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Auto elettrica, i conti non tornano: Mercedes licenzia mille dirigenti
di  Antonio Cardarelli

Profitti sotto pressione e bisogno di investire nella mobilità elettrica: Mercedes deve risparmiare 1,4 miliardi di euro e taglia mille dirigenti

L’auto elettrica è senza alcun dubbio il futuro della mobilità, ma le case automobilistiche devono chiudere i bilanci nel presente. E, possibilmente, devono farlo in positivo. Il gruppo Daimler-Mercedes sta investendo molto nell’elettrico, ma per sostenere la nuova linea produttiva ha annunciato l’intenzione di tagliare i costi per un 1,4 miliardi di euro entro la fine del 2022.

MILLE DIRIGENTI A RISCHIO -

Il taglio riguarderà principalmente il personale e i dirigenti non verranno risparmiati. Anzi, come annunciato dal Ceo Ola Kallenius saranno 1.100 i manager che dovranno lasciare Mercedes. Inoltre, anche le divisioni van e camion subiranno una pesante cura dimagrante per risparmiare rispettivamente 100 milioni e 300 milioni di euro con l’obiettivo di rendere sostenibili i costi e controbilanciare l’attesa riduzione dei margini.


PRESSIONE SUI PROFITTI -

I risparmi serviranno per finanziare i nuovi progetti del gruppo e aumentare i ricavi del 6%. Ovviamente l’auto elettrica rappresenta il progetto più importante per Mercedes, impegnata nella sfida con altri colossi dell’automobile per conquistare un mercato che, tuttavia, stenta ancora a decollare. I costi delle vetture completamente elettriche, infatti, sono ancora elevati: la ID.3 della Volkswagen costerà 30mila euro (parliamo di un’utilitaria), mentre la Model 3 della Tesla parte da 50mila euro.

GUIDA AUTONOMA E DIESELGATE -

Inoltre, Daimler dovrà sostenere altri ingenti investimenti per sviluppare la tecnologia per la guida autonoma, altro ambito in cui la corsa coinvolge già colossi dell’hi-tech come Google. Senza dimenticare i costi già sostenuti dal gruppo per lo scandalo Dieselgate e il caso degli airbag difettosi dello scorso anno.

TAGLIO DEI COSTI -

La ricetta del nuovo Ceo Ola Kallenius, per il momento, poggia principalmente sul taglio dei costi per spostare risorse nelle nuove sfide che Daimler-Mercedes sta affrontando. In attesa, come altre case automobilistiche, che le vetture elettriche comincino a far bene anche ai bilanci.


Fonte: https://www.financialounge.com/azienda/financialounge/news/auto-elettrica-mercedes/?utm_source=fl&utm_medium=newsletter&utm_campaign=daily%20news&utm_content=20191115&refresh_CE

La foga dell'auto elettrica mi ricorda sempre di più loro:

(https://images-3662.kxcdn.com/fidelitynews/wp-content/uploads/2016/02/1455558383_56c20efb8ee22.jpg?w=580)

Per non affrontare il nodo vero dell'industria automotive (la sovracapacità produttiva).
Ci illudiamo che oplà, escono le elettriche, e continueremo a comprare auto a piè sospinto come oggi. E per farlo ingoieremo ingenti risorse pubbliche destinate allo scopo.....

Io mi chiedo sempre se a quel punto, non è meglio tagliare la testa al toro. Ovvero, prendere coscienza che esuberi ci saranno in ogni caso. E che serviranno in ogni caso tanti investimenti pubblici. Tanto vale spenderli in maniera più efficiente.
Ovvero, ammortizzatori sociali e finalmente una rete di TPL estesa e capillare.

Per scardinare la mentalità che per chi gravità attorno a una città mediogrande non è "fortuna" avere il mezzo pubblico comodo e accessibile. Ma una conditio sine qua non. Un servizio basilare come la scuola e gli ospedali.

Si, costano. Ma i 14.000€ che un milanese prende di sussidi per una elettrica non sono un costo? Per elettrificare il 10% delle immatricolazioni di Milano e Monza Brianza (100.000 auto) servono 140 milioni di euro di incentivi.
Per sostituire, 10.000 auto con...10.000 auto. (e ho lasciato fuori i costi per le infrastrutture).
Per dire, con gli stessi soldi regali più di 400 mila abbonamenti annuali....

Post da clickbait del Losna che non articola bene e si basa su un articolo senza note  :P :P :P :P :P

Detto questo:

- i costi per le case nel momento d'interegno saranno altissimi, MB parla di almeno 5 motorizzazioni a gamma nel 2022.. Ice (diesel+benzina)+ phev+hev+ev
Dal 2023 tutti i motori Ice saranno €7, e da allora pochisimi investimenti su Ice, generazione finale che arriverà al 2032 con completo switch off.

A me sembra una scusa, si tira in ballo l'elettrico per giustificare licenziamenti che sarebbero comunque avvenuti...

Dopo "deferente" hai imparato un altro vocabolo da ostentare ?

io non capisco cosa investono a fare, è palese che con questa tecnologia di batterie l'auto elettrica non prenderà MAI piede quindi reputo altamente inutile cominciare a investire su catene produttive per creare auto che nessuno comprerà mai.

Capisco il progresso ma sarebbe stato molto meno miope da parte dei vari marchi fare un'alleanza per studiare nuove batterie e metodi di ricarica.
Oppure finanziare enti di ricerca che già ci studiano sopra.

IMHO è inutile creare auto elettriche con l'attuale tecnologia sperando di sostituire le auto a scoppio

Ti possono obbligare.

Come ti vietano adesso di circolare con le euro-x per obbligarti a comprare la euro-y.

E così, anche se economicamente non conveniente, ecologicamente non valida, e magari pure meno sicura in caso di incidente, te la cucchi e basta, perché così hanno deciso.

Ma ti faranno un finanziamento apposta per aiutarti, perché loro sono buoni e ci tengono al tuo benessere...

girerò solamente in Lotus con scarico aperto allora!!!

Si, finché ti obbligheranno a togliere il motore e sostituirlo con un motore da lavatrice messo su una ruota col rullo, come sul mosquito.  :o ;D

Si chiama "rientrare negli obbiettivi di g/km di CO₂" ... ne più, ne meno ... altrimenti paghi per ogni g/km in più della tua media rispetto al limite imposto dalla burocrazia europea ... è il modo più facile e spiccio per rientrare.

In alter realtà l'auto elettrica è già piuttosto diffusa, chiaro che se prendi come metro di riferimento la situazione italiana, nella quale la diffusione di colonne di ricarica è a livelli di terzo mondo, sarai portato a pensare che l'elettrico sia una semplice utopia, ma altrove non è così; ma ci si arriverà anche in Italia, in fondo questi 5 anni di ritardo potrebbero essere utilizzati per scegliere le tecnologie migliori, a volte essere in ritardo nell'adottare una nuova tecnologia può anche essere un vantaggio nel lungo periodo.

in realtà le auto elettriche sono anche piacevoli da usare