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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Ottobre 29, 2004, 18:27:11 pm |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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Da quanto ne so io, ma ovviamente il tutto va preso con le pinze, esistono due tipi di accumulatori. In ogni caso entrambi contengono litio metallico, anche se in uno dei due tipi questo è intercalato in strati di grafite... Il litio metallico è pericoloso e sempre dalle mie scarse conoscenze la pericolosità di quest'ultimo ha limitato la diffusione di questo tipo di accumulatori all'ultima decade o forse poco più, seppur esistenti da lunghissimo tempo...
Ma dai Commisà, che tutte le batterie dei telefonini sono al litio .........
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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Loggato
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roberto.c |
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Ottobre 29, 2004, 20:46:10 pm |
Utente standard, V12, 539 posts |
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Il vero salto in avanti si è avuto con le batterie al Litio... Ma quelle hanno il piccolo difetto di tendere ad esplodere...
Nello spazio si stanno diffondendo al posti di quelle NiH 2, pensi sarebbe possibile se fosse come tu scrivi? Il problema non è nelle batterie, ma nelle tecnologie costruttive, non per nulla quelle (poche, ma facendo molto "rumore" cioé notizia) che sono esplose nei telefonini erano costruite da ditte "alternative". Anche quelle al piombo possono "esplodere" (durante la carica sviluppano H 2).
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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alberto |
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Ottobre 29, 2004, 21:18:19 pm |
Visitatore, , posts |
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Allora, aspettate un secondo, cacchiarola Io non ho detto che esplodono, vabbè... mi sono espresso male... ma dopo è abbastanza chiaro... Si parla di automotive il problema, IMHO, non è del tutto trascurabile... incidenti e robe varie non sono da dimenticare... se nella batteria di un cellu la quantità di litio è minima, immagino che in auto la cosa sia un po' diversa ed il litio metallico ha una reazione violenta con l'umidità dell'aria... Per quanto riguarda la tua affermazione relativamente alla produzione di H2 è inesatta. Allora, effettivamente, il potenziale applicato all'anodo sarebbe tale da produrre H2, ma la sua sovratensione all'elettrodo (è una sua caratteristica) previene la produzione di idrogeno, che ANZI deve essere asolutamente evitata, pena la disgregazione dell'elettrodo stesso (che è una polvere di PbSO4 mista ad H2SO4)... fra le altre cose, le batterie oggi come oggi hanno dei sistemi che quel poco di idrogeno che può formarsi agli elettrodi viene automaticamente "inviato" verso l'elettrodo opposto in modo da ri-scaricarsi...
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Loggato
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roberto.c |
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Ottobre 29, 2004, 22:15:53 pm |
Utente standard, V12, 539 posts |
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Poi, perdonami, ma non ho capito cosa c'entri la batteria ad idruro di nichel con quella al litio...
Ti volevo parlare solo dell'esperienza spaziale. La tecnologia più affidabile ed accreditata nel progetto spaziale (satelliti & c. di lunga vita: dai 10 anni in su; oggi lo standard per quelli commerciali è di 15 anni) prevede un progetto elettrico basato su batterie di accumulatori NiH 2. Negli ultimi anni l'attenzione è rivolta a quelle Li-ion che hanno raggiunto un livello di affidabilità pari o superiore a quelle sinora adottate, con considerevoli risparmi in peso, dimensioni e costi nonostante il difetto, rispetto alle NiH 2, del decadimento della capacità nel tempo (loss factor). Concludendo: ritengo che la tecnologia spaziale sia un po' più avanzata rispetto a quella automobilistica, se non altro perché ha problemi di costi molto inferiori e problemi di affidabilità molto superiori, quindi se questa tecnologia sta accettando gli accumulatori al Litio preferendoli ad altre tecnologie, vuol dire che, forse, hanno degli effettivi vantaggi. Costi a parte, perché non dovrebbero essere il futuro dell' ausilio all'autotrazione?
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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ciccio |
chettelodicoafare |
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Ottobre 29, 2004, 22:53:22 pm |
Utente standard, V12, 2470 posts |
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Concludendo: ritengo che la tecnologia spaziale sia un po' più avanzata rispetto a quella automobilistica, se non altro perché ha problemi di costi molto inferiori e problemi di affidabilità molto superiori, quindi se questa tecnologia sta accettando gli accumulatori al Litio preferendoli ad altre tecnologie, vuol dire che, forse, hanno degli effettivi vantaggi.
