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alura |
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Giugno 03, 2003, 18:11:57 pm |
webmaster, V12, 50854 posts |
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Ieri ho visto il film "L'erba proibita", interessante analisi di tutto cio' che ruota (ruotava...) intorno alla Canapa (il film lo consiglio, e' molto istruttivo). Tra gli interventi, anche Dario Fo, che mi ha incuriosito dichiarando che negli anni 40 (potrei sbagliare le date) il governo americano aveva intenzione di coltivare proprio la canapa in larghissima scala per estrarne l'olio combustibile, pare molto efficiente. A quel punto i petrolieri decisero di dimezzare il prezzo del petrolio e le piantagioni (o i piani) andarono in...... fumo.
LA CANAPA COME COMBUSTIBILE
estratti da "Energy Farming in America" di Lynn Osburn
La conversione da biomassa a combustibile é risultata economicamente conveniente, sia dagli esami di laboratorio che dai risultati di operazioni continuative, in impianti pilota sin dal 1973.
La "pianta d'energia", quando cresce, assorbe il CO2 dall'aria e, nel momento in cui viene bruciata, il CO2 si libera creando un sistema bilanciato.
Biomassa é il termine usato per descrivere tutti i materiali di origine biologica. La produzione mondiale di biomassa é stimata in 146 miliardi di tonnellate metriche all'anno, principalmente costituite da vegetazione selvatica. Alcune coltivazioni ed alcuni alberi possono produrre fino a venti tonnellate metriche di biomassa per acro all'anno; certi tipi di alghe ed erbe ne possono produrre anche cinquanta all'anno. Essa possiede una capacità di riscaldamento di 5000-8000BTU (unità energetica inglese equivalente a 225 calorie) ogni 500 grammi, praticamente senza emettere , durante la combustione, cenere o solfuro. Circa il 6% di terreni contigui negli Stati Uniti, coltivati per produrre biomasse, potrebbero supplire all'attuale domanda di petrolio e gas.
La base sulla quale si può ottenere tutto questo, é il concetto emergente di "coltivazione d'energia", in cui gli agricoltori coltivano piantagioni per convertire la biomassa in combustibile.
La pirolisi é una tecnica che consiste nell'applicare un forte calore alla materia organica (materiale ligno-cellulosico), in totale assenza o in parziale presenza d'aria. Attraverso questo procedimento si producono carbonella, liquidi organici condensabili (combustibile pirolitico), gas non condensabili, acido acetico, acetone e metanolo. Il procedimento può essere adattato per favorire la produzione di carbonella, di olio pirolitico, di gas o di metanolo, con il 95% di resa in rapporto al consumo.
La pirolisi é stata adottata fin dagli albori della civiltà. Gli antichi Egizi praticavano la distillazione del legno da cui ricavavano catrami e acido piroligneo impiegati per imbalsamare.
Automobili che vanno a metanolo e la riduzione di emissioni degli impianti alimentati a carbonella, si possono realizzare grazie alla conversione da biomassa a carburante utilizzando la tecnica della pirolisi, preservando allo stesso tempo la famiglia di agricoltori durante il cambiamento in una prospera risorsa di energia pulita.
La pirolisi ha il vantaggio di usare la stessa tecnologia attualmente adottata per processare combustibili fossili grezzi e carbone. Da una parte la conversione di carbone e combustibili é più efficente in termini di rapporto tra resa e quantità di materia impiegata; dall'altra la conversione della biomassa attraverso la pirolisi ha molti vantaggi economici ed ambientali.
Strutture predisposte per la pirolisi potrebbero effettuare tre turni al giorno. Qualcosa come il 68% dell'energia della biomassa grezza sarà contenuta nella carbonella e nei combustibili prodotti in tali strutture; questo tipo di carbonella possiede circa la stessa valenza calorica in BTU quanto quella del carbone, senza emanazione di solfuro.
La carbonella potrebbe essere trasportata utilizzando la ferrovia, in tutti gli impianti generatori di energia della zona urbana. I combustibili potrebbero invece essere trasportati su strada, creando così più posti di lavoro agli americani. Quando gli impianti useranno carbonella invece che carbone, il problema delle pioggie acide inizierà a scomparire.
Una volta che questo sistema d'energia si sia consolidato nel produrre un rifornimento regolare di combustibile per gli impianti di energia elettrica, diventerà più praticabile la costruzione di complessi sistemi di gassificazione per produrre metanolo dai "cubi" di biomassa, oppure la creazione di benzina sintetica dal metanolo attraverso l'aggiunta al gassificatore dell'apparecchiatura per il procedimento Mobil Co.
Agli agricoltori deve essere permesso di coltivare "piante d'energia" capaci di produrre 10 tonnellate per acro in 90-120 giorni.Il raccolto deve essere di natura legnosa e ad alto contenuto di ligno-cellulosa. Deve inoltre poter crescere in qualsiasi zona climatica degli Stati Uniti, senza entrare in competizione con la produzione di derrate alimentari per l'utilizzo dei terreni più fertili, ma essere quindi alternato a rotazione ad altri raccolti oppure coltivato in aree marginali non proficue per i prodotti alimentari.
Quando gli agricoltori potranno trarre profitto dal coltivare energia, non ci vorrà molto per raggiungere un 6% di terreni continentali americani convertiti in coltivazioni di bio-combustibile, percentuale che sarebbe sufficiente a rimpiazzare la dipendenza della nostra economia dai combustibili fossili.
Non aumenteremo il livello di CO2 nell'atmosfera e, diminuiranno i cambiamenti climatici avversi e la minaccia del riscaldamento globale dovuto all'effetto serra.
