
(ANSA) - ROMA - L'Anas punta sul progetto Infonebbia per aiutare gli automobilisti in difficolta' in caso di scarsa visibilita' sulle autostrade. Lo scorso 23 febbraio e', infatti, partita la prima fase della sperimentazione attraverso l'entrata in funzione di due Safety Car, collegate con la centrale operativa su una tratta dell'autostrada A4 Brescia Padova (Brescia centro-Brescia Est).
I costi, dal momento che si tratta di un progetto sperimentale, non sono ancora esattamente quantificabili in quanto riferiti a prototipi. In termini di investimento, comunque, il progetto ha usufruito di un finanziamento dal bilancio dell'Anas di 5 milioni di euro. Il nuovo servizio di sicurezza ha come obiettivo quello di fronteggiare il pericolo di incidenti in condizioni di scarsa visibilita' dotando le infrastrutture di sistemi di sicurezza in grado di interagire con i veicoli che le percorrono e di segnalare le situazioni di rischio imminente.
Il progetto e' stato sviluppato in seguito all'analisi e valutazione di alcuni fattori strutturali di carattere nazionale. In particolare si e' tenuto conto del fatto che tra gli anni '50 e '90 la mobilita' complessiva in Italia e' aumentata del 600% per quanto riguarda le persone e del 340% per le merci inoltre la dotazione infrastrutturale non ha avuto un evoluzione comparabile, al punto che la densita' dei veicoli per chilometro di strada e' passata dagli 8 del 1950 ai 126 del 1995. Altri fattori hanno evidenziato che si e' modificata la concezione della strada da parte degli utenti, infatti la possibilita' di spostarsi in modo rapido e sicuro e' diventata una necessita' fondamentale della societa' in quanto la sicurezza stradale e' un problema di fondamentale rilevanza nell'agenda delle priorita' sociali, sia per gli impatti che ha sul singolo, sia per i risvolti sull'intera comunita'. Hanno pesato in modo determinante anche dati empirici quali: l'incidenza del fattore nebbia o delle condizioni meteorologiche sugli incidenti; l'enormita' dei costi umani ed economici causati dagli incidenti stradali nonche' i dati Istat 2002 sulla nebbia killer: 2.683 incidenti per nebbia, 48 morti, 4.098 feriti. Oltre ai fattori interni forte influenza ha esercitato la posizione dell'Ue che, tra i propri obiettivi principali, ha dato la massima priorita' all'impegno coordinato tra Amministrazioni Pubbliche, costruttori di veicoli, Enti di normazione per la sicurezza stradale per ridurre del 50% il numero di morti sulle strade entro il 2010.
Lo sforzo che vedra' impegnata l'Europa nei prossimi anni e', dunque, quello di promuovere una sicurezza integrata che comprenda: la prevenzione degli incidenti mediante la gestione dinamica delle informazioni sul traffico e sull'ambiente; l'introduzione di nuovi sistemi di sicurezza preventiva per l'ausilio alla guida; la sicurezza passiva; la gestione delle emergenze; l equipaggiamento delle infrastrutture stradali con sistemi innovativi di comunicazione con il veicolo e con i centri di servizi.
Nell'ottica di promuovere un concreto approccio verso la sicurezza integrata, l'impegno del progetto Infonebbia e' quello di incoraggiare concretamente la collaborazione tra i produttori di veicoli e chi progetta, sviluppa e gestisce l'infrastruttura. Cio' comportera', pertanto, una duplice linea di azione duplice: dal punto di vista del Costruttore Automobilistico, lo sforzo sara orientato allo sviluppo di veicoli sempre più 'intelligenti'. Mentre da parte del Costruttore-Gestore delle Infrastrutture l'impegno si concentrera' nella realizzazione ed installazione di sistemi innovativi di prevenzione.(ANSA).