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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: Madbob su Luglio 21, 2003, 20:14:05 pm



Titolo: Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Madbob su Luglio 21, 2003, 20:14:05 pm
Non è uno scherzo;
in occasione del lancio della Golf V, il gruppo VW ha chiesto alla citttadina tedesca di cambiare nome da Wolfsburg a Golfsburg.
Sembra che la cosa sia già andata in porto. Se confermata ha dell'incredibile e dell'increscioso.
Megalomania tedesca ai limiti; dove andremo a finire?


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: DieBoss su Luglio 21, 2003, 20:21:20 pm
Ma è come se la Ferrari, in occassione del lancio della Enzo, avesse chiesto che Maranello fosse diventato Ferrarello (Acqua minerale leggermente frizzante :D )...


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Homer su Luglio 21, 2003, 22:09:43 pm
Pensa quelli della Seat...han fatto cambiare il nome a una miriade di città nella loro storia automobilistica ;D ;D ;D ;D ;D ;D


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: DieBoss su Luglio 21, 2003, 22:12:13 pm
In che senso? ¬_¬'


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: DieBoss su Luglio 21, 2003, 22:13:09 pm
Citato da: Madbob su Luglio 21, 2003, 20:14:05 pm
Non è uno scherzo;
in occasione del lancio della Golf V, il gruppo VW ha chiesto alla citttadina tedesca di cambiare nome da Wolfsburg a Golfsburg.
Sembra che la cosa sia già andata in porto. Se confermata ha dell'incredibile e dell'increscioso.
Megalomania tedesca ai limiti; dove andremo a finire?

Però starebbe bene... Dal borgo dei lupi al borgo delle Golf.


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Homer su Luglio 21, 2003, 22:14:37 pm
Citato da: DieBoss su Luglio 21, 2003, 22:12:13 pm
In che senso? ¬_¬'


Come in che senso?! ??? ??? :o :o


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Luca su Luglio 22, 2003, 00:52:16 am
Citato da: Madbob su Luglio 21, 2003, 20:14:05 pm
Non è uno scherzo;
in occasione del lancio della Golf V, il gruppo VW ha chiesto alla citttadina tedesca di cambiare nome da Wolfsburg a Golfsburg.
Sembra che la cosa sia già andata in porto. Se confermata ha dell'incredibile e dell'increscioso.
Megalomania tedesca ai limiti; dove andremo a finire?

Proprio una scelta da "crucchi"..... non ha proprio senso.. ma più scema ancora è stata l'amministrazione a permettere questa cavoltata!!! ::)


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: mtbsport su Luglio 22, 2003, 07:07:18 am
Ma magari lo fanno solo in occasione del Lancio il giorno dopo tornerà con il nome reale, non credo siano così deficienti.


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Phormula su Luglio 22, 2003, 08:33:59 am
In realtà la città di Wolfsburg esiste perchè esiste lo stabilimento Volkswagen. Fino all'estate del 1938 sia la fabbrica che la città erano un terreno agricolo e paludoso e la città più vicina era Fallersleben.
Quello che non tutti sanno è che sia Wolfsburg che VW stessa devono molta della loro esistenza al lavoro degli italiani.

Quando verso la fine degli anni '30 Hitler decise che lo stato tedesco avrebbe dovuto costruire l'auto del popolo ed affidò la gestione del progetto ad una organizzazione del partito nazista, si pose il problema di dove costruire la fabbrica.
Hitler in prima persona voleva che fosse realizzata lontano dal triangolo dell'industria automobilistica tedesca (Monaco-Stoccarda-Colonia), perchè le case tedesche si erano mostrate fredde alla sua idea di auto del popolo.
Venne individuata un'area agricola sull'asse Hannover-Berlino, servita dalla ferrovia, dal Mittelandkanal e dalla futura autostrada. I terreni appartenevano alla famiglia del conte Von Schulemberg e vennero espropriati. Nel progetto originario accanto alla fabbrica doveva sorgere una città, che doveva chiamarsi KDF-Stadt (Città della forza con gioia), così come la Volkswagen doveva chiamarsi KDF Wagen.
I lavori procedevano a rilento, per la carenza di manodopera tedesca, impegnata nella costruzione della rete di autostrade e in progetti militari. Dal momento che Hitler credeva nella KDF-Wagen come strumento di propaganda, per evitare che il progetto restasse impantanato, chiese aiuto a Mussolini, che invece lamentava gli elevati tassi di disoccupazione in certe regioni d'Italia. Fu così che in seguito ad un accordo tra Hitler e Mussolini, maestranze italiane furono mandate a costruire la città e lo stabilimento.

Alla fine della guerra gli inglesi decisero di chiamare la città Wolfsburg, traendo spunto dal lupo, che campeggia sullo stemma della famiglia Von Schulemberg, nel cui castello (espropriato insieme alle terre) oggi ha sede la municipalità di Wolfsburg. E lo stemma del lupo si trova anche sui volanti di alcuni modelli VW.

E' quindi chiaro che città e stabilimento sono sempre stati legati, perchè entrambi non esistevano prima del 1938. Attualmente dei 120 mila abitanti di Wolfsburg, circa la metà dipende da VW o da aziende collegate. Fa impressione girarci in macchina. Per strada, otto macchine su dieci sono del gruppo VW e di queste la metà sono Golf. E quindi non sorprende che una richiesta del genere (se mai è stata presentata), non abbia trovato resistenza, anzi sia stata accolta, visto che dal successo della VW dipende molta dell'economia della regione.

