Ti dirò. Adesso mi è relativamente facile ragionare e fare certe scelte, anche quando sono "controtendenza".
Ma a 14 anni quella che senti addosso è la pressione del gruppo dei tuoi amici e in quella fase di ribellione e distacco dai genitori che è l'adolescenza, è più facile dar retta al gruppo che non ai consigli (per quanto validi) dei genitori.

Sul discorso inflazione, sono in gran parte d'accordo con Claudio. Io ho notato una serie di fenomeni e vorrei fare un distinguo.
Secondo me ci sono beni e servizi che sono aumentati molto più dell'inflalzione negli ultimi anni, vuoi perchè chi li offre è in regime di monopolio o di cartello (reale o di fatto), vuoi perchè ha saputo approfittare del passaggio all'Euro. Sto parlando (tanto per fare un esempio) della classica pizza con birra, o del tagliando di manutenzione ordinaria, che ormai viaggia sui 200 Euro per quasi tutte le case.
Poi ci sono tutta una serie di beni il cui prezzo è diminuito. La causa è nella maggiore concorrenza e nell'effetto della grande distribuione e della delocalizzazione delle produzioni in Cina. Qui ci metto tutta l'elettronica di consumo, ma anche molto abbigliamento non griffato e tantissimi piccoli oggetti di uso quotidiano dal contenuto tecnologico trascurabile. Anche le automobili secondo me sono calate di prezzo in termini reali, nel senso che l'incremento delle dotazioni è stato superiore a quello dei prezzi. Ci sono vetture che oggi costano (street price) meno di quanto costavano tre anni fa o che costano poco di più ma sono più accessoriate.
Nel mezzo ci sono gli alimentari, alcuni beni di largo consumo e altre cose che invece sono aumentate più o meno come l'inflazione. Con l'eccezione della frutta e della verdura, dove si sfrutta abilmente il cattivo andamento stagionale (piove troppo, piove troppo poco, fa troppo caldo, fa troppo freddo) per giustificare le carenze della filiera produttiva, che permette di pagarla al contadino sempre di meno e farla pagare al consumatore finale sempre di più.

Poi il discorso è sempre quello: da una parte c'è l'inflazione reale e dall'altra quella percepita. Di solito si notano più gli aumenti che le diminuzioni di prezzo. I miei hanno appena cambiato il televisore della cucina. Un televisore CRT da 21 pollici era costato 600 Euro nel 1984, più altri 150 per la scheda televideo. Il mese scorso con 150 Euro ne hanno comprato uno analogo della stessa marca in un grande magazzino.

Trovi qualcosa quì: 

http://www.unraeservizi.com:5090/dati/bk_o/file_pdf_unrae/NoteEconomiche0206.pdf

qualcuno traduce?

l'esempio del televisore è calzante, il problema però è che si dovrebbe fare una specie di "media ponderata", perchè appunto tu mi parli di un televisore comprato nel 2006 che ne ha sostituito uno acquistato el 1984. Anche tenendo conto del fatto che nel 1984 750 euro, cioè 1.5 milioni...erano molti di più di adesso...ipotizziamo fossero il doppio cioè 1500 euro, il bene è stato tenuto 22 anni...se assumiamo che i tuoi abbiano risparmiato 1500-150 = 1350 euro, divisi per 22 anni, sono 62 euro all'anno...quanto spendono "in più" in un anno i tuoi genitori (o qualunque altra famiglia) in frutta, verdura, pizza etc? cioè in tutti quei generi "di piccolo consumo" che consumiamo tutti abitualmente?
No so se ho reso l'idea, ma alla fine , è verissimo quella che diceva anche Losna: siamo senz'altro "viziati " dal superfluo, ma mentre posso vivere senza Ipod, cellulare blu tut et similia, vivere senza frutta, verdura , pizza etc..è molto più difficle.

Ma lasciala fare all'Istat la media ponderata, è il loro lavoro 

quoto in pieno e continuo a sostenere una mia tesi....negli anni trovo che moltissimi settori siano decaduti,uno solo è cresciuto esponenzialmente facendo fortuna,il marketing...vendere il superfluo è diventato sport nazionale....allego una barzelletta che più vera non si può:







"Un giovanotto si trasferisce in città e va a cercare lavoro in un grande magazzino. Il responsabile: "hai gia qualche esperienza come venditore?" Il giovane: "ma certo; nella città da cui vengo facevo il venditore!. Il responsabile trova che il giovane sia simpatico e lo assume. Il primo giorno di lavoro é davvero duro, ma il giovane riesce ad arrivare alla fine. Dopo la chiusura del negozio, il responsabile va dal giovane: Quante vendite hai realizzato oggi? Una! Solo una? I nostri venditori in un giorno realizzano dalle venti alle trenta vendite! Per quanti soldi hai realizzato la vendita? 101.237 dollari e 64 cents! 101.237 dollari e 64 cents??!! Ma cosa hai venduto!!?? "Beh, é entrato un cliente e gli ho venduto un piccolo amo da pesca, quindi gli ho venduto quello medio, poi sono riuscito a vendergli quello grande, e quello gigante. Alla fine gli ho venduto anche una canna da pesca. Poi gli ho chiesto dove sarebbe andato a pescare e lui mi ha detto di voler andare sulla costa sud. Allora gli ho detto che avrebbe avuto bisogno di una barca. Cosi siamo scesi al piano imbarcazioni e gli ho fatto comprare un Chris Craft cabinato da otto metri con due motori da 1000 cv. A quel punto ha cominciato a pensare che forse la sua Fiat Punto non ce l'avrebbe fatta a trainare quella barca, quindi siamo andati dal nostro concessionario e gli ho venduto un Pajero 4X4 iniezione." Il responsabile: vorresti dirmi,che un cliente é entrato per comperare un amo da pesca e tu gli hai venduto anche una barca a motore e un fuoristrada?? Oh, no,no,no,! Lui era venuto qui per comperare una scatola di assorbenti per sua moglie. Allora gli ho detto: " Beh, visto che questo fine settimana non si scopa,perché non va a pescare ??."

Vecchia ma sempre buona.
Del resto questa è l'anima della società dei consumi. Farti capire che hai "bisogno" di un prodotto o di un servizio, anche se in realtà potresti farne benissimo senza.