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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Aprile 05, 2019, 17:59:42 pm |
Utente standard, V12, 46879 posts |
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Sono ad una festa e non posso rispondere bene, ma mi domando se Losna faccia sul serio tirando in ballo quelle supercazzole infinitesime di nessun impatto reale con l'usura di una frizione rilasciata. L 'esempio del fabbro, poi, fa capire ancora una volta che la materia non la si è digerita affatto. In quel caso il riscaldamento del ferro è dovuto alla trasformazione dell'energia cinetica del martello in calore e deformazione. Nel caso della frizione rilasciata, invece, non vi è alcuna trasformazione di energia, ma solo un trasferimento di coppia, a parte le supercazzole subatomiche che fanno ridere al lato pratico. « Ultima modifica: Aprile 05, 2019, 18:04:36 pm da mauring »
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Velo |
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Aprile 05, 2019, 17:59:53 pm |
Utente standard, V12, 5756 posts |
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all'inizio sembrava una discussione interessante, e da non ingegnere mi veniva da dar ragione a Velosna, pensando che la frizione sarà pur bloccata , ma un minimo di movimento, magari nell'ordine di grandezza di decimi o centesimi di millimetro, o magari micron , non lo escluderei durante le sollecitazioni. Però se per dimostrare che la teoria è giusta dobbiamo scendere a livello degli atomi con gli elettroni che ruotano intorno...inizia a venirmi qualche dubbio che le due parti della frizione chiusa debbano essere considerate ferme . Propendo per la soluzione di nik, il movimento ci sarà ma di grandezza assolutamente trascurabile
Per capire bisogna ricordare da dove siamo partiti: io ho ipotizzato che cambiando a salire senza uso di frizione, ma solo pelando il gas, la frizione fosse sottoposta ad uno stress MINIMO (dovuto al fatto che in questa manovra "lavora" prima in un senso , poi subitaneamente in quello contrario, poi di nuovo nel primo). Mau ha invece affermato che nella circostanza la frizione "Non lavora" per nulla. Portando a sostegno di ciò una serie di esempi errati, ma soprattutto cercando di farmi passare per deficiente modificando ad arte le mie affermazioni. Chiedo scusa se ho voluto andare fino in fondo...
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Loggato
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Velo |
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Aprile 05, 2019, 18:05:40 pm |
Utente standard, V12, 5756 posts |
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Sono ad una festa e non posso rispondere bene, ma mi domando se Losna faccia sul serio tirando in ballo quelle supercazzole infinitesime di nessun impatto reale con l'usura di una frizione rilasciata.
L 'esempio del fabbro, poi, fa capire ancora una volta che la materia non la si è digerita affatto. In quel caso il riscaldamento del ferro è dovuto alla trasformazione dell'energia cinetica del martello in calore e deformazione. Nel caso della frizione non vi è alcuna trasformazione di energia, ma solo un trasferimento di coppia, a parte le supercazzole subatomiche che fanno ridere al lato pratico.
Nel caso della frizione una parte della cinetica si trasforma in calore. Punto. Se hai difficoltà con l'inglese banale dei miei link, fatteli tradurre. E ricorda che ho specificato "minimo". Che potrebbe anche significare "ininfluente e/o trascurabile" ai nostri scopi", ma MAI nullo, caro INGEGNERE.
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Loggato
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Phormula |
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Aprile 05, 2019, 18:16:41 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Losna, devi capire che gli ingegneri vivono in un mondo fatto di semplificazioni in cui tutto è Newtoniano. Ho amici ingegneri che ancora non concepiscono che esista la meccanica quantistica. Una volta pensavo che la precisione fosse parte del loro schema mentale, invece sono tra i maggiori approssimatori.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Aprile 05, 2019, 21:24:10 pm |
Utente standard, V12, 46879 posts |
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Nel caso della frizione una parte della cinetica si trasforma in calore. Punto. Se hai difficoltà con l'inglese banale dei miei link, fatteli tradurre. E ricorda che ho specificato "minimo". Che potrebbe anche significare "ininfluente e/o trascurabile" ai nostri scopi", ma MAI nullo, caro INGEGNERE.
