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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: seth1974 su Maggio 09, 2006, 09:36:45 am



Titolo: First Fuel National Bank
Post di: seth1974 su Maggio 09, 2006, 09:36:45 am
Se non ricordo male già da tempo sul pistone si era proposto una soluzione simile per combattere il caro carburanti e si era discusso a lungo sui possibili problemi fiscali di un comportamento del genere.
Negli stati Uniti qualcuno ci ha pensato ed ha realizzato la prima " Banca del Carburante " .
In poche parole , si compra uno stock di carburante al prezzo attuale di mercato e lo si usa " a rate a scalare " fino alla fine della Riserva. Compro oggi a , diciamo , 1.309 al litro 2000 litri e li uso in 5 mesi , risparmiandomi gli aumenti dei prezzi applicati. Vado al deposito , riempio il serbatoio , mi scalano i 40 litri dalla tessera e cos' via.
Non affatto male come idea , se si trovasse la soluzione per sistemare la faccenda dell'accise in italia sarebbe un business assai redditizio.
Maggiori info leggendo qui sotto :

Negli Usa sono già migliaia i clienti della First Fuel Bank, che permette di comprare il carburante e di ritirarlo poi «a rate»  STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

Il logo della «Banca del Carburante» (da Internet)
Vi piacerebbe fare il pieno di benzina ai prezzi del 2002? Ovviamente sì ma, altrettanto ovviamente, pensate che sia impossibile. E invece non è così, almeno negli Stati Uniti, dove c'è chi compra in anticipo (pagando subito ) tutto il carburante che vuole, per poi ritirarlo «a rate» ogni volta che ne ha bisogno. E c'è chi ha versato in anticipo la bellezza di 400mila dollari. Un bel risparmio se si ha sott'occhio l'andamento dei prezzi del petrolio negli ultimi tempi. Questo sistema si è diffusao con un certo successo negli Usa grazie alla First Fuel Bank, letteralmente «Prima Banca del Carburante». La compagnia propone ai suoi clienti la possibilità di acquistare in un'unica soluzione, al prezzo del momento, tutti i litri di carburante che si desiderano e poi provvede al loro stoccaggio.
Quando l'automobilista, o il camionista, deve fare il pieno si reca al deposito e provvede da se' con una specie di carta bancomat «a scalare», fino a esaurimento della propria riserva.
CONTRATTO FUTURE - Si tratta, in scala ridotta, dello stesso meccanismo alla base dei contratti «future» che vengono comunemente fatti proprio sul petrolio (e ormai quasi su qualsiasi altro bene commerciabile) a livello di grande finanza. Il meccanismo alla base dei «future» é semplice: chi vende in anticipo si «assicura» contro il ribasso del prezzo e chi compra contro il rialzo (o viceversa, a seconda dei casi).
La domanda che ci si potrebbe fare in questo caso è: «Come fa la First Fuel Bank a non fallire con il prezzo del petrolio in costante ascesa?». Semplice: facendo a sua volta contratti future (più in grande) presso il New York Mercantile Exchange.
Insomma pare che siano tutti contenti: sia Don Fenneis, proprietario della Banca del carburante, sia i suoi 8mila clienti-membri (1 dollaro la quota vitalizia di iscrizione). Specie quelli che stanno pagando la loro benzina 0,99 dollari al gallone, contro i 2,83 che dovrebbero sborsare ai prezzi correnti. Quanto alla disponibilità di carburante pare non ci siano problemi. Le stazioni di rifornimento sono in genere dotate di sufficienti scorte per non deludere le richieste a breve e medio termine dei suoi clienti.






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