cose già accennate, ma chiarisco:

1) Ferrari non ha venduto un cazzo agli arabi.  Aveva venduto a Mediobanca, in vista di una futura quotazione in Borsa.  Oggi Mediobanca ha venduto agli arabi.

2) Mediobanca ha agito nel suo diritto, esattamente come qualsiasi altro azionista.

3) Quando Ferrari si quoterà in borsa (come tantissime altre case automobilistiche), CHIUNQUE potrà comprare le sue azioni, e chi le comprerà le potrà vendere. Quindi chiunque di noi potrà essere azionista Ferrari.  La cosa simpatica è che se un'azionista Ferrari, anche un piccolissimo azionista che ne detenga azioni per 100 (Cento) Euro, se deciderà di venderle in Borsa, NON SAPRA' chi compra: potrà essere un piccolissimo azionista come lui oppure uno scalatore di aziende, oppure un già grosso azionista (il quale dovrà, a determinate condizioni, comunicare che operazioni ha fatto alla Consob, ma ciò non toglie che CHI VENDE non saprà A CHI vende....)

Tanto fumo, tante parole, tante cassate per nulla...

Secondose tanto i da tanto si disse all'epoca che fiat avesse una clausola per ricomprasi le azioni... perchè non le ha riscattate per cederle lei?

Sono d'accordo con i tanti che sonon intervenuti a sostenere che non c'è nulla nè di scandaloso e strano in  questo passaggio azionario che, tra l'altro, non ha visto come attore la Ferrari.

Voglio poi ricordare che se Fiat come gruppo (compreso Ferrari, quindi) è ancora in mani italiane (cosa che per me non è necessariamente un bene, anzi...) lo dobbiamo agli arabi, anzi alla Libia del Gheddafi che negli anni ottanta ebbe a lungo mi pare il 15% del capitale del gruppo. E in quegli anni Gheddafi non era amico nè dell'Italia, nè tantomeno degli USA (e credo che non lo sia nemmeno oggi, anche se finge il contrario).