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Dal mondo... => Altre news... => Topic iniziato da: Patarix su Agosto 07, 2013, 17:36:39 pm



Titolo: DR Citycross
Post di: Patarix su Agosto 07, 2013, 17:36:39 pm
La DR Citycross è un crossover leggero tutto italiano, con dimensioni adatte alla città, ma abitabilità piuttosto generosa, con una capacità di bagaglio di 370 dm cubi. Esteriormente si presenta con un look simpatico e i cerchi in lega da 15 o 16 pollici insieme alle barre longitudinali presenti sul tetto e alle modanature di protezione anteriori, contribuiscono a conferirle un carattere da vera crossover. La DR Citycross è lunga 3.86 metri, larga 1.62 e alta 1.58. E' disponibile con un motore 1.3 da 83 CV in due versioni, Luxury ed Executive, anche con alimentazione bi-fuel, benzina/GPL e benzina/metano.

Il serbatoio GPL ha una capacità di 50 litri che non incide sulla capienza del bagagliaio, mentre la versione a metano è dotata di un sistema di alimentazione composto da 2 bombole leggere in fibra dalla capacità di 92 litri. La versione Executive si differenzia dalla Luxury per via dei cerchi da 16 pollici e degli interni in pelle nabuk. La DR Citycross monta tutti gli optional di serie su entrambe le versioni: climatizzatore, sensori di parcheggio, abs, alzacristalli e specchietti retrovisori elettrici, vernice metallizzata, radio cd, mp3 e usb. Il prezzo della Luxury è di 9.980 euro, mentre la Executive costa 1.000 euro in più. E' disponibile anche una versione autocarro, la DR CityVan, con griglia di separazione tra l'abitacolo e il vano di carico, al prezzo di 10.980 euro.

(http://www.omniauto.it/awpImages/photogallery/2013/17982/photos1280/dr-citycross_1.jpg) (http://www.omniauto.it/awpImages/photogallery/2013/17982/photos1280/dr-citycross_2.jpg) (http://www.omniauto.it/awpImages/photogallery/2013/17982/photos1280/dr-citycross_3.jpg) (http://www.omniauto.it/awpImages/photogallery/2013/17982/photos1280/dr-citycross_4.jpg) (http://www.omniauto.it/awpImages/photogallery/2013/17982/photos1280/dr-citycross_5.jpg)

Fonte: http://www.omniauto.it/magazine/23962/dr-citycross


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: &re@ su Agosto 07, 2013, 17:50:20 pm
Citato da: Patarix su Agosto 07, 2013, 17:36:39 pm
tutto italiano


;D


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: Patarix su Agosto 07, 2013, 18:07:29 pm
Citato da: &re@ su Agosto 07, 2013, 17:50:20 pm
;D


Italianissimo!!! ;D


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: abrasda su Agosto 07, 2013, 18:14:03 pm
Citato da: Patarix su Agosto 07, 2013, 18:07:29 pm
Italianissimo!!! ;D


ma campano ancora??????
qua c'è puzza di bruciato,,......venderanno 50 macchine al mese


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: quattroruotefan su Agosto 08, 2013, 00:26:01 am
Con un prezzo così basso si può chiudere un occhio su molte cose.
Una certa affidabilità resta però imprescindibile e tutta da verificare...


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: fabrizio.b su Agosto 08, 2013, 09:02:00 am
Da masturbarsi nel cesso


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: abrasda su Agosto 08, 2013, 18:09:33 pm
Citato da: Losna su Agosto 08, 2013, 17:56:10 pm
quante sovvenzioni hanno preso dallo stato italiano?  che fatturato hanno?  utili?  vendite? gamma?
ah, no, ho sbagliato, i ladri son quelli di torino...


questi volevano termini imerese gratis

vendono sui 50 pezzi al mese mi pare


Titolo: Re: DR Citycross
Post di: tappo su Agosto 08, 2013, 18:18:15 pm
ormai Di Risio non c'è più.. passo spesso davanti alla ex sede e ormai è un piazzale vuoto  ??? non c'è più nemmeno una vettura  ???


