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TonyH, Crazy
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46  Motori / Test su strada / fiat 500L trekking il: Giugno 11, 2014, 11:58:20 am

http://tech.weeknewslife.com/2014/06/11/500l-trekking-inno-liberta/
47  Motori / Test su strada / Re: Oggi si prova questa... il: Giugno 11, 2014, 11:57:44 am
minchia non è che avvisa!

eccomi a voi.

Dunque l'esemplare provato era mosso dal 1.4 turbo 120 cv
Sulle motorizzazioni sono stati molto "cuciti", quello che è certo è che si opteranno per motorizzazioni superiori alla L
La Jeep avrà un posizionamento ancora più alto.

Detto ciò la vettura su strada ha un comportamento molto più da berlina e meno da suv/mono della L. Te ne accorgi nei cambi improvvisi di corsia o in un sorpasso un po' troppo stretto.
Internamente si tratta di preserie, ma gli accorgimenti come materiali plastici e guarnizioni sono  un passo avanti al cugina L e lontani dalla 500.
Daltronde il prezzo non sarà molto contenuto.
Non mi sono piaciute molto el plastiche del tunnel centrale appaiono un po' troppo "usa e getta" o cmq stonano con la plancia e i fianchetti
Bagagliaio e volumetria un compromesso tra il mega della L e il buco della 500.

La linea si avvicina ancora di più come ispiraizone alla 500 e di certo nessun potrà dire che è stata copiata da un'altra: vedi la L vs Mini
Secondo me il botto arriva soprattutto perchè il mercato chiede questa tipologia di auto a scapito delle berline compatte
48  Motori / Mondo Auto / Re: e con questa si chiude l'ennesimo capitolo il: Giugno 05, 2014, 17:25:38 pm
oddio tutta la gestione fiat del marchio lancia è stata sbagliata negli ultimi anni.

Imho il brand era interessante e appetibile anche all'estero, peccato che a Torino l'abbiano ormai fatto estinguere.

A e parliamo dell'operazione "auto Usa by Lancia" , l'altro ieri ho visto una Flavia!!!  Grin Grin Grin

L'ultima Lancia per quanto discutibile resta la Thesis.

Fa piacere leggere che il marchio Lancia non sia spendibile oltre le Alpi.

Detto ciò io resto sul mio camper.
49  Passion / Service / Re: E facciamo girare l'economia ! il: Giugno 05, 2014, 16:11:04 pm
Sad

Il camper è sotto ai ferri per la sostituzione del bombolone GPL dei servizi (non potevo piu' rimandare, aveva 26 anni, era ancora quello originale, mai revisionato ...  Embarrassed ).

Solo la bombola (ICOM speciale per camper , con gassificatore incorporato) costa 650 euro.  Lips Sealed

Porcaccia della puttanaccia.

ecco io avevo un maezza idea di voler fare l'attacco diretto per ricaricare le bombole....poi ho sentito pareri non confortanti e sono rimasto con le due bombole propano
50  Motori / Mondo Auto / Re: e con questa si chiude l'ennesimo capitolo il: Giugno 05, 2014, 15:57:24 pm
ad esempio o non ricordarmi più la password ....
51  Motori / Mondo Auto / Re: e con questa si chiude l'ennesimo capitolo il: Giugno 05, 2014, 15:52:52 pm
riprendiamo un po' le buone vecchie abitudini Smiley
52  Motori / Mondo Auto / e con questa si chiude l'ennesimo capitolo il: Giugno 05, 2014, 15:50:21 pm
e non aggiungo altro...

http://www.automobilismo.it/un-rilancio-senza-lancia-auto-21371
53  Motori / Mondo Auto / Re: Chi si crede d'essere Marchionne? il: Ottobre 25, 2010, 17:16:05 pm
+10.

Inoltre, sfatiamo un altro falso mito.

Costo medio in euro per ora di lavoro nei principali Paesi europei (lavoratori a tempo pieno in imprese con più di 10 dipendenti, escluse l'agricoltura e la Pubblica amministrazione) Anno 2004





Io invece openso che ora grazia a tutti quelli che hanno "esagerato" con scioperi, pretese, diritti etc etc...siamo ridotti a non essere più competitivi.
54  Eventi / Raduni / Re: ma un raduno piemontese lombardo ligure no? il: Ottobre 25, 2010, 16:55:41 pm
uno di quei seri raduni gastronomici che si facevano un tempo? magari adesso che è pure tempo di trifole? ...o visiete cosi rimbambiti coi track day che vi siete scordati dei piaceri della vita?  Grin Grin

io posso venire in....bici Smiley
55  Motori / Mondo Auto / Re: Chi si crede d'essere Marchionne? il: Ottobre 25, 2010, 16:55:04 pm
Perché dice finalmente la verità sull'ennesima bufala italiana?

esatto!!! Approvo ogni singlo la parola pronunciata dal manager.

