Premetto che ciò che vado a scrivere è frutto della mia esperienza personale e dei miei gusti e quindi può non essere condiviso da tutti. 

Esternamente la Lacetti è la macchina più grande della sua categoria ma nonostante ciò non risulta sgraziata nella linea che grazie al tocco di Giugiaro è abbastanza elegante e allo stesso tempo sportiva grazie allo spoiler, ai cerchi in lega (di serie) e al colore nero metallizzato. Il posteriore ricorda vagamente la vecchia Lanos e comunque rimane questo l'unico tocco paragonabile alla Lanos. La Lacetti è davvero su un altro pianeta.

Aprendo la portiera e salendo a bordo si hanno due impressioni contrastanti, la prima è quella che riguarda la plancia...veramente ben fatta in termini di qualità delle plastiche (dopo vedremo su strada gli assemblaggi per eventuali scricchiolii) anche se denota come tutte le case una certa caduta di stile nella parte inferiore mentre la seconda impressione è quella riguardante i sedili...carrozzeria con stile italiano ma disegno dei tessuti che ricorda il pigiama che usa la nonna per andare a letto. Per fortuna che ci si siede sopra e si viene accolti dalla comodità dei sedili profilati (ma senza esagerare). Seduti si trova subito (ma neanche tanto) la regolazione preferita grazie ai 3 livelli di regolazione del sedile (schienale, lombare e altezza) e ai 2 livelli di regolazione del volante (in verticale e in profondità).

La plancia è all'insegna della razionalità con due bocchettoni circolari (rifiniti in alluminio), poco sotto in posizione centrale il tasto dell'hazard, poi l'autoradio con il caRIcatore frontale di 5cd (anche questo di serie) e lo schermo del climatizzatore automatico (questo a pagamaento) e le monopole relative al suo utilizzo.
Al centro della plancia e quindi ben visibile da tutti gli occupanti spicca una piccola palpebra con il display dell'orario.

La strumentazione è composta da3 elementi circolari contornati da una cornice in alluminio. Le scritte (stampate con un carattere veramente bello) sono bianche e con le luci accese una piacevole luce verde rende maggiormente visibili di notte le indicazioni. Nell'elemento circolare centrale è incastonato anche il piccolo display del computer di bordo anche esso con illuminazione dello sfondo verde.

Le levette sulla scatola dello sterzo a dire il vero sono un poì incasinate da usare ma però almeno danno impressione di robustezza. La levette del tergicristallo è regolabile in 4 posizioni (off, sensore pioggia + rotella per sensibilita, velocita 1 e vel 2).
Alla sinistra dello sterzo ci sono 2 rotelline, una per regolare la luminosita del quadro strumenti e l'altra per regolare l'assetto dei fari.

Una volta seduti vieni automatico appoggiare il gomito sul bracciolo centrale rivestito in pelle, è posizionato in maniera corretta e permette di manovrare il cambio senza problemi. Al suo interno si trova spazio per il portafoglio, chiavi di casa e qualche altra cosa.
Tra il cambio è il bracciolo trovano spazio due comodi portalattine che assicurano anche in viaggio il confinamento nel loro contenitore delle bevande Poi ricordo il comodo  spazio per appoggiare i cd sotto la plancia vicino al cambio che ospita anche le 2 prese elettriche da 12v. (una occupata perennemente per i neon  e l'altra col caricabatterie di mio padre che devo perennemente staccare e mettere nel bracciolo.

Il rivestimento in pelle del volante, cambio e freno a mano e piacevole al tatto e assicura una buona presa anche in manovre piu complicate. (Speriamo che duri).

Ora accendiamo il motore.

Accendendo il motore si è sorpresi dall'iniziale silenziosità del motore (assicurata dai rivestimenti in materiale fonossorbente) all'interno dell'abitacolo. Partendo però almeno inizialmente il motore è rumoroso (senza esagerare naturalmente) ma comunque non tanto  da non infastidire i passeggeri. Accendiamo la radio. Le 6 casse si sentono ma non si vedono i bassi sono resi in maniera perfetta e il suono è pulito e chiaro e poi a favore della Daewoo va il fatto da rendere di serie un optional che ormai optional non è (autoradio è caricatore frontale 5cd) e che altre case fanno pagare come minimo 500? anche sui modelli di punta. L'origine del sistema audio è Blaupunkt, e si sente.

