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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: vigggi su Aprile 01, 2004, 15:38:09 pm



Titolo: dovrebbe essere un buon marzo per fiat...
Post di: vigggi su Aprile 01, 2004, 15:38:09 pm
... speriamo che non lo sia per il gruppo vw :) :D ;D ;)

Fonte asca
''In gennaio e febbraio con l'auto siamo stati gli unici a crescere in Europa, a eccezione di giapponesi e coreani. E in marzo la tendenza sembra stia proseguendo, è presto per fare consuntivi ma il livello degli ordini continua, i nuovi modelli sono stati accolti bene''. Così l'a.d. della Fiat Giuseppe Morchio in una intervista.
Morchio ricorre all'immagine del ciclista per fotografare la fase che sta vivendo il Lingotto. ''Stiamo pedalando tenacemente in salita e siccome piove a catinelle, dobbiamo sforzarci e spingere sempre di piu'''. Il traguardo non è certo vicino ''ma ci sono buoni segnali di progressione. C'è più fiducia - afferma Morchio - lo sentiamo e ci fa piacere. La tappa di quest'anno è importantissima''.
Nell'intervista Morchio conferma il piano per realizzare una sorta di Fiat Bank. Il debito lordo del gruppo Fiat comprende 10 miliardi di euro per servizi finanziari che ''permettono di operare come una banca, prendiamo a prestito i soldi per concederli a clienti e concessionari. Pratica comune a tutti i grandi gruppo come GM e Ford. I 10 miliardi danno un risultato operativo importante e non costano, bensì rendono. Sono crediti sicuri''.
Morchio quindi afferma che ''andiamo verso una separazione tra attività industriali e finanziarie anche in termini manageriali e di responsabilita'''. Sui tempi Morchio rileva che occorrerà più di un anno, ''anche perchè sono coinvolte società quotate, per esempio in America, come CNH.
Arriveremo comunque alla separazione delle attività e al consolidamento a livello di gruppo. Forniremo indicazioni già nel reporting di questo trimestre''.
Nell'intervista Morchio parla anche dei rapporti con il partner americano GM. ''Gli accordi industriali funzionano'', quindi ''su questo piano siamo molto soddisfatti e lo è anche l'amico Wagoner della General Motors''.
Sul fronte finanziario dell'alleanza, ''da parte nostra c'è la più totale tranquillità. Senz'altro la scadenza del 15 dicembre in merito a una decisione per l'esercizio del put verrà rispettata, ma anche se andiamo vicino a quella data non ci vedo niente di male. La volontà di modificare i termini dei precedenti accordi viene da GM''.
Alla domanda se sia una questione di prezzo, l'a.d. del gruppo Fiat rileva che ''nelle imprese tutte le azioni sono riconducibili a valori, se fossimo d'accordo avremmo già chiuso''. E s ci sarà divorzio con GM sul lato finanziario, la Fiat dovrà trovare un altro partner disposto a metterci i quattrini? ''La Fiat - replica Morchio - ha un programma che prevede non di trovare, ma di fare quattrini. Siamo in un settore molto competitivo, ma credo che la Fiat abbia tutte le condizioni per farcela da sola. Quella dei volumi non deve essere una preoccupazione, puntiamo piuttosto alla profittabilita''' sottolinea Morchio, confermando l'obiettivo di ritorno all'utile nel 2005 a livello di gruppo mentre l'auto comincerà a generare cassa a partire dal 2006.

Fonte asca
AUTO: UNRAE VEDE IMMATRICOLAZIONI MARZO -12/13%, MA MANCANO INCENTIVI

Le immatricolazioni auto in Italia nel mese di marzo dovrebbero ''segnare una contrazione del 12-13% su base annuale, attestandosi a circa 235 mila unita'' spiega, all'Asca, Sirio Tardella, dei Servizi Statistici dell'Unrae.
Si tratta di una contrazione numericamente rilevante, ''ma comunque attesa, in quanto il balzo del marzo 2002 con oltre 269 mila unità (+27,38% su base annuale) era stato fortemente alimentato dal fatto che in quel mese si chiudeva la finestra degli incentivi'', spiega Tardella.
Va rilevato che se le immatricolazioni di marzo 2003 si collocassero a quota 235 mila ci troveremmo al di sopra dei livelli del marzo 1998 quando il dato risultò di 225 mila unità. Nel marzo 1999, le immatricolazioni furono 249 mila, nel marzo 2000 il dato fu di 260 mila mentre nel marzo del 2001 se ne contarono 252 mila.
Per ciò che attiene la quota di mercato del gruppo Fiat è ''probabile che si avvicini al 30%'' spiega Tavella, grazie ai nuovi modelli.


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