idem...per altro replica biaggi,ma non dirlo a nessuno.

Secondo me non erano né un vantaggio né un handicap, alla fine fra 6 o 7 non è che cambiasse molto IMHO...
Però se ne parlò molto, all'epoca della Freccia C12, era visto come un notevole "plus" dai ragazzini.

una volta messa giù sp praticamente perdi le prime 2 marce e ne usi 5,esattamente come l'aprilia che perde solo la prima.
da stradali è solo una cambiata in più,6 marce per fare i 170 bastano e avanzano.erano solo ingombri e attriti in più da portarsi dietro.
nell'ultima serie era praticamente una marcia da riposo,poteva avere la sua utilità nei consumi ad aver fantasia.

chiaramente era una scelta di marketing,azzeccata per altro,visto l'interesse dei ragazzini.

Infatti ricordo un mio compagno di classe che diceva che il C12 faceva i 180 con lo stesso motore del C10, perché aveva una marcia in più

 

Idem!
Io avevo il my 95, con la sella doppia e le tabelle portanumero gialle, a cui avevo aggiunto un tamarrissimo spoiler (sotto i fari anteriori) giallo della ufo!
Anche madbob ce l'ha così tutt'ora, ma senza spoiler!
Quell'aggeggio costava 4 milioni e 250 mila lire nel 1995

io avevo il my96, era + bello con la scritta SR + ordinata e le tabelle verdi

E il carterino della trasmissione con la forma a psuedo-banana!!

la 7a della mito era li per bellezza, la potevi mettere fuori città oltre i 120 per andare a velocità costante, tanto si sedeva e non riprendeva neanche a pagarla... cmq quoto, la Mito deve il suo successo alla linea stupenda, alle prestazioni paragonabili a quelle della RS (che nella versione Extrema era un po' più veloce e scattante ma più scomoda e "difficile") e alle dimensioni da "grande" (come abitabilità per chi era oversize era l'unica)... tra l'altro aveva la comodità del vano sotto la sella del passeggero che permetteva di portarsi in giro la catena lunga o altri aggeggini (attrezzi, etc)... la mia Eddie Lawson per me rimane insuperabile come linea, la EV poi l'avevano rimpicciolita troppo (io non ci stavo più)

Concordo, per me rimane la serie più bella.

si molto bella con le tabelle porta numero gialle.a me piaceva molto la denim anche,ma era veramente rara,ne avrò viste 2.

Ma solo la prima serie aveva le tabelle gialle! La seconda serie aveva i numeri bianchi su fondo rosso mi pare..

la mia aveva il numero bianco e colorazione rosso più scuro, come la Cagiva 500 del motomondiale...aveva poi il contorno dei fari anteriori e posteriori, il parafango anteriore e il forcellone rivestiti con una pellicola con la trama del carbonio, la forcella a steli rovesciati e la strumentazione modificata rispetto alla prima serie... oltre a tutti gli adesivi replica della versione da corsa



questa non è proprio originale, mancan gli adesivi laterali sulle carene...
L'anno dopo fecero anche la versione Mito 3, replica Kocinsky, ma ne ho viste solo 2 (comprate da 2 fratelli gemelli uguali identiche, eran dei vicini di mio cugino...targate in serie...)

qui a Trieste c'era una Mito Denim, mi piaceva tantissimo.
è stata per mesi invenduta in un concessionario, assieme ad altre moto più o meno gradevoli come la Mito nuda, la Laverda Navarro (penso la più brutta 125 race replica italiana....), poi è sparita.
peccato.

bella la seconda serie,guadagnava parecchio in estetica e guida anche solo con le forcelle usd.non so cosa avrei dato a 16 anni per un 125,3 miei amici l'avevano e io sbavavo come un matto.

avevano una mito carenata prima serie tutta rossa(che adesso è finita in mano un altro amico che la usa in pista,opportunamente modificata),una mito ev(la prima versione depotenziata ma subito rimessa a piena potenza)e una tzr125....quando riuscivo a guidarle quasi mi commuovevo. io avevo il fifty che si impennava il triplo ma hai voglia a farlo curvare.