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Motori / Mondo Auto / Re: Una Stèscion per il mauring
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il: Giugno 16, 2025, 13:23:06 pm
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Honda HRV...
A benzina, cambio manuale, sotto i 15.000 euro, dal 2015 in poi...
a parte il fatto che mi dice il mio amico che vive a Stoccarda, e che ne ha una, che ogni volta che va in officina deve vendersi un rene  |
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Passion / Ambiente / Re: Cambiamenti climatici
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il: Giugno 16, 2025, 13:21:40 pm
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lo riporto anche qui 
https://www.liberoquotidiano.it/news/europa/42610090/ursula-von-der-leyen-jet-privato-fare-187-chilometri/
Senza stare a scomodare il sordiano Marchese del Grillo «io sono io...», eccetera - l’episodio che vede protagonista la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen risulta piuttosto istruttivo. La presidente per andare da Bruxelles a Lussemburgo, totale 187 chilometri, ha affittato un jet privato molto ma molto inquinante, alla faccia dei cittadini europei che ogni giorni si trovano a fare i conti con norme “green” sempre più complicate e costose. Pizzicata, Ursula ha fatto spiegare alla sua portavoce, Paula Pinho, che con lei c’erano anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. E che la scelta del jet è stata fatta a causa della fitta agenda.
Del resto i tre venerdì scorso dovevano incontrare a Bruxelles il neo presidente tedesco Merz e l’ultimo appuntamento era alle 12.30, ma alle 14 toccava essere a Lussemburgo per l’evento dedicato al 75mo anniversario della dichiarazione di Robert Schuman. E si sa, 187 chilometri in auto in un’oretta scarsa non li fai nemmeno se metti al volante Lewis Hamilton. Del treno non se ne parla nemmeno, per quella tratta ci vogliono oltre 4 ore. Insomma che altro poteva fare la poveretta? Chi scrive deve confessare che a un certo punto ci aveva pure creduto.
Peccato che quello di Ursula per i jet privati sia un vero e proprio “vizietto”. Solo nel 2024 ne ha presi 23, pari all’80% del totale di voli privati prenotati dall’intera Commissione europea. A fare “tana” alla von der Leyen già un anno fa, era stato il settimanale tedesco Der Spiegel. Anche in quell’occasione un altro portavoce della Commissione, Eric Mamer, si giustificò con questioni di tempo e di agenda. Ma non è finita qui.
Nel 2021 la stessa vicenda era stata raccontata dal britannico Telegraph, che aveva svelato di come Ursula, dall’inizio del suo incarico nel 2019, avesse preso degli “air taxi” per 18 dei suoi 34 viaggi ufficiali. Tra questi spicca quello per percorrere appena 50 chilometri tra Vienna e Bratislava. Ora, l’ultimo episodio risalente a pochi giorni fa sta a testimoniare che quello che viene descritto come un «uso eccezionale», dovuto «all’agenda», in realtà sia un’abitudine piuttosto consolidata. Per la cronaca un volo privato di quel tipo emette due tonnellate di emissioni di carbonio, ovvero un quarto di quello prodotto da un europeo medio in un anno intero. Capite che c’è di che rabbuiarsi. Anche perché pure noi comuni mortali abbiamo i nostri bei problemi di agenda, che ci piacerebbe risolvere senza dover per forza cambiare l’auto o sottostare alle eurofollie che ci vengono imposte dal Green Deal voluto proprio da Ursula.
Per questo la leghista Susanna Ceccardi presenterà oggi stesso un’interrogazione a risposta scritta alla Commissione per sapere, si legge nel testo che abbiamo visionato in anteprima, «quanti voli privati ha effettuato la presidente dal 2019 a oggi; quali criteri ambientali e finanziari regolano l’uso di questi voli; se la Commissione ritenga che tale prassi comprometta la credibilità dell’azione climatica dell’Ue agli occhi dei cittadini». Fin qui l’interpellanza. Ceccardi però va oltre: «Mentre Bruxelles impone enormi sacrifici ai cittadini e alle imprese europee in nome del Green Deal, la presidente della Commissione noleggia un jet privato per coprire appena 187 chilometri, un viaggio che si potrebbe fare anche con un’auto elettrica! Altro che svolta ecologica: siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di una élite scollegata dalla realtà, che impone limiti ai motori termici e tasse ambientali, ma non rinuncia ai propri privilegi». E ancora: «Questo è il fallimento della politica europea degli investimenti: soldi sprecati in ideologia e burocrazia, zero risultati per i cittadini e le imprese!». |
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Passion / Ambiente / Re: Riflessioni sull'auto elettrica
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il: Giugno 16, 2025, 13:20:01 pm
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e mentre noi stiamo qui a litigare su qualcosa che sicuramente ci verrà imposto, chi ce lo impone se ne frega del green deal 
https://www.liberoquotidiano.it/news/europa/42610090/ursula-von-der-leyen-jet-privato-fare-187-chilometri/
Senza stare a scomodare il sordiano Marchese del Grillo «io sono io...», eccetera - l’episodio che vede protagonista la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen risulta piuttosto istruttivo. La presidente per andare da Bruxelles a Lussemburgo, totale 187 chilometri, ha affittato un jet privato molto ma molto inquinante, alla faccia dei cittadini europei che ogni giorni si trovano a fare i conti con norme “green” sempre più complicate e costose. Pizzicata, Ursula ha fatto spiegare alla sua portavoce, Paula Pinho, che con lei c’erano anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. E che la scelta del jet è stata fatta a causa della fitta agenda.
