere e nel corso degli anni ha imparato quali modelli sono più o meno affidabili per una certa realtà geografica e una certa situazione. Se volete divertirvi con i modelli previsionali, vi passo il link. Io li uso quando mi servono previsioni meteo a qualche giorno, perchè guardando i vari modelli, riesco a capire qual'è il margine di incertezza.
Il discorso clima è diverso, perchè qui non si tratta di prevedere la pioggia oggi e domani, ma appunto di definire la tendenza di base. Mentre i modelli metereologici si possono affinare con l'esperienza e l'aumentare della potenza di calcolo, i modelli climatologici si scontrano con il fatto che la risposta del sistema potrebbe non essere lineare, quindi non è possibile estrapolare linearmente i trend passati. Senza contare che dietro la frase aumento della temperatura media del pianeta di 1,5 gradi si inseriscono altri cambiamenti, come appunto i fenomeni estremi, che sono aumentati di frequenza e di intensità (come fanno notare le compagnie di assicurazioni, che questi dati li hanno). Il che non vuol dire ragionare con la logica del "siccome non lo posso prevedere con esattezza, me ne frego". |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 27, 2025, 10:28:39 am
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Io sono convinto che, anche per un fattore di sicurezza, una persona dovrebbe essere in grado di usare le funzioni basilari di una vettura senza leggere il manuale, perchè i comandi sono standardizzati. Le macchine, quelle a noleggio ma non solo, sono guidate da persone diverse. Posso capire che certe funzioni particolari siano sepolte nei menù, ma le funzioni di base devono essere immediatamente comprensibili e utilizzabili. |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 27, 2025, 08:21:11 am
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Il tema delle macchine a noleggio credo che sia sottovalutato. Fino a qualche anno fa, quando prendevo una macchina a noleggio, sapevo di poter contare su una certa uniformità dei comandi. Con qualche eccezione, tutto era dove ti aspettavi che fosse. Ultimamente, ogni macchina è un'incognita, anche solo per regolare la climatizzazione. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Giugno 26, 2025, 09:26:32 am
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La quasi totalità degli impianti idroelettrici in Italia è stata realizzata dall'inizio del secolo scorso agli anni '60. Periodo in cui in montagna era miseria, il turismo limitato e la possibilità delle popolazioni residenti di opporsi agli espropri quasi nulla. Oggi certe opere, non solo le dighe, sarebbero irrealizzabili. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Giugno 26, 2025, 08:13:01 am
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La Norvegia è fuori classifica, è facile fare gli splendidi quando hai una popolazione relativamente ridotta che vive principalmente in alcune aree, fonti di petrolio e gas naturale che puoi esportare e che anzi ti conviene esportare perchè rappresentano una entrata significativa per il bilancio dello stato, soldi che non devi chiedere di tasse ai cittadini per offrire in cambio loro servizi che noi possiamo solo sognare. E contemporaneamente hai la situazione ideale per produrre energia green (eolico e soprattutto idroelettrico, meno fotovoltaico per le ovvie ragioni di latitudine). L'eolico dipende dai capricci del meteo, l'idroelettrico invece permette accumuli e produzione che segue la domanda e contemporaneamente di vendere crediti alle aziende che vogliono compensare le emissioni. A differenza di petrolio e gas, l'energia elettrica non è esportabile al miglior offerente, quindi conviene usarla in proprio. Mettiamoci anche una conformazione geografica e una distribuzione e una cultura della popolazione tale per cui i norvegesi non scendono in piazza se viene realizzato un parco eolico o se espropriano una vallata per costruirci una diga.
Phormula ti ho sempre avuto come mito, sei una persona colta e riflessiva, ...
Si tratta di buon senso. Il limite dell'auto elettrica non è nel veicolo, ma nell'infrastruttura. Perchè possa risultare appetibile alla maggioranza degli utenti, è necessario che ci sia una infrastruttura di ricarica capillare sul territorio. Infrastruttura che non è banale da realizzare, perchè l'energia elettrica bisogna produrla e distribuirla e l'infrastruttura di distribuzione del nostro paese risale in gran parte agli anni '60 e '70, quando le aree residenziali consumavano poco e il grosso dei consumi era concentrato nelle aree industriali, che potevano essere servite direttamente. Già il fatto che l'aria condizionata in ogni casa stia diventando la norma e non più un lusso per pochi sta creando non pochi problemi.
Quindi non solo si deve creare una infrastruttura di produzione e distribuzione dell'energia elettrica che permetta di alimentare centinaia di migliaia se non milioni di colonnine e wallbox localizzate dove servono agli utenti, alimentandole quando servono e non quando c'è surplus di energia, ma bisogna farlo in una rete elettrica che cambia, perchè il modello di rinnovabile che stiamo sviluppando è fatto di tante sorgenti puntiformi e intermittenti, non avendo noi le condizioni geografiche per realizzare megaparchi eolici e senza possibilità di sviluppare ulteriormente l'idroelettrico, che con il clima che cambia sta diventando meno affidabile perchè il clima sta andando verso periodi di siccità intervallati da precipitazioni intense. Tutto questo richiede investimenti e si scontra con l'opposizione della popolazione, pronta a scendere in piazza contro qualsiasi cosa. Prima o poi ci arriveremo, ma il percorso del nostro paese sarà molto più tortuoso, accidentato e soprattutto forzato, rispetto ad altri paesi che hanno fatto la cosa logica, sviluppando l'infrastruttura di ricarica in modo tale che tenga il passo con le vendite. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Giugno 25, 2025, 16:56:31 pm
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344 pagine per dire che si, le BEV vanno benissimo e che l'accelerazione e i gadget tecnologici per pianificare la ricarica possono generare orgasmi completi, pari a quelli che un pistoniano un decennio fa avrebbe provato nel palpeggiare la plancia di una vettura tedesca...
... ma il punto è sempre quello, l'infrastruttura di ricarica (e quella di produzione e distribuzione di energia che ci stanno dietro) forse oggi riescono a gestire una percentuale omeopatica del circolante, ma non sono certo in grado di gestire milioni di vetture, SUV e furgoni BEV che si muovono contemporaneamente. Il che, insieme alla necessità di pianificare le ricariche in funzione degli spostamenti, a meno che non si tratti di andare a prendere il giornale all'edicola sotto casa, le rendono ancora inadatte a tantissime persone, me compreso.
Comunque io per aumentare la diffusione delle BEV, propongo la riapertura delle case chiuse nelle aree di servizio autostradali, almeno uno non si annoia e usa i soldi che risparmia rispetto ai carburanti classici per far girare l'economia mentre attende la ricarica, a meno che non sia un eiaculatore precoce, nel qual caso non c'è BEV che tenga. |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Giugno 25, 2025, 14:54:00 pm
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Il metterci soldi nel potenziamento della rete elettrica è una questione politica ....
Devi costruire le centrali per produrre l'energia che serve, gli elettrodotti, le sottostazioni, sventrare interi pesi per interrare i cavi... In un paese altamente urbanizzato in cui per qualsiasi cosa spunta immediatamente il comitato del no.
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