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   Re:2003 chi produce e dove: delocalizzazione   Vai Giù Vai Su Le News Indice del forum
lothar
Agosto 24, 2004, 18:42:45 pm
Visitatore, , posts
Credo che la Vauxhall sia esistita fino al giorno in cui i suoi modelli erano totalmente indipendenti da quelli della Opel. Poi, credo negli anni '70, sono diventate cloni delle tedesche. Comunque, a mio modesto parere, tra una Golf, una Leon, una Octavia e una A3, le differenze sono minime. Da una prova comparativa fatta da 4R qualche anno fa, le differenze sostanziali erano pochissime, ricordo in particolare la differenza della finitura della plancia: Seat leggermente inferiore, VW e Skoda equivalenti, Audi leggermente superiore. Attenzione, si parla di finitura superficiale, non di qualità della plancia stessa. In sintesi, le differenze erano proprio poche, che non giustificavano il divario di prezzo tra la Leon e la A3. O meglio, la grande differenza è la presenza dei 4 anelli o della S sulla mascherina.
Questo per dire che ormai il luogo di produzione conta molto poco, semmai sono i processi di produzione che contano, ma molto di più conta il marchio, indipendentemente da tutto il resto.
Le Alfa a Milano, le Fiat a Torino, la Lamborghini in Germania... conta ancora qualcosa? Semmai conta in quale nazione finiscono i profitti, quale nazione ha le fabbriche per far lavorare le persone, conta chi ha i soldi per comprare... ripeto, forse sono pessimista, ma credo che l'Italia sia svantaggiata in tutti i casi. Chissà perchè mi viene in mente un filmato dove si vedevano delle persone (africani o asiatici, forse indiani), con l'orologio d'oro al polso e le orbite di fuori per la fame.
Email  Loggato 
   Re:2003 chi produce e dove: delocalizzazione   Vai Giù Vai Su Le News Indice del forum
MB MB CL500 sport driver
Agosto 25, 2004, 01:47:59 am
Utente standard, V12, 5368 posts
Credo che la Vauxhall sia esistita fino al giorno in cui i suoi modelli erano totalmente indipendenti da quelli della Opel. Poi, credo negli anni '70, sono diventate cloni delle tedesche. Comunque, a mio modesto parere, tra una Golf, una Leon, una Octavia e una A3, le differenze sono minime. Da una prova comparativa fatta da 4R qualche anno fa, le differenze sostanziali erano pochissime, ricordo in particolare la differenza della finitura della plancia: Seat leggermente inferiore, VW e Skoda equivalenti, Audi leggermente superiore. Attenzione, si parla di finitura superficiale, non di qualità della plancia stessa. In sintesi, le differenze erano proprio poche, che non giustificavano il divario di prezzo tra la Leon e la A3. O meglio, la grande differenza è la presenza dei 4 anelli o della S sulla mascherina.
Questo per dire che ormai il luogo di produzione conta molto poco, semmai sono i processi di produzione che contano, ma molto di più conta il marchio, indipendentemente da tutto il resto.
Le Alfa a Milano, le Fiat a Torino, la Lamborghini in Germania... conta ancora qualcosa? Semmai conta in quale nazione finiscono i profitti, quale nazione ha le fabbriche per far lavorare le persone, conta chi ha i soldi per comprare... ripeto, forse sono pessimista, ma credo che l'Italia sia svantaggiata in tutti i casi. Chissà perchè mi viene in mente un filmato dove si vedevano delle persone (africani o asiatici, forse indiani), con l'orologio d'oro al polso e le orbite di fuori per la fame.

Intervengo solo sul "pessimismo", prendendo spunto da questo post: io non sono nè pessimista, nè ottimista sull'Europa, constato solo che sta correndo rischi molto seri di una progressiva perdita di peso in termini complessivi. Sulle cause, esse non sono in via prioritaria economiche, ma sono economiche in quanto dipendenti da errori politici, da incapacità di riforma e lentezza ad adeguarsi ai tempi, difetti che sono propri non di tutti i paesi europei, ma di alcuni (ahimè la stragrande maggioranza) anzichè di altri, e a mio avviso a causa di caratteri prevalentemente strutturali. Quanto all'Europa, come identità politica non esiste, nel modo più assoluto, esiste solo una burocrazia sostanzialmente irrepsonsabile che però - e questo è grave - ha assunto una delle funzioni politiche principali di una nazione, e cioè il controllo della moneta, cioè di gran parte della politica economica.
Intendiamoci: non sono un sostenitore del nazionalismo, superato definitivamente, tanto più che è evidente il rischio di continuare a mantenere una sovranità a livello nazionale politicamente responsabile verso i cittadini mentre i centri decisionali sulla vita delle persone tendono ad essere localizzati fuori dai confini nazionali. Stiamo assitendo ormai da decenni ad una pericolosa separazione fra responsabilità politica, ed effettivo potere. Anche perchè i centri di potere sono oltre che fuori i confini nazionali ormai anche frammentati.
Non serve - a mio avviso - meno Europa, ma una Europa effettiva, politica, responsabile verso i cittadini. Tutto questo ora non c'è, e per me non ci sarà nemmeno se sarà approvata la Costituzione europea.