Tornando al discorso motore...la spinta è regolare anche se non da calcio nella schiena (nonostante i 110cv e i "soli" 1200kg di peso) e si riesce a spingere bene e con vigore dai 3000 gira dove poco a poco vengono fuori i 150nm di coppia massima...sorpassare è un gioco da ragazzi. Ai medi regimi il motore non è troppo rumoroso mentre in autostrada, arrivando ai limiti imposti dal codice il motore si fa sentire...per fortuna che c'è il buon impianto audio e i comodi comandi audio al volante....Se non fosse per il cambio lento, ma comunque preciso negli innesti) il motore permetterebbe anche di togliersi qualche soddisfazione nella guida sportiva...peccato. Nonostante ciò, per chi vuole divertirsi la macchina è fornita con 4 freni a dischi (anteriori autoventilanti) che assicurano una pronta frenata grazie anche all'ABS con EBD in caso di necessità. In accelerazione il 1.6 riesce a fare la sua discreta figura anche paragonato ad auto più rinomate quali a3, 147, stilo ... con i suoi 10.7 secondi per raggiungere i 100km/h. Il TCS è entrato in funzione solo nel parcheggio dell' SLUNGA anche a causa del fondo in linoleum 
I consumi...argh...la macchina consuma...soprattutto nella guida al limite...sempre comnque rimanendo sopra i 10 km/l e in extraurbana a 90 all'ora i consumi si attestano su un modesto 14 km/l.

In conclusione

Sono realmente soddisfatto...prima di acquistarla (in realtà paga papà) ero un po indeciso con la Megane anche per le solite dicerie sulle coreane ma che alla visita del concessionario e alla prova della macchina sono state prontamente smentite...sono contento per i miei primi 6000km. Paragonandola ad altre macchine che ho avuto la possibilità di guidare (la precedente alla lacetti, la brava, poi la Leon, la Classe A e la 147) la trovo una macchina che fa la sua discreta figura (anche se esteticamente la 147è piu bella anche come plancia e strumentazione) offrendo molto e potendosi tranquillamente paragonare ad auto di costo superiore.

DImenticavo, in moto non si sente nessuno scricchiolio, quindi ottimi assemblaggi. Per fortuna.

Ecco qualche foto. Un po delle mia e un po prese da internet.

Per curiosità quanto ti è costata alla fine? Che sconto ti han fatto?

La mia com'è...


Le altre come sono...

(col clima manuale)

Allora, al prezzo base della 1.6  che è di 14.900? (neanche tanto poco) ho aggiunto i 900? del clima e i 300? della vernice metallizzata arrivando a 16.100? (quanto una normale auto dello stesso segmento).

Poi mi ha supervalutato la Brava del 99 a 4000euro e mi ha tolto ancora qualcosina.

Alla fine ho pagato 11.800?

un buon prezzo

Un buon prezzo?E te credo, a momenti l'hai pagata come una panda accessorriata....

macchina sicuramente molto interessante per l'elevato rapporto qualità-prezzo: al prezzo finale di un'utilitaria ci si porta via un'onesta berlina dotata di tutto-tutto.

complimenti per il saggio acquisto!

alla fine il rapporto qualità/prezzo è decisamente favorevole, certo non ha il blasone dell'alfa o della golf....ma se funziona bene chissenefotte!

La Lacetti è la prima auto coreana che si è allineata come design e parzialmente nelle finiture alla produzione jap ed europea, come prima il Sorento nei SUV. Se continuano così, saranno dolori per l'industria europea e giapponese.
Comunque ub buon acquisto.

PS A me le coreane sono proibite da mia sorella  , i coreani mangiano i cani e quindi niet 

tra un po' arriva pure la kia in questo segmento... al salone di parigi ha già presentato la versione pompata turbo benza da 200cv (che non e' per niente brutta)

se fanno la versione pompata vedrai che ne vendono....

Bella, almeno si direbbe dalle foto. I grossi progressi dei coreani (anche nel mio settore, la metrologia) mi fanno pensare che chi aprla di rilancio della ricerca come soluzione dei problemi o è un demagogo, o non si rende conto che ormai il trasferimento di conoscenze e tecnologie esistenti e lo sviluppo di nuove nei paesi emergenti vanifica del tutto questo approccio. Più difficile traferire il gusto, il design, ma lì basta dare un incarico a Giugiaro & C 
Saranno tempi duri per noi, mi sa che ha ragione Hans Muller.

e allora non dovresti nemmeno acquistare auto italiane, visto che in italia si mangiano ancora i gatti, meno che qualche anno fa ma si mangiano ancora

meno? sicuro?