Il tema degli incentivi alla mobilità elettrica è ormai sempre più caldo e il governo, tramite alcuni suoi esponenti, sta fornendo rassicurazioni. Tuttavia, stando alle ultime dichiarazioni, l'esecutivo sembra intenzionato a privilegiare un approccio molto cauto nei confronti degli appelli lanciati dal settore. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha ribadito come “il tema sia all’attenzione” del governo, ma ha sottolineato anche come sia necessario prendere in considerazione altri fattori, tra cui la consistenza della rete di ricarica. Secondo Giovannini, infatti, gli incentivi non hanno senso senza un’adeguata presenza di punti di ricarica.

Le misure del Pnrr. Per il ministro, dunque, da una parte bisogna tener conto del fatto che "già oggi il costo di gestione dell'auto elettrica è inferiore a quello dell'auto classica: il prezzo d'acquisto è più alto ma poi ci sono costi più bassi di gestione”; dall’altra, però, "non ha molto senso incentivare le auto elettriche in mancanza di colonnine”. A tal fine il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede "un fortissimo investimento proprio sulle infrastrutture di ricarica, in particolare nelle città”. Gli effetti di queste misure potrebbero emergere "già da quest’anno”, ha aggiunto Giovannini, parlando anche di uno dei grandi problemi che riguardano la rete di ricarica per la mobilità elettrica: l’assenza di punti di rifornimento lungo le arterie autostradali. Un tema di cui il ministro ha discusso in un recente incontro con l’associazione dei gestori, l’Aiscat; dal vertice è emerso come i concessionari stiano “immaginando, in modo autonomo e con loro fondi, un forte potenziamento della disponibilità di colonnine sulle autostrade”. A ogni modo, riguardo agli spostamenti, per Giovannini, "c'è anche bisogno di un cambiamento di mentalità e molti si stanno domandando se non sia più utile avere nuovi approcci, dallo sharing ai nuovi mezzi di micro-mobilità".

Fonte: https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2022/01/20/auto_elettriche_giovannini_gli_incentivi_non_hanno_senso_senza_colonnine_.html

Secondo me dovrebbero legare la vendita di auto elettriche all'installazione di colonnine.  Vendi in Italia 10mila elettriche nel 2022? bene, installi (magari attraverso una joint venture con Enel o altri, visto che l'interesse all'aumento del numero di auto elettriche vale sia per chi le produce, sia per chi le ricarica) 100 o 1000 colonnine...

il problema è anche il tipo di colonnine che si montano.

monti 10000 18kW servono a niente, monto 10000 150kW DC ecco che inziano ad avere unsenso.