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Io credo che l'allenamento aiuti moltissimo, ma fino a un certo punto, per andare "oltre" occorre avere il dono di natura.

Genio e sregolatezza del mondo dei motori, un pilota di F1 ed uno di moto classe 500 cc:

Gilles Villeneuve: “A parità di macchina, se voglio che uno mi stia dietro, state tranquilli che ci resta.”

Kevin Schwantz: "aspetto che il panico cresca,quando la paura si trasforma in visioni celestiali,allora inizio a staccare"

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Ecco che ne ho trovata un'altra:

Patrick Tambay: "Penso spesso alla morte, sperando che lei non pensi a me."

figa ce n'è di gente incendiata 

c'è chi proprio è negato per la guida per questioni psico motorie,troppe cose da fare in sincronia,in tempi troppo brevi...c'è chi è timoroso e non ama rischiare...

c'è chi è normo dotato e con allenamento,giusti insegnamenti e intelligenza può arrivare a risultati di ottimo livello...

c'è chi è molto lesto ad apprendere,e in giovane età con la giusta dose di pazzia e fortuna,può diventar campione ed esser scambiato per talento...salvo poi diventar un fiasco crescendo..

e poi ci sono i talentuosi,quelli ai quali tutto vien naturale,che hanno un senso del limite e della velocità che non si può insegnare...questi talentuosi sono pochissimi e sono stati pochissimi nella storia,delle auto specialmente...in ambito moto,il cerchio si allarga perchè è stato uno sport in grado di coinvolgere molte più persone per meriti,più che per valigia.

Ecco che ne ho travata un'altra:

John Wyer (pilota ed progettista di auto da corsa legato principalmente alla Porsche):
“In gara non voglio avere segnali. Vado più veloce che posso, così se mi dicessi di accelerare non ci riuscirei e se mi consigliassi di andar più piano non ti darei ascolto.”

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