Per mantenere bassi i costi, i reattori della pirolisi devono essere collocati entro un raggio di 75km. circa dalle coltivazioni. Tale necessità riporterebbe la vita nelle piccole città in seguito alla creazione di posti di lavoro nella zona.
La canapa é il produttore numero uno di biomassa sulla terra: 10 tonnellate per acro in circa 4 mesi. E' una pianta legnosa che contiene il 77% di cellulosa. Il legno produce invece un 60% di cellulosa. Questa pianta d'energia può essere raccolta con attrezzature già disponibili. Se ne possono fare dei cubi modificando le macchine per la "cubatura" del fieno. Tale metodo comprime il volume, così da ridurre i costi di trasporto dal campo all'impianto di pirolisi; inoltre i cubi di biomassa sarebbero pronti per la conversione senza ulteriori trattamenti.
La resistenza alla siccità fa della della canapa la pianta ideale per le secche zone occidentali del paese. Essa é l'unica risorsa di biomassa in grado di rendere l'America indipendente dal punto di vista energetico ed il nostro governo nel 1938 l'ha resa illegale.
Ricordate che in dieci anni, entro il 2000, l'America avrà esaurito l'80% delle sue riserve di petrolio.
Faremo guerra agli arabi per mantenere il privilegio di guidare le nostre auto? Smantelleremo le nostre terre per cercare carbone ed avvelenare la nostra aria al fine di utilizzare le nostre auto per altri 100 anni? Raderemo al suolo le nostre foreste per il nostro fabbisogno di energia? Durante la Seconda Guerra Mondiale i Giapponesi ci bloccarono gli approvvigionamenti di canapa ; il governo federale rispose allora all'emergenza sospendendo la proibizione della marijuana. Gli agricoltori americani patrioti furono incoraggiati a richiedere una licenza per coltivare la canapa ed essi reagirono entusiasticamente, centinaia di migliaia di acri vennero coltivati a canapa.
La questione contro la produzione di canapa non è sostenuta da investigazioni minuziose, il tipo coltivato per creare biomassa produce marijuana di qualità molto scarsa. I 20-40 milioni di americani che fumano marijuana sarebbero molto riluttanti a fumare canapa per biomassa che, come marijuana, non ha evidentemente nessun valore.
E' ora che il governo risponda nuovamente alla nostra emergenza economica, come fece nella Seconda Guerra Mondiale, per permettere agli agricoltori di coltivare canapa americana, così che questo vigoroso paese possa divenire ancora indipendente dal punto di vista energetico e libero dallo smog.
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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DoppiaEmme |
reality sucks... films are cool!!! |
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Giugno 03, 2003, 21:47:28 pm |
Utente standard, V12, 1032 posts |
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- come conbustibile - come alternativa alla plastica attuale - per fare fronte alle future crisi di petrolio, ecc. ecc.... inutile, finchè al governo ci saranno solo persone ottuse e stupidamente benpensanti non arriveremo a nulla... e pensare che ogni giorno vengono commessi migliaia di crimini che potrebbero essere evitati con un minimo di prevenzione, invece i carramba dove sono? a mangiarsi la brioche davanti ai licei insieme ai loro cucciolini di pastore tettescho addestrati con varie torture.... mi spiace ma non riesco a capire.....
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Dimenticati tutti gli scioperi di colpo: le urla di morte, le barricate, le comuni, le minacce di impiccagione ai lampioni, la porpora al Père Lachaise, e il caglio nero e aggrumato sul goyesco abbandono dei distesi, dei rifiniti...
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Giugno 03, 2003, 22:41:12 pm |
Global Moderator, V12, 27253 posts |
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Un po' troppo semplicistico, inoltre si basa su presupposti errati, tipo che entro il 2000 l'80% delle riserve di petrolio degli USA si sarebbero esaurite. Inoltre il 6% del territorio degli USA equivale a circa 1 volta e mezza l'Italia (come superficie), e richiederebbe investimenti strutturali e radicali trasformazioni del territorio che richiederebbero decenni.
Comunque in prospettiva può essere un aiuto alla risoluzione dei problemi energetici.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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alura |
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Giugno 04, 2003, 09:35:27 am |
webmaster, V12, 50854 posts |
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Lungi da me sostenere che l'auto a spinelli avrebbe risolto definitivamente i problemi del nostro mondo. Era giusto per evidenziare che le strade possibili sono molte, tra cui questa (immagino che grazie alle biotecnologie ed alla genetica [oibo', finche serve per far andare una macchina non ho niente in contrario] odierne si possano variare i rapporti tra superficie coltivata e raccolto). Il fatto e' che finche' c'e' il petrolio e gli interesse che vi ruotano intorno......
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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DoppiaEmme |
reality sucks... films are cool!!! |
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Giugno 04, 2003, 19:09:55 pm |
Utente standard, V12, 1032 posts |
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Dimenticati tutti gli scioperi di colpo: le urla di morte, le barricate, le comuni, le minacce di impiccagione ai lampioni, la porpora al Père Lachaise, e il caglio nero e aggrumato sul goyesco abbandono dei distesi, dei rifiniti...
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alura |
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Giugno 05, 2003, 09:34:09 am |
webmaster, V12, 50854 posts |
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Beh, l'auto a spinelli sarebbe un successone in jamaica ...sarebbe un disastro invece... poi cosa fumano ? petrolio ? Tralasciando gli scherzi, si parla di una qualità di canapa ben diversa da quella da fumare. Anche quella per confezionare tessuti non e' da fumare. Per la cronaca in Italia sono vietate tutte le qualità. Tra i racconti del film c'e' anche quello di un campo sperimentale in Italia(autorizzato) che ha dovuto chiudere perche soggetto a continui furti di piante, che oltretutto manco erano buone
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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