Costi a parte, perché non dovrebbero essere il futuro dell'ausilio all'autotrazione?
E' quello che si cerca di far capire da un po'. L'ibrido è un modo per aiutare i motori endotermici a funzionare solo nei limiti in cui servono. In città potrebbe fornire un notevole aiuto.
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"...when other people's expectations become barriers, the best thing to do is to surmount them." Erik Weihenmayer
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Ottobre 30, 2004, 14:55:21 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Forse non è chiaro il discorso, eppure mi pare che in entrambi i thread sull'argomento sia molto chiaro...
Il discorso è che OGGI, ma anche 20 anni fa c'erano modi più rapidi ed a portata di mano per raggiungere comunque OTTIMI risultati e nessuno ha fatto niente... OGGI si fanno proclami trionfalistici relativamente a queste "nuove teconologie" riempendo la testa della gente di "cagate" e senza sviscerare il problema per gli interessi di qualcuno... un po' come con il nucleare... Io vorrei sapere in quanti sanno che con il referendum CONTRO il nucleare s'è votata, sostanzialmente, una sospensione del programma e non un "divieto" al nucleare... e a quanti fu spiegato che a pochi metri dal confine di centrali ne abbiam parecchie... come quella "ad est" che per altro è a coefficiente positivo (vale a dire che è come quella di Chernobyl)...
Io ho avuto la fortuna di visitare una centrale nucleare (tra la'ltro progettata negli anni sessanta) ... e mi chiedo ancora perchè non si possa produrre energia col nucleare ... si è inculcato nella testa della gente che nucleare=catastrofe ... mi piacerebbe che qualche studioso faccia un'indagine e ci dita se negli ultimi 30 anni hannop fatto + danni gli incindeti di centrali nucleari o le centrali a combustione ...
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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roberto.c |
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Ottobre 30, 2004, 18:50:03 pm |
Utente standard, V12, 539 posts |
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un po' come con il nucleare... Io vorrei sapere in quanti sanno che con il referendum CONTRO il nucleare s'è votata, sostanzialmente, una sospensione del programma e non un "divieto" al nucleare... e a quanti fu spiegato che a pochi metri dal confine di centrali ne abbiam parecchie... come quella "ad est" che per altro è a coefficiente positivo (vale a dire che è come quella di Chernobyl)...
Sai, io sono abbastanza "vecchietto" per ricordarmi bene quella campagna referendaria: puzzava di petrolio e d'interessi stranieri da far venire il voltastomaco. E continueremo a pagare per chissà quanto ancora per questa manovra! P.S.: per la cronaca, nello stesso periodo si erano definite le caratteristiche finali del SuperPhoenix francese.
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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alberto |
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Ottobre 30, 2004, 18:54:10 pm |
Visitatore, , posts |
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Sai, io sono abbastanza "vecchietto" per ricordarmi bene quella campagna referendaria: puzzava di petrolio e d'interessi stranieri da far venire il voltastomaco. E continueremo a pagare per chissà quanto ancora per questa manovra! P.S.: per la cronaca, nello stesso periodo si erano definite le caratteristiche finali del SuperPhoenix francese. Ecco.... dunque, non vedo perchè in questa occasione non debba ripetersi la stessa solfa...
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Loggato
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ciccio |
chettelodicoafare |
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Novembre 01, 2004, 21:51:07 pm |
Utente standard, V12, 2470 posts |
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Ecco.... dunque, non vedo perchè in questa occasione non debba ripetersi la stessa solfa...
Piuttosto non capisco perchè si pongano problemi all'utilizzo dell'ibrido, se invece ad esempio si vede il nucleare come una manna celestiale, come se i residui di processo e quella pur scarsa (ma quanto poi? vedi Giappone...) probabilità di incidenti non vadano tenuti in considerazione... se proprio c'entrano i petrolieri con il mancato utilizzo del nucleare (ma mi pare fantasioso, agiscono in Italia e non all'estero?) sono loro molto grato. E il fatto che sul confine francese si abbiano delle centrali, non depone a favore della costruzione di altre centrali nel nostro territorio... poi lo sappiamo che l'energia comprata fuori rischia spesso di costare meno di quella prodotta in Italia. Forse però stiamo andando fuori tema...
