11 giorni fa mando per email una richieste di preventivo alla mia assicurazione, allegando i documenti della auto che voglio aggiungere alla mia polizza d'epoca.
Mi rispondono telefonicamente, costo 19€

Ieri compro l'auto e invio loro il certificato di proprietà per attivare la polizza, stamani trovo questa email:
Questa autovettura non si può aggiungere alla polizza perchè di cilindrata inferiore a 1.000 a meno che non sia iscritta all'ASI.

Apparte desiderare la loro morte, che posso fare?
Dovrò rivolgermi ad altri ma mi costerà molto di più

Non hai interesse a iscriverla ASI?
L'altra polizza è "d'epoca" anche se la macchina non è iscritta ASI?

Non è che sei stato "fregato dall'assicurazione", è semplicemente che non hai letto le condizioni di polizza... 

Le risposte telefoniche lasciano il tempo che trovano, purtroppo.

Moltissime compagnie non assicurano come storiche auto sotto i 1000cc, perché temono vengano usate tutti i giorni come auto normali (e hanno ragione).

un 1100 invece è inutilizzabile

IMHO è più probabile che venga usata tutti i giorni una 1200 - 1500, che una macchina sotto a 1000 (che ormai, per il traffico odierno, sarebbe veramente una scatoletta).

Invece no.

Specie al centro-sud ci sono miriadi di vecchie 500, 126, uno 45, a112, 127, ecc. ecc. che vengono utilizzate come auto normali ma assicurate come storiche.

Sono auto affidabili dalla manutenzione facile e poco costosa e consumano poco, al contrario di cilindrate superiori.

Infatti, non mi meraviglierei se in futuro alzassero il tetto.

Io faccio parte di un club di auto storiche (VW aircooled) e le richieste di gente che chiede se un Maggiolino (ma anche un furgone) si possono usare tutti i giorni sono all'ordine del giorno.
Indagando salta fuori che non sono appassionati del modello ma persone che cercano una vettura storica da uso quotidiano per poter risparmiare sull'assicurazione.
E a volte per uso quotidiano si intende uso di lavoro, tipo furgone per fare consegne...

Io resto sempre dell'idea che se uno tiene l'auto d'epoca come cristo comanda, non c'è niente di male ad usarla tutti i giorni, anzi.
Certo, è giusto che la polizza assicurativa ne debba tenere conto, perché le probabilità di incidente sono molto maggiori.

Basta vedere il mauring. 

Dal prossimo anno le mie macchine sarebbero iscrivibili ASI:

Mondeo : 1997
Jeep : 1998

E sono le uniche che ho, usate tutti i giorni.

Infatti, sempre a livello di club, in passato avevamo delle convenzioni con alcune assicurazioni, che ce le hanno disdette proprio perchè il numero di incidenti che gestivano ogni anno sulle vetture convenzionate con il club era in linea con la media del loro parco circolante assicurato, mentre per un utilizzo da veicolo storico, dovrebbe essere inferiore.

Ok, che siano iscrivibili ASI lo trovo giusto, ma (dal punto di vista dell'assicurazione) ha senso che la polizza abbia un costo proporzionale ai km.
Anche per le non storiche ovviamente.

A me le assicurazioni dovrebbero fare un monumento.

Nessun incidente con colpa dal 1981, anno in cui ho conseguito la patente, con nessuno dei mezzi guidati, macchine, moto, camper.
Anche mia moglie è in classe sottozero da non so quanti anni.
Incidenti per colpa altrui evitati grazie a perizia nella guida: tantissimi. 

Finora ho pagato montagne di premi senza mai usufruire di niente.

Diciamo che è il mio modo per guadagnarmi lo stipendio. 

Ho da poco avuto a che fare con le assicurazioni in germania e una cosa che ho notato e' che l'anzianita' di una vettura determina un maggiore premio assicurativo: in italia mi pare non sia cosi', o sbaglio?

No, in Italia si paga uguale.

E mi pare anche giusto, perché se è vero che una macchina piu' recente puo' essere teoricamente piu' sicura, è anche vero che in genere ha piu' fonti di distrazione al suo interno, e inoltre una macchina vecchia difficilmente viene usata per far molti km all'anno.

Forse lì lo fanno per incentivare l'acquisto di auto nuove piu' che per calcoli statistici sulla probabilità di incidente.

Per non parlare dell'inquinamento in molti casi. Io dal prossimo anno forse con euro 3 diesel con dpf non potrò entrare in città. Una uno 1.3 diesel anni 80 ASI si. Certe leggi son paradossali. Io capisco l'importanza di aiutare la conservazione dei mezzi "di reale" interesse storico, così come capisco che chi non ha soldi per un'auto nuova,non può pagare l'assicuraziome più del valore del veicolo, ma i furbetti crrano disagio alla categoria. Forse il monitoraggio con transponder delle auto storiche sarebbe l'unico modo per limitare il fenomeno.