Adesso la crociata delle soliti aiuti economici....già senza dimenticare che Fiat è il primo ripeto primo contribuente INPS in Italia e che senza questi Inps sarebeb già dal cul...da anni....tanto scandalo eprchè qualcuno ha detto la verità sulla produttività e capacità di essere concorrenziali in Europa.
Ma come sino a ieri eravamo pronti a dire che le Fiat cadono a pezzi e adesso qualcuno che fa notare che il prodotto fatto e realizzato in italia fa acqua rispetto a quello prodotto in Polonia o in Turchia...diventiamo tutti paladini del prodotto italiano?
56  Motori / Mondo Auto / Qubo trekking il: Ottobre 08, 2010, 12:39:06 pm
Un giocattolino senza grandi pretese, ma simpatico.

http://www.menchic.it/motori/fiat-qubo-1-3-mjtd-95-cv-trekking-il-multisportivo-3367.html
57  Motori / Mondo Auto / motorshow il: Ottobre 08, 2010, 12:35:39 pm
Ciao fanciulli,
qualcuno fa un salto al motorshow di Bologna?

Dovrei avere l'accredito stampa e magari un paio di biglietti.

58  Redazione / Bacheca / CARTUCCIA HP 51A, CE250X E 45A il: Agosto 31, 2010, 17:01:25 pm
Ciao a tutti.

Un mensile ha pensato bene di pagarmi con una ventina di cartuccie/toner HP per stampanti a getto e a laser.

Se qualcuno gli interessa i modelli dei ricambi sono: 350 e 351, 51A, ce250x e 45 A
Sono ricambi nuovi.