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"...when other people's expectations become barriers, the best thing to do is to surmount them." Erik Weihenmayer
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roberto.c |
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Novembre 01, 2004, 22:18:50 pm |
Utente standard, V12, 539 posts |
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Piuttosto non capisco perchè si pongano problemi all'utilizzo dell'ibrido, se invece ad esempio si vede il nucleare come una manna celestiale, come se i residui di processo e quella pur scarsa (ma quanto poi? vedi Giappone...) probabilità di incidenti non vadano tenuti in considerazione... se proprio c'entrano i petrolieri con il mancato utilizzo del nucleare (ma mi pare fantasioso, agiscono in Italia e non all'estero?) sono loro molto grato. E il fatto che sul confine francese si abbiano delle centrali, non depone a favore della costruzione di altre centrali nel nostro territorio... poi lo sappiamo che l'energia comprata fuori rischia spesso di costare meno di quella prodotta in Italia.
Forse però stiamo andando fuori tema...
Sì, forse, ma vorrei aggiungere un ultimo pensiero. Ma siete tutti così sicuri che non vi siano incidenti nelle centrali termoelettriche? O che invece non vengano volutamemte taciuti (come quelli occorsi alle centrali nucleari USA, F, D, GB, ecc.) per motivi politico-economici? Scusate, ma l'età e l'esperienza mi porta ad essere molto scettico e diffiidente. Benvenuto chi mi possa smentire!
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"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I)
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 01, 2004, 22:56:11 pm |
Global Moderator, V12, 27287 posts |
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Sì, forse, ma vorrei aggiungere un ultimo pensiero. Ma siete tutti così sicuri che non vi siano incidenti nelle centrali termoelettriche? O che invece non vengano volutamemte taciuti (come quelli occorsi alle centrali nucleari USA, F, D, GB, ecc.) per motivi politico-economici? Scusate, ma l'età e l'esperienza mi porta ad essere molto scettico e diffiidente. Benvenuto chi mi possa smentire! questo è un discorso volutamente provocatorio, ma sospendere la costruzione delle centrali nucleari dopo chernobil è un po' come se dopo la sciagura del vajont non si fossero più costruite dighe.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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ciccio |
chettelodicoafare |
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Novembre 02, 2004, 01:20:39 am |
Utente standard, V12, 2470 posts |
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Mi fate esasperare! ovvio che gli incidenti possono succedere ovunque! MA... un incidente dovuto a una termoelettrica non porta conseguenze minimamente paragonabili a quelle che un homer simpson potrebbe causare malgestendo un impianto nucleare. Se poi la possibilità di incidente grave in un impianto nucleare è di 1/100.000, beh è comunque troppo, la nostra nazione è troppo piccola e bella per immaginarsela anche solo lontanamente minacciata dall'interno. RI-MA... tirare fuori il Vajont come problematica relativa all'energia mi pare quasi offensivo per le vittime. Un incidente come quello non è qualcosa che si "doveva tenere in conto" in nome del progresso o simili, come la tua provocazione sembra suggerire (i motivi per cui è ragionevole continuare a costruire dighe poco hanno a che fare con quel disastro). Ciò che è successo lì è stato completamente dovuto all'inettitudine, all'avidità e all'incuria di un manipolo di imbecilli, il tutto condito con uno stile molto italiano di gestione del potere. Certo che se costruisci una diga in un bacino geologicamente inadatto, se non ti curi delle "piccole avvisaglie" che il terreno stesso ti dà in fase di collaudo, se non avvisi la popolazione del pericolo perchè se no si scopre la cazzata che stai combinando, ecc. ecc. allora tutto può essere pericoloso. L'acqua non è pericolosa a priori, un idrocarburo (che sia benzina o idrogeno) già lo è - in misura contenuta -, il materiale radioattivo E' altamente pericoloso a priori. La questione sta tutta qui.
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"...when other people's expectations become barriers, the best thing to do is to surmount them." Erik Weihenmayer
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