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Le grandinate devastanti succedevano anche una volta, ma erano eventi rari, che finivano sulle pagine dei giornali e si ricordavano per anni, a volte decenni. Un conto è un evento del genere ogni 20 o 30 anni, un altro è ogni anno e in alcuni casi più volte l'anno. Ma anche la grandine "normale", chicchi piccoli che non fanno grossi danni, una volta capitava 1-2 volte l'anno, qui ormai ogni temporale da aprile a novembre rischia di portarsi dietro una grandinata. Se prima speravi che non grandinasse, adesso lo dai per scontato e speri che non faccia danni.
Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
Però, perché si parla sempre delle cose che cambiano in peggio ?
Ad esempio un'altra cosa che è cambiata è la nebbia, che non c'è più da decenni così fitta come succedeva 40-50 anni fa. E questo è un bene, perché si evitano incidenti a raffica.
La nebbia dei giorni nostri è ridicola a confronto dei nebbioni paurosi anni '70 e '80.
Si, la nebbia molto meno presente rispetto al passato. Oltre al fatto che gli inverni sono meno freddi, si sono ridotti alcuni inquinanti che ne favorivano la formazione. Inoltre, nella pianura Padana nevica molto meno e se va avanti di questo passo sarà impossibile sciare sotto una certa quota. La frutta e la verdura maturano più in fretta (grandine permettendo), in Italia siamo riusciti a coltivare le banane e nel Nord Europa sta aumentando la produzione di vino. Alcune aree del sud Italia sono a rischio desertificazione e questo potrà far piacere ai leghisti della prima ora (a me no). Abbiamo anche il piacere di avere malattie tropicali un tempo riservate all'Africa e gli inverni meno freddi uccidono meno insetti, che si fanno trovare pronti a primavera.
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