Quanto alla nazionalità dei marchi, forse si potrebbe considerare anche la sede di elaborazione del design, stante il carattere prevalente ormai nella personalità della vettura dei tratti estetici, data la inarrestabile tendenza alla standardizzazione tecnica.
Ma lo ripeto: meglio sempre più evitare di attribuire nazionalità alle vetture, oppure meglio farlo sapendo però che sono attribuzioni che hanno sempre meno pretese di oggettività.

La civetta ( cioè il cr....) cantò tre volte e il Bar chiuse definitivamente le porte...UTENTE BANNATO
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   Re:2003 chi produce e dove: delocalizzazione   Vai Giù Vai Su Le News Indice del forum
mariner Chi ha toccato il freno a mano?
Agosto 26, 2004, 17:29:10 pm
Staff, V12, 23869 posts
Intervengo solo sul "pessimismo", prendendo spunto da questo post: io non sono nè pessimista, nè ottimista sull'Europa, constato solo che sta correndo rischi molto seri di una progressiva perdita di peso in termini complessivi. Sulle cause, esse non sono in via prioritaria economiche, ma sono economiche in quanto dipendenti da errori politici, da incapacità di riforma e lentezza ad adeguarsi ai tempi, difetti che sono propri non di tutti i paesi europei, ma di alcuni (ahimè la stragrande maggioranza) anzichè di altri, e a mio avviso a causa di caratteri prevalentemente strutturali. Quanto all'Europa, come identità politica non esiste, nel modo più assoluto, esiste solo una burocrazia sostanzialmente irrepsonsabile che però - e questo è grave - ha assunto una delle funzioni politiche principali di una nazione, e cioè il controllo della moneta, cioè di gran parte della politica economica.
Intendiamoci: non sono un sostenitore del nazionalismo, superato definitivamente, tanto più che è evidente il rischio di continuare a mantenere una sovranità a livello nazionale politicamente responsabile verso i cittadini mentre i centri decisionali sulla vita delle persone tendono ad essere localizzati fuori dai confini nazionali. Stiamo assitendo ormai da decenni ad una pericolosa separazione fra responsabilità politica, ed effettivo potere. Anche perchè i centri di potere sono oltre che fuori i confini nazionali ormai anche frammentati.
Non serve - a mio avviso - meno Europa, ma una Europa effettiva, politica, responsabile verso i cittadini. Tutto questo ora non c'è, e per me non ci sarà nemmeno se sarà approvata la Costituzione europea.

Quanto alla nazionalità dei marchi, forse si potrebbe considerare anche la sede di elaborazione del design, stante il carattere prevalente ormai nella personalità della vettura dei tratti estetici, data la inarrestabile tendenza alla standardizzazione tecnica.
Ma lo ripeto: meglio sempre più evitare di attribuire nazionalità alle vetture, oppure meglio farlo sapendo però che sono attribuzioni che hanno sempre meno pretese di oggettività.
concordo..anche con Baranzo..il discutere su "dove sta chi decide" mi pare onestamente ridicolo....non parliamo della "premiata ditta Ciccio Pasticcio e C." con stabilimento a Fancavolo di Sotto, e villetta del cumenda accanto allo stabilimento....parliamo di multinazionali...se non ricordo male i Jap hanno 3 centri di design: USA, Europa e Giappone, ed i turni lavorativi di 8 ore coprono tutto l'arco della giornata...chi ha deciso cosa e dove?...

L'ortografia della lingua italiana è freeware, ciò significa che è possibile usarla gratuitamente. Tuttavia non è Opensource, quindi non è possibile modificarla o pubblicarne forme modficate.
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   Re:2003 chi produce e dove: delocalizzazione   Vai Giù Vai Su Le News Indice del forum
HansMuller
Settembre 06, 2004, 23:13:56 pm
Visitatore, , posts
Mi sono dovuto assentare 2 settimane e non ho potuto rispondere.
Vorrei solo concludere questa discussione riportando il trafiletto di 4R sulla GM Europa ovvero il "padron dalle belle braghe bianche".
P.S. ah già dimenticavo che per molti di voi la Saab è svedese come la opel è tedesca Grin Grin Grin Grin

GM Europa - SFIDA GERMANIA-SVEZIA  (03/09/2004)  

La divisione europea di General Motors non è soddisfatta (per usare un eufemismo) dell'andamento delle controllate Opel e Saab e lancia una vera e propria competizione tra gli impianti dei due marchi per l'assemblaggio delle future generazioni di "Vectra" e "9-3".

Una sfida dalla quale uscirà vincitrice una sola fra le fabbriche sotto osservazione: quella tedesca di Rüsselsheim e quella scandinava di Trollhättan. I due modelli, infatti, saranno costruiti in un unico impianto e la decisione definitiva è attesa entro il primo semestre del 2005.

La notizia ha ovviamente suscitato forti preoccupazioni sia Germania sia, soprattutto, in Svezia, visto che a essere più a rischio sembrerebbe lo stabilimento di Trollhättan (6000 dipendenti), dove i ritmi lavorativi sono già al di sotto della capacità effettiva e due terzi della produzione sono rappresentati, appunto, dalla "9-3".
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