Del resto i tre venerdì scorso dovevano incontrare a Bruxelles il neo presidente tedesco Merz e l’ultimo appuntamento era alle 12.30, ma alle 14 toccava essere a Lussemburgo per l’evento dedicato al 75mo anniversario della dichiarazione di Robert Schuman. E si sa, 187 chilometri in auto in un’oretta scarsa non li fai nemmeno se metti al volante Lewis Hamilton. Del treno non se ne parla nemmeno, per quella tratta ci vogliono oltre 4 ore. Insomma che altro poteva fare la poveretta? Chi scrive deve confessare che a un certo punto ci aveva pure creduto.
Peccato che quello di Ursula per i jet privati sia un vero e proprio “vizietto”. Solo nel 2024 ne ha presi 23, pari all’80% del totale di voli privati prenotati dall’intera Commissione europea. A fare “tana” alla von der Leyen già un anno fa, era stato il settimanale tedesco Der Spiegel. Anche in quell’occasione un altro portavoce della Commissione, Eric Mamer, si giustificò con questioni di tempo e di agenda. Ma non è finita qui.
Nel 2021 la stessa vicenda era stata raccontata dal britannico Telegraph, che aveva svelato di come Ursula, dall’inizio del suo incarico nel 2019, avesse preso degli “air taxi” per 18 dei suoi 34 viaggi ufficiali. Tra questi spicca quello per percorrere appena 50 chilometri tra Vienna e Bratislava. Ora, l’ultimo episodio risalente a pochi giorni fa sta a testimoniare che quello che viene descritto come un «uso eccezionale», dovuto «all’agenda», in realtà sia un’abitudine piuttosto consolidata. Per la cronaca un volo privato di quel tipo emette due tonnellate di emissioni di carbonio, ovvero un quarto di quello prodotto da un europeo medio in un anno intero. Capite che c’è di che rabbuiarsi. Anche perché pure noi comuni mortali abbiamo i nostri bei problemi di agenda, che ci piacerebbe risolvere senza dover per forza cambiare l’auto o sottostare alle eurofollie che ci vengono imposte dal Green Deal voluto proprio da Ursula.
Per questo la leghista Susanna Ceccardi presenterà oggi stesso un’interrogazione a risposta scritta alla Commissione per sapere, si legge nel testo che abbiamo visionato in anteprima, «quanti voli privati ha effettuato la presidente dal 2019 a oggi; quali criteri ambientali e finanziari regolano l’uso di questi voli; se la Commissione ritenga che tale prassi comprometta la credibilità dell’azione climatica dell’Ue agli occhi dei cittadini». Fin qui l’interpellanza. Ceccardi però va oltre: «Mentre Bruxelles impone enormi sacrifici ai cittadini e alle imprese europee in nome del Green Deal, la presidente della Commissione noleggia un jet privato per coprire appena 187 chilometri, un viaggio che si potrebbe fare anche con un’auto elettrica! Altro che svolta ecologica: siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di una élite scollegata dalla realtà, che impone limiti ai motori termici e tasse ambientali, ma non rinuncia ai propri privilegi». E ancora: «Questo è il fallimento della politica europea degli investimenti: soldi sprecati in ideologia e burocrazia, zero risultati per i cittadini e le imprese!». |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 14, 2025, 13:08:24 pm
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Non possono implementare una funzione simile a quella del parcheggio, che posizioni lei in automatico la macchina sulla colonnina ?
cioè? non ho capito  |
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Passion / Ambiente / Re: Cambiamenti climatici
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il: Giugno 14, 2025, 13:06:43 pm
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Si comincia a fare sul serio (superati i 34°C di temperatura massima già oggi, sulle zone interne della Romagna); ma il picco di questa infornata si avrà tra domani e domenica quando la temperatura media prevista tenderà ad allinearsi al valore massimo raggiunto, dal 1961, nei corrispondenti giorni del 2003. Poi dovremmo avere un temporaneo calo (inizio prossima settimana), ma debole, e con valori medi giornalieri ancora superiori, sebbene di poco, alla media climatologica del periodo (1991-2020). Successivamente, prevale un segnale su un nuovo aumento delle temperature, tuttavia non su valori estremi (si vedrà, siamo ancora molto lontani). Eloquenti anche le mappe di anomalia (ieri) e di climate shift index (oggi) sull’area mediterranea.