Senti, capisco che tu voglia uscire da questa discussione a testa alta a tutti i costi, però c'è un limite oltre al quale vi è il ridicolo. Hai parlato di usura della frizione anche se rilasciata. Stiamo parlando di veicoli, non di esercizi accademici, e l'usura di una frizione di un veicolo abbiamo tutti ben chiaro in quali termini si intenda. Se vai da un meccanico e gli chiedi se la frizione si usura andando in autostrada sempre in sesta, ti risponderà di no (se è sano di mente). Se tu a quel punto gli risponderai che si sbaglia di grosso, citando le argomentazioni di cui sopra, egli si farà una grassa risata. E così pure qualsiasi tecnico automotive. Il fatto di dire che vi sia una infinitesima parte di energia che per effetto di interazioni microscopiche si trasformi in una quantità del tutto trascurabile di calore/usura dei dischi non è che faccia vedere la tua ferratezza in materia, fa solo vedere che consideri importanti degli aspetti teorici assolutamente ininfluenti al lato pratico. Di fatto dimostra la tua poca esperienza nell'applicazione della teoria ai casi pratici. Sarebbe come sostenere che il battistrada delle gomme si consuma anche da fermo, per effetto dell'erosione del vento, oppure che per percorrere bene una pista devi tenere conto dell'accelerazione di Coriolis dovuta alla rotazione terrestre. E non si tratta di essere troppo approssimatori, come dice Phormula, si tratta soltanto di applicare il buon senso, prendendo dalla scienza quello che serve al lato pratico e non quello che serve a sciorinare inutilmente la propria conoscenza teorica in materia. A tal proposito mi ricordo un esercizio d'esame di Fisica 1 all'Università, dove c'era una palla di due quintali che rotolava per un piano inclinato per 5 metri per poi andare a sbattere su un'altra palla più grossa che andava a comprimere una grossa molla (forse c'era anche dell'altro, non mi ricordo bene, sono passati quasi 40 anni). Un mio amico nei calcoli ci mise dentro pure l'attrito dell'aria sulle palle, complicando il tutto per ottenere alla fine una differenza infinitesima sul risultato finale. Il professore gli diede velatamente dell'imbecille, spiegandogli che deve saltare subito all' occhio che l'attrito dell'aria su una palla di 2 quintali che rotola per 5 metri è totalmente trascurabile, e che un ingegnere deve imparare ad usare il buon senso e non pedissequamente le formule per far vedere che ha studiato. Tra l'altro questo buon senso nell'applicazione della teoria dovrebbe esserti caro, dal momento che non vedi di buon occhio gli studiosi coi paraocchi, invece ora lo rinneghi, purché porti acqua al tuo mulino. Siamo passati dal Losna che osanna la pratica, l'esperienza, il buon senso, in opposizione all'ottusa visione scientifica, al Losna che si addentra nei meandri delle più recondite teorie per spaccare il capello su argomenti che non lo richiedono minimamente. Contento te... « Ultima modifica: Aprile 05, 2019, 21:28:58 pm da mauring »
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Aprile 05, 2019, 21:33:53 pm |
Staff, V12, 28709 posts |
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L’ingegneria è una scienza “pratica”, e spesso si deve confrontare con la non perfetta conoscenza della chimica e della fisica dei fenomeni.
Anche solo per una prova semplice come la prova a trazione, fai 100 campioni e ottieni una nuvola di valori diversi che poi interpoli.
Diventa inutile disquisire del grado di zucchero del caffè del ricercatore, che potrebbe incidere per uno zero virgola zero zero zero qualcosa. Ti concentri sulle variabili che impattano in maniera significativa (si tiene conto di quelle che producono variazioni di almeno il 5%), e le altre le approssimi. Perché non puoi dirti in grado se impattano o se è la normale variabilità della prova.
