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Motori => Mondo Auto => Topic iniziato da: Danny su Aprile 18, 2003, 18:06:26 pm



Titolo: Intervista a Daniele Bandiera
Post di: Danny su Aprile 18, 2003, 18:06:26 pm
TORINO ? Ingegner Bandiera, l'Alfa ha di fronte due stagioni difficili prima che arrivino i modelli della svolta. Nel frattempo come ve la cavate?
«In questa fase puntiamo a consolidare le nostre basi: quelle su cui, poi, andremo a costruire. Comunque sono soddisfatto dei risultati di questo primo scorcio dell'anno: nei primi due mesi abbiamo raggiunto il 4% di quota di mercato (contro il 3,8 del 2002), mentre a marzo abbiamo pagato lo scotto di un mercato tutto rivolto ai segmenti A e B, causa incentivi. Però il nostro trend resta positivo».
Sì ma, di qui al 2005, quando inizieranno ad arrivare le novità vere, la strada è lunga. E i concorrenti incalzano.
«Come dicevo, stiamo consolidando la nostra base con l'aggiornamento di gamma. Si è ampliata l'offerta della 147 con un terzo livello di allestimento e con il Jtd da 100 cv, una motorizzazione di ingresso che può portare consensi aggiuntivi. E stiamo rinfrescando il resto, con il lifting di Gtv e Spider, con le versioni TI, con i nuovi Multijet che avranno fino a 175 cv, con il cambio automatico in abbinamento ai motori diesel. Insomma, contiamo di chiudere il 2003 vicini al nostro obiettivo, 200mila macchine. Poi, a fine anno arriverà la GT Coupé e nel 2004 ci sarà il ritorno alla trazione integrale, sulla 156 Sportwagon e sulla 147».
Resta il fatto che l'unica vera novità in programma per i prossimi mesi è una coupé, un settore di mercato che non scoppia di salute.
«Quello delle coupé è un mercato volatile, fortemente influenzato dall'offerta: basta un prodotto indovinato per farlo crescere. La nostra è una coupé con 4 posti veri e un interno molto personale: fra l'altro, offriremo per primi anche una plancia interamente rivestita in pelle. Ma non è la sola due porte che abbiamo in mente: a settembre, presenteremo un prototipo di coupé estrema, da oltre 400 cv, a conferma del nostro programma di vetture di grande potenza. Con le versioni Autodelta, sopra le GTA, avremo delle Alfa con oltre 300 cv».
Nella parte alta del mercato i vostri concorrenti offrono dei diesel molto potenti, di fronte ai quali i vostri 175 cv sono pochi.
«E' vero, ci vogliono anche quelli. E di concerto con GM Powertrain abbiamo in corso studi importanti su frazionamenti più elevati, a sei o otto cilindri: motori da 250-300 cv, con coppie fra 45 e 65 kgm».
Tornando alla crescita di produzione, che vantaggi daranno le versioni 4x4? A parte l'antesignana Audi, per le altre marche le berline a trazione integrale non hanno un peso rilevante.
«C'è un target alto che apprezza le 4x4. L'importante, per noi, è mettere in campo delle vetture coerenti con lo spirito Alfa, dalla dinamica molto efficace. Anche per questo abbiamo privilegiato una soluzione tecnica di ampio respiro, con i tre differenziali. Una soluzione che ci consente di dar peso alla trazione posteriore, tornando verso le radici dell'Alfa, nelle caratteristiche di guida e di comportamento stradale».
Anche per le future Suv, ovvero per vetture che concettualmente stanno agli antipodi delle sportive?
«Intanto non li chiamerei Suv, almeno per quel che ci riguarda. Ma sono le vetture che il pubblico vuole in questo momento. Il nostro obiettivo è realizzare prodotti dalle linee originali, ma sempre in linea con la missione Alfa: sportività, sicurezza attiva, grandi prestazioni. Concetti che ritroveremo sia nel modello basato sulla 147, che deriverà dalla Kamal, sia in un prodotto di fascia alta per il quale lavoriamo anche immaginando un ritorno al motore longitudinale».
In sinergia con quel che sta facendo Maserati?
«Non necessariamente».
In linea generale, comunque, vi avviate a una produzione articolata su tre piattaforme.
«Esatto, una di classe media, una dedicata alla famiglia 156, e una di categoria superiore, per l'ammiraglia con i suoi derivati».
Si sta sviluppando un mercato significativo per le piccole premium, come la Mini: non pensate di entrarci?
«E' un mercato che, a livello di gruppo, le piccole Lancia coprono molto bene. Per quel che ci riguarda, mi pare che il carnet sia già abbastanza fitto, con l'obiettivo a lungo termine di arrivare a 300mila macchine all'anno».
Un obiettivo per il quale Pomigliano non basterebbe più.
«Pomigliano ha una capacità produttiva di 1200 vetture al giorno, che al momento ci lascia ampi margini di crescita».
A parte questo, ci sono ancora problemi di qualità da risolvere.
«E' una questione di rigore. Forse in passato abbiamo forzato un po' la mano sul tema dell'innovazione, soprattutto sul fronte della infotelematica, che qualche problema lo ha dato. Ma stiamo lavorando sodo: a Pomigliano c'è una task force di 80 tecnici che lavora solo sulla competitività del prodotto».
In conclusione, un bilancio per il primo anno di business unit.
«Per noi è stato un grande vantaggio, ora c'è un nucleo di persone che lavora solo per sviluppare il marchio Alfa. E poi, dietro, abbiamo sempre un grande gruppo che ci consente sinergie importanti».


Fonte: http://www.repubblica.it/auto/supplemento/index.html


Titolo: Re:Intervista a Daniele Bandiera
Post di: alura su Aprile 18, 2003, 18:08:52 pm
Citato da: Danny su Aprile 18, 2003, 18:06:26 pm
2004 ci sarà il ritorno alla trazione integrale, sulla 156 Sportwagon e sulla 147


Una frase che vale per tutte ;D :D ;D :D ;D :o


Titolo: Re:Intervista a Daniele Bandiera
Post di: Miki Biasion su Aprile 18, 2003, 19:22:47 pm
Ma quale trazione integrale.. io voglio la GTA con la trazione posteriore! Con quella si che ci si diverte.. che ne diresti della strada per Villasimius con una bestia del genere, Danny? ;) ;D


Titolo: Re:Intervista a Daniele Bandiera
Post di: mtbsport su Aprile 19, 2003, 07:17:05 am
Citato da: Miki Biasion su Aprile 18, 2003, 19:22:47 pm
Ma quale trazione integrale.. io voglio la GTA con la trazione posteriore! Con quella si che ci si diverte.. che ne diresti della strada per Villasimius con una bestia del genere, Danny? ;) ;D


E perchè la strada per andare a Nebida o a Calasetta? Bisogna solo stare attento alle pecore, lo scorso anno ne stavo centrando una.
A proposito forse vado a Giugno o a Villasimius o a Gonnesa, poi ti farò sapere.


Titolo: Re:Intervista a Daniele Bandiera
Post di: DoppiaEmme su Aprile 19, 2003, 09:40:36 am
piccola riflessione:
Citazione:
Intanto non li chiamerei Suv, almeno per quel che ci riguarda. Ma sono le vetture che il pubblico vuole in questo momento.


appunto: in questo momento, non nel 2005......... :-\


Titolo: Re:Intervista a Daniele Bandiera
Post di: Blaze su Aprile 19, 2003, 13:43:46 pm
Le idee lasciano molte speranze...Resta solo un problema : che vengano rispettate queste promesse.
Negli ultimi anni Alfa è cresciuta molto...speriamo continui così...


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