hai dimenticato la parte più importante (che in effetti quest'anno non ho sentito nemmeno in TV)
Per proteggere gli anziani dal caldo, è fondamentale adottare misure per mantenere il corpo fresco e idratato, evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde e creare un ambiente domestico confortevole. Ecco alcuni consigli specifici:
Ambiente domestico: Ventilazione: Assicurarsi che la casa sia ben ventilata, utilizzando ventilatori o aria condizionata se necessario. Evitare correnti d'aria dirette sugli anziani. Tende e oscuranti: Utilizzare tende o persiane per schermare il sole durante le ore più calde, mantenendo gli ambienti freschi. Aria fresca: Aprire le finestre la mattina presto, la sera tardi o durante la notte per far entrare aria fresca. Luoghi freschi: Individuare le stanze meno esposte al sole per far svolgere all'anziano le attività quotidiane. Idratazione e alimentazione: Acqua: Assicurare un'adeguata idratazione con almeno 2 litri di acqua al giorno, fresca o a temperatura ambiente. Alimenti: Preferire pasti leggeri e freschi, ricchi di frutta e verdura, che contengono liquidi, vitamine e sali minerali. Cibi leggeri: Evitare cibi pesanti, grassi e piccanti, e preferire pasti piccoli e frequenti. Bevande: Evitare bevande alcoliche, gassate e zuccherate, che possono disidratare. Cura personale: Docce e bagni: Fare docce o bagni tiepidi più volte al giorno per abbassare la temperatura corporea. Vestiti leggeri: Indossare abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, in tessuti naturali come cotone o lino, che favoriscono la traspirazione. Cappello e occhiali da sole: Quando si esce, indossare un cappello e occhiali da sole per proteggere dal sole. Attività all'aperto: Orari: Evitare le uscite durante le ore più calde, preferendo le prime ore del mattino o la sera. Passeggiate: Se si esce, fare passeggiate brevi e leggere, evitando attività faticose. Altri consigli: Integratori: In caso di stanchezza o spossatezza, consultare il medico per un eventuale integrazione di vitamine e sali minerali. Monitoraggio: Monitorare la pressione sanguigna e lo stato di idratazione dell'anziano, soprattutto se ha patologie preesistenti. Assistenza: Se necessario, richiedere l'assistenza di un professionista per garantire la cura e il benessere dell'anziano durante le ondate di calore. |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 13, 2025, 18:36:02 pm
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Ovviamente i cavi sono corti anche per risparmiare, visto che il rame costa parecchio.
Minchia, fanno proprio di tutto perché la gente non le compri queste auto elettriche.
e comunque gli articoli sono di 4 anni fa, ma non è cambiato niente.. continuo a vedere auto che devono entrare in retromarcia (specialmente Tesla), per poi uscire in controsenso  |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 13, 2025, 16:29:13 pm
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Io ho solo quella di bmw charging che fa da provider. Ecco la cosa che mi da noia e che ogni installazione delle colonnine e diversa una dall'altra e rispetto a fare benzina devi fare manovra ogni volta perdendo tempo
la cosa negativa di avere solo la scheda di BMW, è che devi pagare i prezzi imposti da lei.. con le varie app puoi scegliere il prezzo migliore (e avere fattura immediata)  |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 12, 2025, 19:01:45 pm
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Ecco, io questa cosa non la capisco.... le tessere sono comode, molto più comodo pagare la benzina avvicinando il bancomat al pos (fino a 50 euro non necessita digitare PIN) che prendere il cellulare, aprire una app, scannerizzare un QRcode o diosacosaltro.... quando vado al bar a prendere il caffè con i colleghi si fa prima quando pago io cash con le monete che ho sempre in tasca che quando pagano loro con satispay... e farei prima anche col bancomat. Ma usare telefono od orologio fa figo.
il problema è che sul telefono io, che ho una Plug In, ho 5 app per ricaricare, quindi dovrei avere altrettante tessere fisiche sicuramente chi ha una BEV ha molte più app  |
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Motori / Mondo Auto / Re: L'inizio di una nuova ERA
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il: Giugno 12, 2025, 18:44:09 pm
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mi ha dato fastidio perdere 4 minuti perchè l'app non si autenticava, con la carta fatto subito.