Cristiano
59  Motori / Mondo Auto / Ode alla Sardegna il: Agosto 11, 2010, 12:35:39 pm
http://www.repubblica.it/motori/novita/2010/08/11/news/motori_500c_sardinia-5732577/
60  Dal mondo... / Altre news... / lettera di Marchionne il: Luglio 09, 2010, 17:28:06 pm
A tutte le persone del Gruppo Fiat in Italia Scrivere una lettera e' una di quelle cose che si fa raramente e solo con le persone alle quali si tiene veramente. Se ho deciso di farlo e' perche' la cosa che mi sta piu' a cuore in questo momento e' potervi parlare apertamente, per condividere con voi alcuni pensieri e per fare chiarezza sulle tante voci che in questi ultimi mesi hanno visto voi e la Fiat al centro dell'attenzione. Non e' la Fiat a scrivere questa lettera, non e' quell'entita' astratta che chiamiamo "azienda" e non e', come direbbe qualcuno, il "padrone". Vi sto scrivendo prima di tutto come persona, con quel bagaglio di esperienze che la vita mi ha portato a fare. Sono nato in Italia ma, per ragioni familiari e per motivi di lavoro, ho vissuto all'estero la maggior parte dei miei anni e conosco bene la realta' che sta al di fuori del nostro Paese. Ed e' questa conoscenza che sto cercando di mettere a disposizione della Fiat perche' non resti isolata da quello che succede intorno. Vi scrivo da uomo che ha creduto e crede ancora fortemente che abbiamo la possibilita' di costruire insieme, in Italia, qualcosa di grande, di migliore e di duraturo. Prendete questa lettera come il modo piu' diretto e piu' umano che conosco per dirvi come stanno realmente le cose. Ci troviamo in una situazione molto delicata, in cui dobbiamo decidere il nostro futuro. Si tratta di un futuro che riguarda noi tutti, come lavoratori e come persone, e che riguarda il nostro Paese, per il ruolo che vuole occupare a livello internazionale. Basta pensare a quanto e' basso il livello degli investimenti stranieri in Italia, a quante imprese hanno chiuso negli ultimi anni e a quante altre hanno abbandonato il Paese per capire la gravita' della situazione. Non nascondiamoci dietro il paravento della crisi. La crisi ha reso piu' evidente e, purtroppo, per molte famiglie, anche piu' drammatica la debolezza della struttura industriale italiana. La cosa peggiore di un sistema industriale, quando non e' in grado di competere, e' che alla fine sono i lavoratori a pagarne direttamente - e senza colpa - le conseguenze. Quello che noi abbiamo cercato di fare, e stiamo facendo, con il progetto "Fabbrica Italia" e' invertire questa tendenza. I contenuti del piano li conoscete bene e prevedono di concentrare nel Paese grandi investimenti, di aumentare il numero di veicoli prodotti in Italia e di far crescere le esportazioni. Ma il vero obiettivo del progetto e' colmare il divario competitivo che ci separa dagli altri Paesi e portare la Fiat ad un livello di efficienza indispensabile per garantire all'Italia una grande industria dell'auto e a tutti i nostri lavoratori un futuro piu' sicuro. Non ci sono alternative. La Fiat e' una multinazionale che opera sui mercati di tutto il mondo. Se vogliamo che anche in Italia cresca, rafforzi le proprie radici e possa creare nuove opportunita' di lavoro dobbiamo accettare la sfida e imparare a confrontarci con il resto del mondo. Le regole della competizione internazionale non le abbiamo scelte noi e nessuno di noi ha la possibilita' di cambiarle, anche se non ci piacciono. L'unica cosa che possiamo scegliere e' se stare dentro o fuori dal gioco. Non c'e' nulla di eccezionale nelle richieste che stanno alla base della realizzazione di "Fabbrica Italia". Abbiamo solo la necessita' di garantire normali livelli di competitivita' ai nostri stabilimenti, creare normali condizioni operative per aumentare il loro utilizzo, avere la certezza di rispondere in tempi normali ai cambiamenti della domanda di mercato. Non c'e' niente di straordinario nel voler aggiornare il sistema di gestione, per adeguarlo a quello che succede a livello mondiale. Eccezionale semmai - per un'azienda - e' la scelta di compiere questo sforzo in Italia, rinunciando ai vantaggi sicuri che altri Paesi potrebbero offrire. Anche la proposta studiata per Pomigliano non ha nulla di rivoluzionario, se non l'idea di trasferire la produzione della futura Panda dalla Polonia in Italia. L'accordo che abbiamo raggiunto ha l'unico obiettivo di assicurare alla fabbrica di funzionare al meglio, eliminando una serie interminabile di anomalie che per anni hanno impedito una regolare attivita' lavorativa. Proprio oggi abbiamo annunciato che, insieme alle organizzazioni sindacali che hanno condiviso con noi il progetto, metteremo in pratica questo accordo. Insieme ci impegneremo perche' si possa applicare pienamente, assicurando le migliori condizioni di governabilita' dello stabilimento. So che la maggior parte di voi ha compreso e ha apprezzato l'impegno che abbiamo deciso di prendere. Credo, inoltre, che questo non sia il momento delle polemiche e non voglio certo alimentarle. Ma di fronte alle accuse che sono state mosse e che hanno messo in dubbio la natura e la serieta' del progetto "Fabbrica Italia", sento il dovere di difenderlo. Non abbiamo intenzione di toccare nessuno dei vostri diritti, non stiamo violando alcuna legge o tantomeno, come ho sentito dire, addirittura la Costituzione Italiana. Non mi sembra neppure vero di essere costretto a chiarire una cosa del genere. E' una delle piu' grandi assurdita' che si possa sostenere. Quello che stiamo facendo, semmai, e' compiere ogni sforzo possibile per tutelare il lavoro, proprio quel lavoro su cui e' fondata la Repubblica Italiana. L'altra cosa che mi ha lasciato incredulo e' la presunta contrapposizione tra azienda e lavoratori, tra "padroni" e operai, di cui ho sentito parlare spesso in questi mesi. Chiunque si sia mai trovato a gestire un'organizzazione sa bene che la forza di quell'organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano. Voi lo avete dimostrato nel modo piu' evidente, grazie al lavoro fatto in tutti questi anni, trasformando la Fiat, che nel 2004 era sull'orlo del fallimento, in un'azienda che si e' guadagnata il rispetto e la stima sui principali mercati internazionali. Quando, come adesso, si tratta di costruire insieme il futuro che vogliamo, non puo' esistere nessuna logica di contrapposizione interna. Questa e' una sfida tra noi e il resto del mondo. Ed e' una sfida che o si vince tutti insieme oppure tutti insieme si perde. Quello di cui ora c'e' bisogno e' un grande sforzo collettivo, una specie di patto sociale per condividere gli impegni, le responsabilita' e i sacrifici in vista di un obiettivo che vada al di la' della piccola visione personale. Questo e' il momento di lasciare da parte gli interessi particolari e di guardare al bene comune, al Paese che vogliamo lasciare in eredita' alle prossime generazioni. Questo e' il momento di ritrovare una coesione sociale che ci permetta di dare spazio a chi ha il coraggio e la voglia di fare qualcosa di buono. Sono convinto che anche voi, come me, vogliate per i nostri figli e per i nostri nipoti un futuro diverso e migliore. Oggi e' una di quelle occasioni che capitano una volta nella vita e che ci offre la possibilita' di realizzare questa visione. Cerchiamo di non sprecarla. Grazie per aver letto questa lunga riflessione e grazie a tutti quelli, tra voi, che vorranno mettere le loro qualita' e la loro passione per fare la differenza. Buon lavoro a tutti. Sergio Marchionne".

Non so voi...ma condivido tutto
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