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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Velo |
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Aprile 05, 2019, 22:25:50 pm |
Utente standard, V12, 5756 posts |
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Mau, continui a cambiare le carte in tavola. Ho scritto e appena riscritto di impatto minimo (al limite ininfluente, trascurabile), ma non nullo. Questo è chiaramente il punto, che a te piaccia o meno. Basta rileggere.
Inoltre io non ho affatto parlato di usura della frizione in sesta in autostrada (infinitesimale), bensì di stress nel momento in cui cambi in pista senza frizione, con due variazioni della sollecitazione (meno infinitesimale). Anche qui cambi le carte in tavola.
E comunque, anche in sesta a velocità costante (ma tieni conto delle resistenze aerodinamiche, di rotolamento ed interne), la tua frizione, progettata per durare xmila km, dopo y moltiplicato xmila km sarà usurata e non più in grado di trasmettere il moto. La tua idea che una frizione innestata non si usuri è semplicente idiota.
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Aprile 06, 2019, 11:46:55 am |
Utente standard, V12, 46879 posts |
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Bene, vedo che si è oltrepassato il limite e si è sconfinato nel ridicolo (nonchè nell'offensivo, ma questo mi tange poco), per cui, dal momento che le risposte tecniche di buon senso non sono servite, come neppure gli inviti a sottoporre identiche questioni a meccanici e tecnici vari del settore, passo al cabaret, che mi diverte di piu' . Niente canzoni, però (per adesso...). Ecco a voi il sommario della nuova rivista tecnica di motori che Velosna si accinge a pubblicare: Test:
- quanto può resistere una frizione rilasciata ? Siamo andati da Milano ad Alpha Centauri con una Volvo 240 percorrendo la nuova autostrada interstellare sempre in quinta marcia.
Inchieste:
- Perché in retromarcia si consuma di piu’ ? Il contributo dell’espulsione dei gas di scarico nella spinta dell'autoveicolo per il principio di azione-reazione.
Forze nascoste:
- Rollio provocato dalla coppia di rovesciamento dei tergicristalli.
- Conservazione del momento angolare dell'elettroventola e suo impatto nel comportamento stradale del veicolo.
- Analisi dello spostamento del liquido refrigerante all'interno della vaschetta durante la marcia e conseguenze sul baricentro del veicolo e nel suo comportamento dinamico.
Per chi va in moto:
- L'importanza di una rasatura perfetta per l'aerodinamica del motociclista senza casco
Misurazioni interessanti:
- Aumento di temperatura degli ammortizzatori dopo una sequenza di 7 buche profonde 3 cm
- Calcolo dell’usura delle guide dei sedili in caso di frenata o accelerata brusca
- Prematuro degrado dell'olio motore a causa di uno starnuto accidentale sull'astina durante il controllo
- Influenza sul debimetro delle onde di pressione generate dal suono dell'autoradio ad alto voume.
I Trucchi dell’esperto:
- coprire l'auto in parcheggio per evitare l'erosione del vento sul battistrada degli pneumatici.
- Aiutare il raffreddamento di un v8 in ebollizione con un ventaglio.
- Feltrini sui paraurti per salvaguardare i pedoni in caso di incidente.
L’angolo dello smanettone:
- Elaboriamo il tubo Tucker
- Turbo ? Basta una ventola da PC nell’aspirazione
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Aprile 06, 2019, 13:04:08 pm |
Utente standard, V12, 46879 posts |
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E sfido chiunque a dire che sono cose senza fondamento scientifico (a parte il capitolo sugli smanettoni ). « Ultima modifica: Aprile 06, 2019, 13:08:08 pm da mauring »
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Aprile 06, 2019, 13:30:09 pm |
Staff, V12, 28709 posts |
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Ma non ci sta un cantiere vicino a voi da andare a ispezionare?
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Aprile 06, 2019, 18:46:22 pm |
Utente standard, V12, 46879 posts |
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Non ho fatto difficoltà: era già una farsa.
Ho solo cercato che non diventasse tragedia.
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