sì, anche secondo me è sempre meglio avere la tessera fisica... perchè alcune volte, da app, non si capisce quale è la colonnina da attivare (succede spesso che mentre sull'app c'è il codice della colonnina, sulla colonnina questo codice non c'è ), altre volte l'app, come è successo a me, è bloccata oppure non c'è segnale e quindi non va nemmeno il GPS... invece la tessera l'avvicini al lettore e in pochi secondi inizi a ricaricare  |
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Motori / Mondo Auto / Addio motore FIRE
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il: Giugno 12, 2025, 17:00:40 pm
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https://www.primonumero.it/2025/06/lunedi-16-giugno-chiude-per-sempre-lo-storico-reparto-fire-di-termoli-li-sono-stati-prodotti-23-milioni-di-motori/1530864458/
Lunedì 16 giugno chiude per sempre lo storico reparto Fire di Termoli: lì sono stati prodotti 23 milioni di motori
Con la chiusura definitiva del reparto nello stabilimento Stellantis di Rivolta del Re si conclude un’epoca iniziata nel 1985, quando Gianni Agnelli e Sandro Pertini inaugurarono le linee del Fire. In 35 anni sono stati assemblati 23 milioni di motori, simbolo della Fiat popolare. L’addio al Fire apre uno scenario incerto sul futuro industriale di Termoli, tra la promessa dei nuovi cambi e le ombre sulla Gigafactory.
Lunedì 16 giugno sarà l’ultimo giorno di vita dello storico reparto Fire nello stabilimento Stellantis di Termoli. È ufficiale: il montaggio del motore che ha segnato la storia della Fiat e dell’intero territorio molisano verrà definitivamente smantellato. Lo ha comunicato l’azienda ai sindacati, e la Uilm lo ha annunciato con una nota ai lavoratori. “Si chiude così una pagina importante della nostra storia, un reparto che ha visto passare generazioni di lavoratori, impegno, sudore e orgoglio”.
Un addio che pesa come una pietra sulla memoria industriale della città, perché è qui che nel 1985 venne avviata la produzione del Fire, acronimo di Fully Integrated Robotized Engine. Un motore rivoluzionario per l’epoca, che ha equipaggiato modelli iconici come la Panda, la Uno, la Punto, la Cinquecento. E che ha fatto di Termoli una delle colonne portanti della Fiat: in 35 anni, da quelle linee sono usciti circa 23 milioni di esemplari.
Il debutto fu solenne, alla presenza del presidente della Repubblica Sandro Pertini e dell’avvocato Gianni Agnelli. Da allora, lo stabilimento di Rivolta del Re ha vissuto decenni di piena attività, grazie a un propulsore che rappresentava l’idea di auto accessibile, semplice, affidabile. Una produzione che ha dato lavoro a migliaia di operai (negli anni d’oro erano quasi 4mila, oggi sono ridotti a 1800 e due terzi sono in cassa integrazione e sotto contratto di solidarietà), e che ancora oggi è ricordata con orgoglio da chi ha contribuito a costruirla.
Il Fire è uscito di scena nel maggio 2020, con l’ultima unità montata il 7 maggio. Poi una breve transizione verso i motori FireFly, i nuovi propulsori ibridi destinati a Fiat Panda, Cinquecento e Lancia Y. Ma anche quel ciclo produttivo è ormai al capolinea: da lunedì, anche le ultime attività legate al FireFly cesseranno, lasciando il capannone dell’8 valvole – quello dove tutto è cominciato – vuoto.
Le prospettive, oggi, non sono rosee. Il nuovo cambio ibrido eDCT, la cui produzione dovrebbe iniziare nel 2026, impegnerà circa 300 lavoratori, troppo pochi per riassorbire la manopera che con lo smantellamento anche dei reparti dei cambi. E il progetto della Gigafactory, annunciato come la grande riconversione dello stabilimento, è fermo da quasi un anno. “Si sta allontanando sempre più – denunciano i sindacati – e ad oggi non ci sono nuove produzioni capaci di traghettare il sito oltre il 2030”.
C’è spazio, forse, per qualche attività residuale nei prossimi 30-45 giorni, come segnala la Uilm. Ma la fase è quella del tramonto. “Dopo il rinnovo contrattuale, il nostro impegno è portare nuove produzioni a Termoli per garantire futuro e dignità al territorio”, scrive il sindacato.
Nel frattempo, l’ultimo motore Fire è diventato un simbolo. Alcuni operai lo avevano fotografato e pubblicato sui social nel 2020, come a sigillare la fine di un’epoca. Oggi resta la memoria collettiva di un reparto che ha fatto la storia, e una comunità operaia che guarda al futuro con più domande che certezze. |
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Motori / Mondo Auto / Re: Una Stèscion per il mauring
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il: Giugno 11, 2025, 17:59:50 pm
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(sulla QV, maniglia porta posteriore - maniglie porte punto debole - e vaschetta espansione che iniziava a fessurarsi).
anche a me, sulla mia ex Giulietta Jtd, hanno dovuto sostituire la maniglia porta guidatore... per fortuna, sui 130000 km totali, il problema si è verificato una sola volta d è rientrato anche in garanzia  |
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