Dopo Fiat, traballano i conti della Dr Motor
«NON ci pagano lo stipendio da ottobre, l' azienda non ha più i soldi per costruire le macchine e da mesi non abbiamo niente da consegnare ai concessionari. Dr Motor è sull' orlo del fallimento». Il grido di allarme sullo stato finanziario della società che si appresta a rilevare l' ex fabbrica Fiat di Termini Imerese lo lanciano i dipendenti dell' altro stabilimento Dr, quello di Macchia d' Isernia. Una segnalazione che getta un' ombra sulle capacità finanziarie della società che in Sicilia investirà complessivamente 110 milioni di euro (15 di tasca propria, il resto le saranno garantiti da Regione e Invitalia) e che a marzo dovrebbe varcare le soglie del sito industriale per iniziare il processo di riconversione. Gli operai hanno paura di parlare, perché temono ritorsioni da parte della società, e lo fanno solo dietro garanzia di anonimato. «Questo è un appello accorato affinché si possa riportare alla ribalta la situazione in cui questa azienda si trova - spiegano - i debiti si stanno accumulando per decine di milioni di euro, non abbiamo più macchine da distribuire sul mercato, non abbiamo ricambi, ma soprattutto non abbiamo soldi. Questa è un' azienda in fallimento e ci trascina tutti in un baratro. Siamo rimasti in pochi dipendenti e senza una dirigenza degna di tale nome. Questa è una imprenditoria malsana che non investe neanche un euro, capace solo di chiedere finanziamenti che oramai non arrivano più e quindi tutto crolla». Una situazione finanziaria critica che viene confermata dai sindacati locali. «Ci sono difficoltà economiche - dichiara Giuseppe Tarantino, segretario regionale della Fiom Molise - I dipendenti non percepiscono lo stipendio da 4 mesi e situazioni analoghe si sono presentate nei mesi scorsi. Dr vuole tenere fuori i sindacati dalla fabbrica: gli iscritti sono solo due, su 180 dipendenti. C' è una forte riluttanza dei lavoratori a parlare, per timore di perdere il posto». Un altro aspetto della crisi del gruppo è la mancanza di auto da distribuire sul mercato. Circostanza confermata da alcuni concessionari del Centro - Nord, che lamentano fino a 5 mesi di ritardo nella consegna delle vetture. «Da Isernia non ci arrivano più macchine - racconta un rivenditore di Bologna - ci sono clienti inferociti che stanno aspettando da mesi. C' è chi ha ritirato l' ordinazione. E ci sono problemi anche con i pezzi di ricambio, che tardano tre mesi prima di arrivare». L' azienda ammette il rallentamento, ma lo definisce «un fattore momentaneo, legato ai ritardi subiti nella trattativa per Termini, che ha comportato lo stand by di alcune forniture con la Cina». Mancando i pezzi, quindi, non possono essere costruite le macchine e consegnate alla grande distribuzione. Da qui i mancati ricavi e lo stop al pagamento degli stipendi. La situazione in Molise non sembra però preoccupare troppo i sindacati siciliani e la Regione. «Dr Motor a Termini avrà un salvagente statale, che a Macchia non ha - spiega Roberto Mastrosimone della Fiom Palermo - conosciamo i limiti che può avere un' azienda piccola come Dr, ma non pensiamo che la crisi di quello stabilimento possa influenzare il progetto Termini». «La selezione dei soggetti - fanno sapere da Palazzo d' Orleans - l' ha condotta Invitalia, che è l' unica ad avere competenze e responsabilità in materia. Non abbiamo preoccupazioni per Termini, adesso aspettiamo che Di Risio faccia il suo ingresso nello stabilimento». Intanto Invitalia preferisce non rilasciare dichiarazioni sulla solidità finanziaria di Dr Motor, perché è ancora in atto la verifica di quel piano industriale che tra meno di un mese consegnerà la fabbrica siciliana all' imprenditore venuto da Isernia.


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