Tra parentesi la città di Wolfsburg è stata per decenni il posto a nord delle Alpi con la maggior percentuale di italiani residenti rispetto alla popolazione locale. Questo perchè VW negli anni '50 e '60 ha favorito l'assunzione di manodopera proveniente dall'Italia, mentre altre case automobilistiche hanno favorito quella di origine turca. Tra parentesi ne ha favorito anche l'integrazione, ricordo un manifesto degli anni '60 in cui si inviatava la popolazione di Wolfsburg (che comunque è immigrata anche per la parte tedesca, visto che la città fino al 1938 non esisteva) ad accogliere gli italiani che sarebbero arrivati. Fino al 1975 esisteva un ufficio di collocamento in Italia presso il quale lavoratori italiani potevano essere assunti da ditte tedesche.


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: mtbsport su Luglio 22, 2003, 08:39:01 am
Senti ma tutte ste cose o le copi da qualche parte o hai un testone da paura :o :o :o :o


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Phormula su Luglio 22, 2003, 08:44:33 am
Citato da: mtbsport su Luglio 22, 2003, 08:39:01 am
Senti ma tutte ste cose o le copi da qualche parte o hai un testone da paura :o :o :o :o


Ebbene si, l'ho copiato in parte da un post che avevo scritto io stesso per autopareri.com


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: mtbsport su Luglio 22, 2003, 08:45:56 am
Citato da: Phormula su Luglio 22, 2003, 08:44:33 am
Ebbene si, l'ho copiato in parte da un post che avevo scritto io stesso per autopareri.com




Cmq...... tanto di cappello ;)


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Phormula su Luglio 22, 2003, 09:08:16 am
Grazie, ma in realtà è conseguenza del fatto che io mi interesso di storia dell'automobile. Non tanto dal punto di vista della tecnica, ma da quello dell'evoluazione dei marchi. Ovvero come strategie giuste o sbagliate hanno decretato il successo o il fallimento di un marchio indipendentemente dalla bontà del prodotto.
Volkswagen rappresenta un caso unico, perchè il suo approccio al mercato fino a non molto tempo fa è stato completamente diverso da quello delle altre case. Ed ha premiato l'azienda con tassi di fedeltà della clientela che altri costruttori popolari sognano.


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: mtbsport su Luglio 22, 2003, 09:33:49 am
Citato da: Phormula su Luglio 22, 2003, 09:08:16 am
Grazie, ma in realtà è conseguenza del fatto che io mi interesso di storia dell'automobile.


Hai dei link a riguardo? così appena ho un po' di tempo me li vado a vedere


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: Phormula su Luglio 22, 2003, 09:52:32 am
No, ho qualche metro di libreria. ;)
Se vuoi ti posso dare dei titoli di libri.

Comunque la filosofia VW fino agli anni '70 è riassunta in queste parole di Heinz Nordhoff, direttore generale di VW nel periodo 1946-1968, l'uomo che ha saputo trasformare il Maggiolino in un successo. Nordhoff le pronuciò negli Stati Uniti, in occasione della consegna di un premio.
Vado a memoria, per cui le parole esatte possono essere un po' diverse.

"Sono attratto molto di più dall'idea di offrire alla gente qualcosa che abbia veramente valore, un prodotto di alta qualità offerto ad un prezzo di acquisto basso e con un valore di rivendita elevato, piuttosto che essere continuamente assillato da un gruppo di disegnatori isterici che tentano di vendere qualcosa che la gente non ha nessuna intenzione di comperare. Su questo non ho cambiato opinione: miglioramento continuo della qualità e del valore del prodotto senza conseguente incremento di prezzo, aumento delle retribuzioni e migliori condizioni di vita e lavoro per i dipendenti senza che il cliente debba pagare per questo, razionalizzazione e capilarità della rete di servizio: la realizzazione di un prodotto del quale io o qualsiasi altro dipendente dell'azienda possiamo essere veramente orgogliosi".

Ultimamente VW sembra aver perso di vista questa filosofia, e le conseguenze si vedono.


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: DieBoss su Luglio 22, 2003, 10:42:41 am
Questo metodo di pensare l'hanno perso tutti oramai. E già prima l'avevano in pochi.


Titolo: Re:Wolfsburg? No Golfsburg! (non è uno scherzo)
Post di: tappo su Luglio 22, 2003, 10:58:08 am
Citato da: Phormula su Luglio 22, 2003, 09:08:16 am
Grazie, ma in realtà è conseguenza del fatto che io mi interesso di storia dell'automobile. Non tanto dal punto di vista della tecnica, ma da quello dell'evoluazione dei marchi. Ovvero come strategie giuste o sbagliate hanno decretato il successo o il fallimento di un marchio indipendentemente dalla bontà del prodotto.
Volkswagen rappresenta un caso unico, perchè il suo approccio al mercato fino a non molto tempo fa è stato completamente diverso da quello delle altre case. Ed ha premiato l'azienda con tassi di fedeltà della clientela che altri costruttori popolari sognano.


Più o meno anche io sapevo le stesse cose, ma, a differenza tua, non mi nteresso di storia dell'automobile ma mi interesso, o meglio, c'è stato un periodo in cui mi interessavo di storia e in particolare di fascismo e nazismo e di seconda guerra mondiale.... basti pensare che l'ing. F. Porsche produceva missili per Hitler, suo grande amico e poi solo in seguito, grazie al figlio, si è avuta quella che tutti conosciamo come 911


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